Le immagini più attese negli ultimi anni sono finalmente arrivate, si tratta delle fotografie dei siti di allunaggio delle missioni Apollo prese dalla sonda LRO, lanciata lo scorso 18 Giugno, con la sua camera ad alta risoluzione LROC.
Nessuna immagina ha mai ripreso in maniera così dettagliata i siti di allunaggio dal termine del programma Apollo, quasi 40 anni fa.
Oltre al significato storico e spettacolare delle immagini, le stesse vanno a testimonianza del lavoro che aspetta il team responsabile, ovvero quello di analizzare le zone più interessanti e raggiungibili per le future missioni umane di esplorazione.
Le risoluzioni delle foto fino ad ora realizzate, tutte comunque intorno a 1,2m/pixel, sono leggermente diverse fra di loro a causa dell’orbita ancora ellittica della sonda, la quale verrà circolarizzata nelle prossime settimane, permettendo il raggiungimento della risoluzione massima.
In queste prime immagini si sono cercate esposizioni con condizioni quasi ottime di illuminazione evidenziando così, con le ombre lunghe, la sagoma dello stadio di discesa dei moduli lunari.
In particolare per il sito di Apollo 14 le condizioni erano quasi perfette ed è stato possibile fotografare anche le tracce lasciate sul suolo selenico dagli astronauti e alcuni esperimenti effettuati durante la missione.
le parti di moduli lunari e gli strumenti potrebbero rimanere lassù più o meno intatti per centinaia di secoli salvo non vengano prelevati in qualche missione lunare o colpiti da un meteorite.
se in un lontano futuro, per un motivo o per un altro, la specie umana e tutti i suoi manufatti scomparissero dalla faccia della Terra quelle potrebbero essere le uniche prove visibili della sua esistenza passata.
considerando anche quella poca tecnologia “sparsa” in giro per il sistema solare, be… sai che più di una volta mi sono ritrovato a pensare la stessa cosa?
La risoluzione di Hubble, qualora vi fosse l’interesse scientifico di puntarlo verso la Luna, sarebbe di “soli” 0.085 secondi d’arco che dovrebbero corrispondere ad una separazione di circa 150 m sulla sua superficie, rendendo vano ogni tentativo di scorgere qualche dettaglio legato alle missioni umane sul nostro satellite.
L’LRO è in grado di separare dettagli fino al mezzo metro
Il valore di queste immagini test, sulla risoluzione possibile è importante quanto l’emozione che danno a chi visse quei momenti davanti al televisore!
Bel risultato!