Lunar Starship

Devo dire che mi ha sempre destato un po’ di sospetti affidare l’intera missione lunare a SpaceX…mi riferisco al trasferimento di personale dall’orbita lunare alla superficie, non che SpaceX ci abbia dato occasione per diffidare di essa o si sia “macchiata” di cattiva pubblicità…non sono esperto e non sono un ingegnere ma premesso il discorso da bar che sto per fare, a me sembra eccessivo Starship/Moonship per un allunaggio. Certo, è però la cosa più vicina alla realtà che c’è finora sul tavolo (e non solo) però continuo a pensare che un HLS by Boeing,Lockheed Martin,Dynetics sarebbe stato più facile e comodo da utilizzare. Incapsulato dentro un lanciatore pesante avrebbe potuto fare ciò che fondamentalmente fece il LEM negli anni '60/70…ma ripeto le mie sono solo speculazioni riguardo le dimensioni, e i riferimenti del passato che tengo ben presenti. Tuttavia qualcosa mi dice che sarà SpaceX ancora una volta a raggiungere gli obiettivi più arditi di questa affollata corsa allo spazio e ritorno alla Luna.

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NASA ha ritenuto il contrario:

Anche se non fu l’unico motivo per bocciare la proposta di BO

…avanzata

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Su secretprojects.co.uk circola questa infografica che rispecchia decisamente più la realtà dei fatti (autore sconosciuto):

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La scritta piccola sotto Google me la traduce* così

*Dalla dichiarazione della NASA Source Selection: i sistemi di propulsione di Blue Origin per tutti e tre i suoi principali elementi HLS (Ascent, Descent e Transfer) creano significativi rischi di sviluppo e pianificazione, molti dei quali sono affrontato in modo inadeguato

(*testo inglese trascrittogli da Yandex; la traduzione del resto viene un po’ meno chiara)

Neabch’io conosco l’autore ma avevo già visto quello stesso su
Glorious Space X Masterrace (reddit.com)
(Assieme ad uno, simile, che faceva notare come nel post originale di Bezos nel confronto in scala tra l’HLS di BO e quello S.X il secondo apparisse ridimensionato)

Assieme a moltissimi altri perculamenti del twitt di Bezos

Assieme a


meno divertente ma più interessante

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Ha detto che medita di rinunciare ai razzi di discesa alti sullo scafo se gli dicono che atterrando coi Raptor sulla Luna non si scaverà una buca sotto i piedi…

Ditegli che non è quello che deve temere; Apollo 15:

Sapevate che il Modulo Lunare di questa missione atterrò storto e danneggiò l’ugello del suo motore di discesa? Per fortuna ne usava uno separato per la risalita. Ora possiamo vedere bene il danno.


Il danno all’ugello del motore di discesa del Modulo Lunare. Fotografia restaurata

Fonte Il Disinformatico

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Sono perplesso, gli astronauti Apollo hanno trovato il survejor completamente scartavetrato a causa del sandblast per l’atterraggio del Lem li vicino.

Non oso pensare cosa potrebbe fare il sandblast di una SS, per quanto a gravita’ ridotta. Non c’e’ un’atmosfera a frenare le particelle di regolite sparate in giro.

EDIT: aggiungo una fonte sull’argomento

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Suppongo che l’idea migliore rimanga quella di posizionare i retrorazzi in cima alla moonship per evitare il sandblast. Oltretutto, i retrorazzi di una moonship non sono quelli del modulo LEM…rischierebbero di causare danni ingenti a qualsiasi oggetto,dispositivo e sigh, umano nei dintorni. Ma penso che ci sia ancora tempo per pensarci a quest’evenienza…suggerirei basi sotterranee in prossimità dei siti di lancio/atterraggio.o all’interno di crateri con l’orlo alto, piccoli crateri si intende, in modo che tutto ciò che sta fuori rimanga protetto. Ma sono cose alle quali sicuramente avranno già pensato ,l’assenza di atmosfera e 1/6 di gravità impongono studi approfonditi sull’argomento…sicuramente ne sapremo di più dopo i prossimi allunaggi, che ad oggi non abbiamo ancora ben chiaro come avverranno e con quale veicolo.

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Giusto per dare qualche riferimeno sul problema del sandblast:

  • le particelle piu’ piccole possono acquisire una velocita’ non lontana da quella degli esausti del motore a razzo usato, quindi anche nell’ordine dei km al secondo

  • alcune particelle addirittura potrebbero superare la velocita’ orbitale (che sulla Luna e’ piu’ bassa)

  • questo significa che potrebbero addirittura ricadere ad alta velocita’ e colpire infrastrutture, veicoli e astronauti e dall’altra parte della Luna o in orbita

  • in pratica si generano piogge di micrometeoriti artificiali, o una specie di Kessler syndrome

  • Mettere i razzi ad altezza maggiore mitiga grandemente il problema. La quantita’ di moto e di energia trasmesse ad una particella di regolite dalle molecole di esausti possono ridursi notevolmente allontanando i razzi dal suolo, magari utilizzando ugelli che disperdono maggiormente il plume con una perdita di efficienza ragionevole. Invento, questi parametri potrebbero forse ridursi con il quadrato della distanza come altri fenomeni simili. Ridurre molto la velocita’ delle particelle sparate in giro significa rendere il problema molto piu’ limitato e soprattutto locale. Potrebbe bastare schermare o progettare adeguatamente solo le infrastrutture nei dintorni della zona di atterraggio. Nota bene: alcune di queste sono osservazioni mie, da verificare

  • la Nasa ha ben presente il problema, quindi non penso che verra’ preso sottogamba. Probabilmente Musk vorrebbe prendere una scorciatoia per evitare motori “speciali” almeno per i primi prototipi e i lander che soddisfino il primo contratto stipulato con Nasa… Pero’ e’ evidente che i futuri lander per rendere l’atterraggio di routine sulla luna dovranno gestire il problema.

Altra fonte di info sull’argomento

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Ricordo in proposito che sn8, sul pad di lancio e con il suolo ricoperto da un materiale che serve proprio a resistere a queste sollecitazioni, è riuscito a romperlo e a subire danni da un detrito con uno static fire.
Figuriamoci se non possa essere un problema in assenza di pad e semplicemente sulle gambe di atterraggio, come sarà su Marte e sulla Luna.
Evidentemente il team di space x ha una soluzione o ne proverà una se musk dice che dimostreranno alla nasa di non aver bisogno dell’anello di razzi in alto.

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La butto la: e se lasciassero cadere un certo quantitativo di acqua nebulizzata immediatamente prima dell’allunaggio?

Da test fatti dalla NASA l’acqua con la regolite forma un ottimo cemento a presa rapida…

Sembra assurdo lo so, ma potrebbe fornire una superficie relativamente compatta e senza troppa polvere al momento del contatto.

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Ma dici proprio nel momento immediatamente precedente all’allunaggio?quindi con degli appositi ugelli che la sparano nell’area circostante? Altrimenti, dopo il primo allunaggio io suggerirei di costruire delle piattaforme, tali e quali a quelle degli elicotteri sulla terra o dei vettori di SpaceX. Questo farebbe sì che nessun pulviscolo verrebbe eiettato in tutte le direzioni

Io pensavo prima del primo allunaggio, considerando il payload notevole di LS, il trasporto di in certo quantitativo di acqua andrebbe ad incidere in maniera relativa.

Io pensavo ad una soluzione completamente diversa: trovare una zona di atterraggio opportuna, ad esempio una superficie di roccia piatta naturalmente senza regolite. Temo pero’ che non ne esistano molte, la roccia di solito puo’ essere nuda dove la pendenza e’ maggiore dell’angolo di attrito degli inerti in questione.

Altra idea, atterrando sul fondo di un piccolo cratere e’ verosimile che gran parte delle particelle espulse impattino con i bordi dello stesso. Penso che si possano fare dei calcoli in proposito. Comunque sarebbe come avere delle barriere di protezione naturali.

Ricordiamoci comunque che al contrario di quello che succedeva ai tempi dell’Apollo il punto di atterraggio potra’ essere analizzato e misurato in ogni minimo dettaglio in anticipo. Non vedremo mai piu’ un lander che deve cercare un punto piatto per atterrare mentre il propellente sta finendo, quell’episodio restera’ negli annali di un’epoca eroica che non torna piu’.

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Si potrebbe anche passare ad un sistema di propulsione meno efficiente per l’atterraggio in modo da avere una velocità dei gas esausti minore. Di nuovo, sistema permesso dagli ingenti margini offerti da Starship

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Però potrebbe anche essere che le particelle che impattano sui bordi del cratere creino un problema di ejecta diretti verso il lander.
Inoltre non elimina il problema delle particelle meno radenti che potrebbero intersecare orbite di satelliti o ricadere lontanissimo.

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Questa e’ una bella idea, se gli ultimi 50-100 metri li fai con una Vex < 1000 m/s (che corrisponde a un isp di circa 100 ). Anche questo richiede l’utilizzo di motori speciali, quindi ha gli stessi problemi dei motori in alto o di superfici preparate. Potrebbe essere sviluppato per risolvere anche il problema del throttling: per evitare il suicide burn e’ necessario ridurre notevolmente la spinta dei motori nell’ultima fase dell’atterraggio. Magari fare una miscela molto oxygen rich o fuel rich nell’ultimissima fase… Comunque stiamo tirando a indovinare i razzi non sono lego e i motori a razzo lo sono ancora di meno.

Comunque dato che vogliono tornare sulla Luna non ho il dubbio che trovino il modo, accettando un po’ di sporcizia per i primi atterraggi e poi se veramente si tornera’ li per restare sviluppando una soluzione piu’ definitiva.

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L’articolo suggerisce una soluzione

Un’altra opzione è quella di utilizzare microonde o altri strumenti riscaldati per fondere il suolo lunare in una superficie piana, ma ciò richiede l’uso di tecnologia sperimentale.

Laser e maser non son proprio fantascienza

Tecnicamente fattibile sì, ma politicamente? Questo “stampatore di piazzole d’atterraggio” somiglierebbe troppo ad un arma… (e la Cina starebbe già pensando ad una grande fonte spaziale di energia… peccato che sia così poco occidente friendly)

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C’è una soluzione ancora più semplice: rilassarsi e aspettare la soluzione degli ingegneri di SpaceX.

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anche perché che la posizione rialzata sia meno dannosa va provato sul campo. senza aria se spari un getto da 1 metro o da 20 metri l’energia all’impatto è simile, soprattutto nei motori a razzo dove lo scarico è ben direzionale e poco caotico