Neptune Odyssey: orbiter di Nettuno con lander per Tritone

Questa settimana il buon Alan Stern (forse vi ricorderete di lui per la missione New Horizons) si dedicherà al prossimo Planetary Science Decadal Survey, quello in cui bisognerà proporre qualcosa di interessante per il decennio 2023-2032. In particolare lui si dedicherà allo studio della solita missione interplanetaria a cui siamo abituati, orbiter + lander, niente di originale se non la destinazione: Nettuno.

Nettuno, per chi non lo sapesse, è abbastanza lontano, 30 unità astronomiche, mentre tutti gli altri pianeti orbitano entro le 20 au. È stato visitato solamente da Voyager 2 nel 1989, i requisiti di missione sono altissimi. Già sono state proposte altre missioni in passato, come Missione Trident. Alla scoperta di Nettuno e Tritone in Economy di tipo Discovery, ma ora si parla di una missione di tipo flagship, con qualche miliardo di dollari di investimento. La sonda per poter riuscire a rallentare alla velocità di inserimento in orbita su Nettuno deve essere ben equipaggiata.

La missione Neptune Odyssey potrebbe essere preferita a una equivalente sul più vicino sistema di Urano a causa di Tritone. La grossa luna nettuniana è un’eccezione del sistema solare, il consenso scientifico sulla sua formazione è che si tratti di un KBO catturato, un oggetto della cintura di Kuiper destinato a diventare pianeta che però ha incontrato Nettuno nel corso della sua esistenza ed è stato degradato a satellite.

Studiare Tritone potrebbe fornire informazioni su oggetti ai confini del sistema solare senza la necessità di andare così lontano. Un lander su Tritone è qualcosa di una complessità mostruosa, già atterrare sulla Luna o su Marte conduce spesso al fallimento, e sono due corpi celesti molto ben conosciuti.
Lo studio di un lander (hopper per la precisione) era già nel 2018 in fase 2 di studio NIAC (NASA Institute for Advanced Concepts), con un livello di tecnologie disponibili molto basso, si parlava allora di raccogliere azoto in situ per utilizzarlo come gas di reazione per la propulsione. A favore di questa soluzione c’è la gravita ridotta di Tritone, solo 8% di quella terrestre.

Di recente si è discusso di questa missione anche in un meeting di esopianeti all’USRA di Houston (University Space Research Association):

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Bellissima.

La sponsorizzo! Senza portafoglio s’intende.

E anche quest’altro signore ci sta lavorando, il Dr. Kirby Runyon, forse vi ricorderete di lui per la Proposta di missione (quasi) interstellare ; anche se non specifica quale sia la missione, noi di ISAA lo sappiamo benissimo:

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Dai dai dai!!!

PS noto che è Trident e non Neptune Odyssey vi chiedo di spostare

PPS meglio low cost che nulla :grinning:

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Purtroppo questa è l’altra missione proposta, quella low cost: Missione Trident. Alla scoperta di Nettuno e Tritone in Economy

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La missione non è finita in un cassetto, anzi gli studi proseguono:

C’è in programma un’intera settimana dedicata allo studio preliminare di questa missione, dando rilevanza prima di tutto all’importanza scientifica che avrebbe, piuttosto che alle restrizioni ingegneristiche per andare là e restarci.
Nettuno è il pianeta più lontano, è difficile studiarlo da Terra con un telescopio, Tritone è un satellite naturale davvero molto particolare, probabilmente ha avuto origine molto più lontano ed è stato catturato da Nettuno solo successivamente, sarebbe come studiare un KBO da molto più vicino. Inoltre, molti degli esopianeti scoperti hanno la dimensione di Nettuno, quindi la missione Odyssey potrebbe portare vantaggi scientifici anche nello studio degli esopianeti.

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Senza aprire un thread nuovo, è stato pubblicato un mese fa un paper cinese (e in cinese) su una missione con il profilo del tutto simile a Odyssey, soprattutto nelle motivazioni scientifiche, che ovviamente non possono essere molto diverse.

La differenza sostanziale è il tipo di energia usata, si tratta di una sonda a propulsione nucleare NEP con combustibile a uranio, a differenza del classico plutonio con RTG di Odyssey. La conseguenza è che sarà molto più grande e ancora non c’è un lanciatore capace di portare al termine la missione, ma ci sarà probabilmente il Lunga Marcia 9 a disposizione per la finestra di lancio stabilita.

La decelerazione per entrare in orbita attorno a Nettuno durerà un intero anno.

https://www.sciengine.com/publisher/scp/journal/SST/doi/10.1360/SST-2020-0399?slug=fulltext

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Ecco la pagina ufficiale dell’Apl, missione pronta si arriva su Nettuno nel 2049, mancano solo sonda e finanziamenti. :wink:
http://neptuneodyssey.jhuapl.edu/

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Un articolo recente sull’importanza della missione. Da notare tra l’altro come la data del 2049 sia un vincolo importante, una zona d’interesse scientifico va al buio dopo quella data (ok dopo c’è anche altro di interessante).

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Avrò 88 anni speriamo di vederla prima di chiudere gli occhi

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