[LIVE] EXOMARS 2016 – Schiaparelli su Marte

Crudeli ma… dai impossibile non ridere :slight_smile:

Per me il problema non è stato tanto il mancato trasferimento di tecnologie nasa al esa ma l’abbandono della iniziale collaborazione della Nasa al progetto exomars perché se la collaborazione fosse continuata non sarebbe stato necessario nessun trasferimento, bastava che la nasa fornisse lei il modulo di discesa per il nostro rover e non c’era bisogno ne di reimparare tutto per contro nostro e ne di trasferimenti di tecnologie secretate dagli USA al Europa!!!

E, mi raccomando, non dimentichiamo SchiapParelli (con due P).

E qui Nonno Apollo potrebbe ricordare i Flopnik e i Kaputnik dei tempi del Vanguard…

Lory, scusa, ma mi pare una visione miope e restrittiva. Allora tanto varrebbe lasciar fare tutto agli altri. Così invece abbiamo acquisito conoscenze e sviluppato tecniche; e magari fatto errori, ovviamente. Che, se tali sono, spero non si ripetano nel 2020.

Comunque il fallimento del Beagle 2 é stato peggio sia perché non era un prototipo è sia perché non potendo inviare dati in fase di discesa non si é potuto capire cosa sia successo!!!

Mi chiedo se è solo il radar altimetro che comanda i retro razzi? Deve essere almeno una stima della altitudine e velocità indipendente dal radar altimetro. Nel caso di dato spurio (invalido), tipo: valore negativo, entra in gioco la parte di stima. Almeno nei apparati avionici con cui lavoro funziona più o meno cosi…

In effetti é sempre meglio imparare ma la nasa non ci ha fatto una bella figura ritirandosi dalla collaborazione! Era già successo (almeno in parte) con Ulisse ed é successo più di recente con la EJSM destinata al esplorazione delle lune principali di Giove!!! Tre abbandoni (parziali o totali) di collaborazione verso l’esa non sono pochi!!!

Magari un problema del tipo di quello che successe ad una sonda americana qualche anno fà, che fallì l’immissione in orbita perché un SW elaborava i dati in Km ed un altro in miglia ?

Concordo completamente.

Su “NASA più avanti di ESA”… beh magari è vero a giudicare dai risultati, ma mi stupirei del contrario. Il budget della NASA, per quanto non “dei tempi d’oro”, è superiore a quello di ESA e, di quella somma, la parte prevalente (almeno per quanto riguarda le missioni esplorative automatiche) è investita proprio su Marte.

Beh insomma non vorrei sminuire ma praticamente tutte le manovre interplanetarie oggi di uso comune furono sperimentate per la prima volta da missioni NASA (per quanto una delle prime in assoluto, Mariner 10, beneficiò del provvidenziale intervento di Giuseppe Colombo :sunglasses: ).

Forse siamo i numeri uno sulle comete (vedi anche e soprattutto Giotto). :beer:

Finora come ESA non abbiamo brillato per i lander, ma per le sonde orbitanti si. Sarà un caso, ma tutti i ns lander si spiattellano, rimbalzano, o non comunicano più. Bah, sbagliando s’impara

http://www.meteoweb.eu/2016/10/exomars-intervista-al-presidente-dellagenzia-spaziale-italiana-ecco-cosa-possiamo-imparare-dalla-vicenda-schiaparelli/769500/

Intervista a Battiston (Asi) su Schiaparelli e le due velocità NASA/cinesi ed ESA

Beh insomma…Huygens non mi sembra sia stato un fallimento o sbaglio? :wink:

SI ma quella non era previsto sopravvivesse :stuck_out_tongue_winking_eye:

Non sbagli, e di fatto quello che pare aver fuzionato con Schiaparelli si puo’ definire una sorta di “copia” di quanto fatto con successo da Huygens.

I miei 2 cents:

  • Concordo sul fatto che l’ESA abbia gestito male dal punto di vista mediatico la questione lander.
  • Sul fatto che l’hardware abbia funzionato bene, non metterei la mano sul fuoco.
  • Non è stata la NASA a ritirarsi dal progetto, ma il Senato americano a tagliare i fondi per ExoMars. E’ stata una decisione prima di tutto politica (non vogliamo spendere soldi in missioni che coinvolgono altri paesi).
  • @korolev: Il lander aveva diversi sistemi per la navigazione: star tracker, una MIMU (piattaforma inerziale con giroscopi e accelerometri per la navigazione inerziale), sensori di sole e il radar altimetro. Ognuno di questi equipaggiamenti era necessario per la buona riuscita della missione perché i margini erano pochi.
  • Il lander ha un cuore italiano ed è giusto esserne fieri, anche ora che la missione non ha raggiunto tutti gli obbiettivi. La missione ExoMars è europea e russa, così come lo saranno i risultati scientifici, ma non dimentichiamo che il responsabile industriale è Thales Alenia Torino, che aveva tenuto per sè il brutto anatroccolo (Schiaparelli). Non mi piace il campanilismo, ma bisogna anche riconoscere il lavoro di chi ci ha messo la faccia, di chi ha passato le notti a fare i test, di chi per un anno non ha fatto ferie, di chi ha passato Natale e Capodanno a Baikonour, di chi ha lavorato 18 ore consecutive e forse ora è tornato al lavoro per analizzare tutti i dati.
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Forse interesserà o non l’articolo apparso 4 ore fa
http://it.reuters.com/article/topNews/idITKCN12K275
IMHO di cattivo gusto

Non posso sopportare Moretti da quando era a capo delle ferrovie.
Ogni volta che lo sento mi viene l’embolo, quindi non commento.
Dico solo che il progetto del software di GNC (Guida Navigazione e Controllo) è italiano.

Essere orgogliosi del proprio lavoro, dell’arte di creare e realizzare un buon progetto, di scrivere del software robusto, di operare una missione complessa, e’ assolutamente giusto e condivisibile. Non dimentico affatto il ruolo centrale di Thales Alenia di Torino, che sara’ ancora preponderante per ExoMars 2020, ma per me le missioni ESA restano uno sforzo comunitario e sarebbe bene esaltare sempre il ruolo europeo prima, e quello nazionale poi, naturalmente imhhhho.
Esempio pratico, come gli astronauti ESA si definiscono pubblicamente: Astronauta Europeo di nazionalita’ X.
ExoMars, missione Europea ESA a guida Italiana.

In effetti pensandoci quello che mi dici mi preoccupa ancor di più.
Star tracker non usabile in atmosfera diurna, sensore di Sole (non so di quale tipo però…) ma poco preciso per definizione, tutto quello che rimane é la piattaforma inerziale nel caso di problemi al radar altimetro. E da lí all’errore di altitudine allo spegnimento dei retro razzi é un attimo… Ovviamente sono solo congetture, la complessità del sistema non può essere conosciuta se non dalle persone che ci hanno lavorato!