[LIVE] EXOMARS 2016 – Schiaparelli su Marte

Beh insomma non vorrei sminuire ma praticamente tutte le manovre interplanetarie oggi di uso comune furono sperimentate per la prima volta da missioni NASA (per quanto una delle prime in assoluto, Mariner 10, beneficiò del provvidenziale intervento di Giuseppe Colombo :sunglasses: ).

Forse siamo i numeri uno sulle comete (vedi anche e soprattutto Giotto). :beer:

Finora come ESA non abbiamo brillato per i lander, ma per le sonde orbitanti si. Sarà un caso, ma tutti i ns lander si spiattellano, rimbalzano, o non comunicano più. Bah, sbagliando s’impara

http://www.meteoweb.eu/2016/10/exomars-intervista-al-presidente-dellagenzia-spaziale-italiana-ecco-cosa-possiamo-imparare-dalla-vicenda-schiaparelli/769500/

Intervista a Battiston (Asi) su Schiaparelli e le due velocità NASA/cinesi ed ESA

Beh insomma…Huygens non mi sembra sia stato un fallimento o sbaglio? :wink:

SI ma quella non era previsto sopravvivesse :stuck_out_tongue_winking_eye:

Non sbagli, e di fatto quello che pare aver fuzionato con Schiaparelli si puo’ definire una sorta di “copia” di quanto fatto con successo da Huygens.

I miei 2 cents:

  • Concordo sul fatto che l’ESA abbia gestito male dal punto di vista mediatico la questione lander.
  • Sul fatto che l’hardware abbia funzionato bene, non metterei la mano sul fuoco.
  • Non è stata la NASA a ritirarsi dal progetto, ma il Senato americano a tagliare i fondi per ExoMars. E’ stata una decisione prima di tutto politica (non vogliamo spendere soldi in missioni che coinvolgono altri paesi).
  • @korolev: Il lander aveva diversi sistemi per la navigazione: star tracker, una MIMU (piattaforma inerziale con giroscopi e accelerometri per la navigazione inerziale), sensori di sole e il radar altimetro. Ognuno di questi equipaggiamenti era necessario per la buona riuscita della missione perché i margini erano pochi.
  • Il lander ha un cuore italiano ed è giusto esserne fieri, anche ora che la missione non ha raggiunto tutti gli obbiettivi. La missione ExoMars è europea e russa, così come lo saranno i risultati scientifici, ma non dimentichiamo che il responsabile industriale è Thales Alenia Torino, che aveva tenuto per sè il brutto anatroccolo (Schiaparelli). Non mi piace il campanilismo, ma bisogna anche riconoscere il lavoro di chi ci ha messo la faccia, di chi ha passato le notti a fare i test, di chi per un anno non ha fatto ferie, di chi ha passato Natale e Capodanno a Baikonour, di chi ha lavorato 18 ore consecutive e forse ora è tornato al lavoro per analizzare tutti i dati.
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Forse interesserà o non l’articolo apparso 4 ore fa
http://it.reuters.com/article/topNews/idITKCN12K275
IMHO di cattivo gusto

Non posso sopportare Moretti da quando era a capo delle ferrovie.
Ogni volta che lo sento mi viene l’embolo, quindi non commento.
Dico solo che il progetto del software di GNC (Guida Navigazione e Controllo) è italiano.

Essere orgogliosi del proprio lavoro, dell’arte di creare e realizzare un buon progetto, di scrivere del software robusto, di operare una missione complessa, e’ assolutamente giusto e condivisibile. Non dimentico affatto il ruolo centrale di Thales Alenia di Torino, che sara’ ancora preponderante per ExoMars 2020, ma per me le missioni ESA restano uno sforzo comunitario e sarebbe bene esaltare sempre il ruolo europeo prima, e quello nazionale poi, naturalmente imhhhho.
Esempio pratico, come gli astronauti ESA si definiscono pubblicamente: Astronauta Europeo di nazionalita’ X.
ExoMars, missione Europea ESA a guida Italiana.

In effetti pensandoci quello che mi dici mi preoccupa ancor di più.
Star tracker non usabile in atmosfera diurna, sensore di Sole (non so di quale tipo però…) ma poco preciso per definizione, tutto quello che rimane é la piattaforma inerziale nel caso di problemi al radar altimetro. E da lí all’errore di altitudine allo spegnimento dei retro razzi é un attimo… Ovviamente sono solo congetture, la complessità del sistema non può essere conosciuta se non dalle persone che ci hanno lavorato!

E’ tutto un gombloddo della NASA che vuole nascondere la vera natura di Marte e ci sabota i lander!

:stuck_out_tongue_winking_eye:

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con schiaparelli erano stati testati prototipi terrestri per verificare la gestione dei dati e attuazioni in fase di discesa o è stato tutto uno sviluppo teorico ?
cioè cosa è stato testato fisicamente della discesa prima di assemblare e spedire verso marte ?

Ho appena aggiornato la pagina italiana di Wikipedia dove il nome era, appunto, Schiapparelli :point_up:

korolev, gli star trackers sono usabili in atmosfera diurna, se cercano i pianeti come Terra o Venere o le stelle più luminose. Li aveva così già l’SR-71 negli anni '60, e li calibrava a terra prima del lancio, quindi funzionano. Il sensore di Sole può essere precisissimo, perchè dici che è inerentemente impreciso? Non vedo problemi a risolvere qualche primo d’arco, puntando il Sole. La piattaforma inerziale è obbligatoriamente imprecisa sulla quota, e per questo c’è il radar-altimetro. Siamo leader nella progettazione di radar-altimetri, e quello di Schiaparelli è stato provato su un elicottero militare che ha simulato il profilo di discesa. Date le variazioni stagionali di pressione su Marte, e la mancanza di un riferimento barometrico alla superfice (non potevano mica chiedere il QNH alla torre) il dato radar-altimetrico è l’unico affidabile per la quota.

Però avrebbero potuto (?) chiedere a Oppy il meteo e utilizzarli per la discesa ?
In via teorica sarebbe possibile una cosa del genere?
Certo il rover o lander o quello che è dovrebbe essere in zona ed in contatto con la terra ma sarebbe una cosa fattibile utilizzare i dati di qualcosa a “terra” per guidare un lander ( o rovero quel che sarebbe) che sta atterrando?

Isa, penso di sì, ma le possibilità di comunicazione bidirezionale sono limitate a quando il lander era ancora su TGO, quindi 2-3 giorni prima dell’atterraggio. A parte l’intrinseco rischio a mandare “al volo” un dato critico verso uno spacecraft, non ho idea di quali siano le variazioni di pressione al suolo day-to-day. In campo aeronautico il QNH vene aggiornato ogni pochi minuti, e l’accuratezza è migliore dell’1 per mille; e spesso e volentieri ho sentito variazioni di qualche mbar in mezz’ora (arrivo di tempeste di vento, ad esempio). Certo si sarebbe potuto mettere un data link verso un rover, e chiedere la pressione in real time - ma la vedo comunque moooolto rischiosa

Il nostro articolo “recap”

E comunque, anche in campo aeronautico, per fare un atterraggio di precisione ci vuole sempre un radio o radar altimetro.
Su Marte poi ancora di più perché mica atterri su una pista di cui conisci l’elevazione precisa e il QNH, su Marte magari stai atterrando su una piccola altura di pochi metri di elevazione rispetto alla pianura circostante, e l’altimetro barometrico non può certo dirtelo…

Purtroppo e specialmente in queste missioni un fallimento è sempre messo in preventivo sebbene si speri sempre che non accada e spesso nelle sale di controllo missione si usa un TT