[LIVE] EXOMARS 2016 – Schiaparelli su Marte

Intervista ad Accomazzo.

Ormai è chiaro che Marte possiede un secondo cratere Schiaparelli.

Molto “professionale”, Accomazzo, non si sbilancia. E ci mancherebbe. Non si lascia mai sfuggire delle dichiarazioni affrettate, tantomeno commenti “da bar” tipo Moretti.

Io invece me lo posso permettere perciò osservo: :grin:
a me non pare che lo sgancio dei paracadute 50 secondi prima del previsto e l’accensione dei retrorazzi x 3 secondi soltanto fossero in contraddizione, anzi: se un sensore ha segnalato un’errata vicinanza della superficie, o il computer ha sbagliato a fare i conti tipo LEM apollo 11, i due eventi anomali sono stato il risultato logico.
Comunque, come riferito, sapremo la causa una volta analizzati i dati, che sono stati ricevuti. E questa é un’OTTIMA notizia.

Tralasciando la questione tecnica che come avete riportato conta poco per la missione futura, mi ricordo che ci furono ritardi per questa missione, e mi domando a che punto stanno, è tutto appaltato?

No perchè sta montando in giro (Europa), cose non tanto belle verso la missione da parte dell opinione pubblica, con la solita storiella-ritornello : vanno a giocare su Marte mentre la gente muore di: fame, sete, disoccupazione, ecc…

:angry:

Sicuramente Accomazzo si è trattenuto un po’, ma non credo che abbia volutamente mentito su quell’aspetto.

Ci ho pensato un po’ anche io perché non trovavo il senso di quello che ha detto. Secondo me intendeva dire che, considerando che il paracadute si è dispiegato regolarmente e che la discesa, secondo quello che hanno visto, è stata secondo le previsioni, se il paracadute si è staccato prima vuol dire che al momento del distacco la capsula era ad una quota più alta di quello che ci si aspettava.
E visto che i thruster avrebbero dovuto spegnersi solo a pochi metri dal suolo, il fatto di essere ad una quota più alta è in contraddizione con lo spegnimento dei thrusters, soprattutto se il sensore di spegnimento dei thruster era lo stesso che comandava il distacco del paracadute.

PS: quell’intervista è di Giovedì mattina, appena dopo la conferenza stampa. Probabilmente adesso sanno qualcosa di più.

Ha risposto bene Battiston: quelli che muoiono di fame o sono disoccupati, così come quelli che fanno questi commenti, hanno in mano uno smartphone che esiste e funziona anche grazie alle missioni spaziali…

Eh si … avrà inteso questo, Accomazzo parla poco ma ben ponderato. In effetti se il problema é stato lo sgancio anticipato dei paracadute, i thrusters avrebbero dovuto stare accesi più a lungo per compensare, non più brevemente. Ecco perché i 2 eventi sono in “contraddizione”.

Vi segnalo l’ennesimo ottimo articolo de ilPost, che insegna a molti giornali italiani come si raccontano le cose spaziali. :ok_hand:

Che non era un rover, dato che non sarebbe andato da nessuna parte.

Pero’ almeno un telegiornale Mediaset ha fatto lo stesso errore, dicendo che “il rover a sei ruote si era schiantato”…

Come ha già detto da Paolo qualche post fa, una completa disclosure su tecnologie critiche come quella di rientro atmosferico è tutt’altro che scontata, e anche NASA si è ritirata dalla collaborazione, con il solito pragmatismo ESA si è rivolta ai russi ed ha proseguito rimboccandosi le maniche.
Se vogliamo che ESA (e quindi i suoi stati membri) acquisisca know-how in tutti gli aspetti delle tecnologie spaziali, si deve lavorare sodo e accettare la ripida strada di accettare e gestire fallimenti prendendo tutte le lezioni che questi portano.
Dare la colpe a NASA o vedere soluzioni facili (“bastava che” non funziona quasi mai) a problemi difficili è sempre sbagliato, imhhho.

La cooperazione internazionale cozza irresolubilmente con la disclosure… e il risultato che hanno ottenuto é che ora i Russi hanno accesso a tecnologie europee. Boh. Purtroppo il clima politico mondiale sta peggiorando, forse daremo addio ai grandi progetti collaborativi

impeccabile la chiusura dell’ articolo:

“I responsabili dell’ESA dovranno dimostrare ai paesi che finanziano ExoMars che le informazioni raccolte sono sufficienti per procedere con la seconda fase, ottenendo i 300 milioni di euro di finanziamenti necessari per completare lo sviluppo del rover e inviarlo sul pianeta nel 2020.”

L’ipotesi è che dopo lo spegnimento inatteso dei retrorazzi sia precipitato per 2-4mila metri

In condizioni nominali, a che quota avrebbe dovuto staccarsi il paracadute?

Ottima risposta, io faccio sempre due esempi:

Uno la lettera di risposta ad una suora di Ernst Stuhlinger (NASA) , anche se sono passati 40 e passa anni è sempre attuale su questi discorsi.

E in seconda battuta, perchè non si soffermano sui Miliardi che si utilizzano per gli armamenti, o per tutti gli sprechi e corruzioni varie, invece di guardare la pagliuzza delle briciole che l’Umanità spende per le esplorazioni Spaziali, che ricordo loro: sono vitali per il genere Umano.

Questo con chi ci casca nei tranelli dei propagandisti anti-scienza, che ci sguazzano in queste vicende, accostando i soldi spesi con foto di sfondo di poveri bambini che soffrono in Africa, a loro manco rispondo più tanto è tempo perso…

:beer:

Leggendo l’ottimo articolo del Post, vedo che ancora la missione deve passare al vaglio e trafila dei finanziamenti, azzo speriamo che tutto vada bene…

:wink:

Nell intervista di Accomazzo mi pare dica un km.

Apriamo un crowdfunding per ExoMars2020!! :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

infatti sembrerebbe difficile capire perchè questi non attacchino mai i miliardi spesi per armamenti o sprecati per corrutele politiche varie, magari perchè le ritengono ineludibili o perchè sperino di poterne raccogliere qualche briciola.

Scusate forse non sono stato chiaro, intendevo dire che se la NASA avesse fornito il modulo di discesa per la prossima missione (quella con il rover del 2020) ora non ci sarebbe stato bisogno di un lander test e su Marte sarebbe arrivato (senza problemi) solo il TGO.

Ok.
Quindi a occhio il problema non sarebbe stato ai thrusters ma al paracadute che si è staccato troppo presto… Il fatto che i thruster poi si siano spenti dopo solo 3 secondi potrebbe essere un effetto collaterale della quota elevata. Una volta rilasciato il lander ad almeno il doppio della quota prevista, se anche i thruster fossero rimasti accesi per 30 secondi sarebbe servito a poco…

Già concordo Henry, in passato mi occupavo come passa tempo di debunkeraggio, e posso dirti che già anni fa vidi i germi di quello che sta accadendo oggi, molti soggetti che tirano le fila e con un discreto e certe volte esponenziale seguito, li conosciamo a menadito, Italici e non, come si conoscono le loro strategie-propaganda.

Le situazioni i soggetti e le loro origini sono differenti e variegate (fanatici religiosi, speculatori, fulminati Cosmici, un tipo di politica), poi convergono in un unico obbiettivo, attaccare tutto quello che è : scienza, evoluzione, aggregazione dei popoli, trovando un grosso alleato oggi alla divulgazione, la rete…

Queste cose sono sempre esistite logicamente, ma grazie alla rete che loro riescono a divulgarle in maniera esponenziale, e quando butti reti a strascico, qualche pesciolino lo prendi sempre…

:beer:

Chiedo venie per eventuale OT che chiudo. :wink:

Le spese militari secondo me costituiscono un buon esempio.
Si tratta di spese impopolari,ma purtroppo data la natura umana,indispensabili ad uno Stato.
Nessun governo si sognerebbe mai di condizionare il bilancio per la difesa alla popolarità di questo tema nell’opinione pubblica.
Secondo me per lo spazio bisognerebbe procedere allo stesso modo; individuato un bilancio congruo all’esplorazione spaziale bisognerebbe che questo restasse fisso,senza condizionare eventuali tagli agli umori dell’opinione pubblica…perchè diciamolo chiaramente,alla maggioranza della gente della conquista dello spazio e dell’astronautica non importa assolutamente nulla.
Sperare di suscitare entusiasmi e vasti consensi è una pia illusione; se per assurdo domani mattina i sogni di Musk sull’astronave interplanetaria di Flash Gordon si realizzassero e si potesse andare su Marte e su Titano,alla maggioranza dell’uomo della strada non fregherebbe niente,e mugugnerebbero anche se le spese per il cosmo venissero a costare ad ognuno un centesimo ogni dieci anni.