Nuova serie TV Apple: "For All Mankind"

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Capisco la necessità diciamo “cinematografica” di rendere il design della base “cool”, ma a mio avviso è molto (ma molto) fuori quelle che erano le capacità tecnologiche (ed anche configurative) del 1974, pure se alternativo.

Come al solito, gli showrunner si sono dovuti re-inventare la ruota. Sarebbe bastato seguire il piano originario del programma AAP (Apollo Applications Program), il quale ha dato come prodotto principale lo Skylab (non a caso operativo proprio in quel 1974).
Nell’ambito dell’AAP era prevista, nel periodo 1975-77 una base lunare denominata LESA (Lunar Exploration System for Apollo):

  • 2 men/2 days - Apollo
  • 2 men/14 days - AES - LM Shelter (2050 kg surface payload - LEM Shelter)
  • 2 men/14 to 30 days - ALSS with shelter or MOLAB (4100 kg surface payload)
  • 3 men/90 days - LESA I (10,500 kg surface payload)
  • 3 men/90 days - LESA I + MOLAB (12,500 kg surface payload)
  • 6 men/180 days - LESA II with shelter and extended-range roving vehicle (25,000 kg surface payload)

Fonte wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Apollo_Applications_Program

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Il lancio del Sea Dragon.

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Ma facciamo un passo indietro al 1974…un incontro decisamente più inquietante rispetto al nostro Apollo-Sojuz…

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Su IMDB è apparso il trailer della seconda stagione

(penso qualcuno storcerà il naso)

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Oh boy :confused:

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Ecco… l’ultima scena con gli astronauti armati di fucili mitragliatori la dice tutta sul ‘realismo’ di questa serie. Peccato, un’ennesima occasione sprecata…
Non credo che la guarderò.

Io storco ancora di più il naso per quegli shuttle. Specie dopo che nel finale della scorsa stagione è apparso un Sea Dragon

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Versione ufficiale su YouTube

Usare fucili mitragliatori sulla luna ti manderebbe in orbita XD
Peccato si sia dovuti degenerare cosi…

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No se utilizzi armi senza rinculo (ovvio non normali fucili mitragliatori), i russi hanno realizzato e collaudato nello Spazio un cannone senza rinculo Nudelmann-Richter NR-23M (da 23 mm), utilizzato a bordo delle stazioni spaziali militari classe Almaz (le quali hanno volato con la denominazione di Salyut 3 e Salyut 5).

Nonostante Popular Mechanics sia quasi pari a “Novella 2000” quanto ad attendibilità scientifica l’articolo seguente è attendibile dato che stato scritto dal mio amico Anatoly Zak (il fondatore e curatore del sito http://www.russianspaceweb.com/):

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Peccato.
Da quel che vedo la serie “ha saltato lo squalo”.
Saltare lo squalo (Il termine deriva da un famoso episodio di Happy Days in cui Fonzie saltò sopra uno squalo con la moto) è un modo gergale di dire per indicare l’episodio o la stagione in cui un ottima serie inizia il suo declino e spesso diventa una schifezza.
Già i Russi che passeggiano sulla luna con le Sokol intraveicolari,o gli Ammeriggani con le MMU ed i fucili…per carità io ci vedo pure una citazione di “007 Moonraker”,ma la buona idea di creare una serie in cui si cercava di descrivere in modo realistico come avrebbe potuto essere l’esplorazione spaziale se il programma Apollo fosse continuato…è andata a putt…ci siamo capiti,no?
Tra l’altro in una linea temporale del genere lo Space Shuttle sarebbe stato molto diverso.
Il nostro Shuttle fu il risultato di un compromesso dovuto alla necessità di dividere le spese col dipartimento di Difesa e della cancellazione di stazioni orbitali e spacetugs per orbite alte e per la luna.

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C’è una legge non scritta,ma assolutamente valida.
Quando una tuta spaziale pressurizzata ,sulla luna o in un EVA, è mostrata mezza floscia alle maniche,la serie è scarsa.

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Sante parole, in ogni caso la strada dell’inferno (cinematografico e anche televisivo) è lastricato di buone intenzioni…

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Ho finito ieri di guardare la prima stagione, che devo dire è piaciuta molto anche a me.

Il tono epico degli episodi 1 e 2 è davvero accattivante.
Credo che gli episodi 7 e 8 siano i miei preferiti, con i loro momenti di tensione secondo me davvero riusciti, come ad esempio le crisi di Gordo o l’incontro di Ed con il cosmonauta sovietico presso il montacarichi.

Mentre ho trovato stonati rispetto al resto della serie gli episodi 9 e 10. Avrei preferito che gli sceneggiatori evitassero le azioni sgangherate e mal giustificate della missione di salvataggio, e che venisse mantenuto il tono più psicologico e sentimentale degli episodi precedenti. Ma ciò che mi ha infastidito di più è stata la lentezza e la poca brillantezza delle discussioni tecniche, ben diverse dal “failure is not an option” di Apollo 13..

Ho trovato anche interessante la presentazione della contrapposizione tra le scelte dettate da merito/logica/tradizione e le decisioni spinte dalla politica. Trovo siano state ben rese, in maniera oggettiva e senza mai cadere troppo nella banalità.

E quanto bella è la sigla?

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È disponibile la seconda stagione

Nel frattempo è stata rilasciata anche un’app

e un podcast

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I ragazzi di Liftoff hanno intervistato Ron Moore, il produttore.
Bella chiacchierata.

Att: ci sono spoiler sulla seconda stagione. Ma lo dice prima che inizino a parlarne. La prima parte è ascoltabile.

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:nerd_face: Chi ha individuato l’astro-pensionato nella seconda puntata?
Dopo una veloce ricerca il nome è confermato.

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Finalmente sono riuscito ad iniziare questa serie ed oggi mi sono sparato già le prime 5 puntate.

Devo dire molto carina, appassionante e ben fatta; poi vabè, ci sono anche delle ovvie ed inevitabili concessioni sul lato fiction, ma per il resto nulla da dire.