Nuova serie TV Apple: "For All Mankind"

No se utilizzi armi senza rinculo (ovvio non normali fucili mitragliatori), i russi hanno realizzato e collaudato nello Spazio un cannone senza rinculo Nudelmann-Richter NR-23M (da 23 mm), utilizzato a bordo delle stazioni spaziali militari classe Almaz (le quali hanno volato con la denominazione di Salyut 3 e Salyut 5).

Nonostante Popular Mechanics sia quasi pari a “Novella 2000” quanto ad attendibilità scientifica l’articolo seguente è attendibile dato che stato scritto dal mio amico Anatoly Zak (il fondatore e curatore del sito http://www.russianspaceweb.com/):

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Peccato.
Da quel che vedo la serie “ha saltato lo squalo”.
Saltare lo squalo (Il termine deriva da un famoso episodio di Happy Days in cui Fonzie saltò sopra uno squalo con la moto) è un modo gergale di dire per indicare l’episodio o la stagione in cui un ottima serie inizia il suo declino e spesso diventa una schifezza.
Già i Russi che passeggiano sulla luna con le Sokol intraveicolari,o gli Ammeriggani con le MMU ed i fucili…per carità io ci vedo pure una citazione di “007 Moonraker”,ma la buona idea di creare una serie in cui si cercava di descrivere in modo realistico come avrebbe potuto essere l’esplorazione spaziale se il programma Apollo fosse continuato…è andata a putt…ci siamo capiti,no?
Tra l’altro in una linea temporale del genere lo Space Shuttle sarebbe stato molto diverso.
Il nostro Shuttle fu il risultato di un compromesso dovuto alla necessità di dividere le spese col dipartimento di Difesa e della cancellazione di stazioni orbitali e spacetugs per orbite alte e per la luna.

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C’è una legge non scritta,ma assolutamente valida.
Quando una tuta spaziale pressurizzata ,sulla luna o in un EVA, è mostrata mezza floscia alle maniche,la serie è scarsa.

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Sante parole, in ogni caso la strada dell’inferno (cinematografico e anche televisivo) è lastricato di buone intenzioni…

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Ho finito ieri di guardare la prima stagione, che devo dire è piaciuta molto anche a me.

Il tono epico degli episodi 1 e 2 è davvero accattivante.
Credo che gli episodi 7 e 8 siano i miei preferiti, con i loro momenti di tensione secondo me davvero riusciti, come ad esempio le crisi di Gordo o l’incontro di Ed con il cosmonauta sovietico presso il montacarichi.

Mentre ho trovato stonati rispetto al resto della serie gli episodi 9 e 10. Avrei preferito che gli sceneggiatori evitassero le azioni sgangherate e mal giustificate della missione di salvataggio, e che venisse mantenuto il tono più psicologico e sentimentale degli episodi precedenti. Ma ciò che mi ha infastidito di più è stata la lentezza e la poca brillantezza delle discussioni tecniche, ben diverse dal “failure is not an option” di Apollo 13..

Ho trovato anche interessante la presentazione della contrapposizione tra le scelte dettate da merito/logica/tradizione e le decisioni spinte dalla politica. Trovo siano state ben rese, in maniera oggettiva e senza mai cadere troppo nella banalità.

E quanto bella è la sigla?

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È disponibile la seconda stagione

Nel frattempo è stata rilasciata anche un’app

e un podcast

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I ragazzi di Liftoff hanno intervistato Ron Moore, il produttore.
Bella chiacchierata.

Att: ci sono spoiler sulla seconda stagione. Ma lo dice prima che inizino a parlarne. La prima parte è ascoltabile.

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:nerd_face: Chi ha individuato l’astro-pensionato nella seconda puntata?
Dopo una veloce ricerca il nome è confermato.

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Finalmente sono riuscito ad iniziare questa serie ed oggi mi sono sparato già le prime 5 puntate.

Devo dire molto carina, appassionante e ben fatta; poi vabè, ci sono anche delle ovvie ed inevitabili concessioni sul lato fiction, ma per il resto nulla da dire.

La prima stagione mi è piaciuta molto, sulla seconda per ora sono leggermente deluso, non spoilero nulla ovviamente, diciamo che c’è un po’ meno ‘Spazio’ e più finction.

Sono stati aggiunti nuovi contenuti all’app

Sembra molto divertente e fantasioso, proprio come piace a me ma, piuttosto che sottoscrivere l’ennesimo abbonamento a una piattaforma di streaming (oltrettuto solo per UN prodotto) preferisco comprare il dvd tra qualche anno, sperando di trovarlo in italiano, naturalmente

Finita la 1a stagione, confermo che sia una serie molto carina ed appassionante.

Come aspetti aeronautici, alla fin fine non hanno esagerato con le assurdità, anche se ovviamente per ovvi motivi alcuni aspetti tecnologici sono forse un pò “pompati” ed anticipati sui tempi.
Anche alcuni aspetti politici e gestionali della NASA sono a volte un pò troppo esagerati e resi sicuramente più marcati del reale per motivi televisivi (ad esempio le motivazioni politiche per alcune missioni, con cambi di programma da un giorno all’altro, oppure le pressioni dei vari Stati per la costruzione di questo o quel componente).
Inoltre c’hanno ficcato dentro varie tematiche in una maniera forse un pò forzata ed “artificiale” (immigrazione, diritti LGBT etc).

Ho iniziato la 2a stagione, ambientata negli '80 (sempre “alternativi”) e la qualità mi sembra piuttosto simile alla 1a, vediamo come prosegue …

La serie è prodotta direttamente da Apple. È estremamente improbabile che esca in DVD. Non è impossibile che possa essere venduto su iTunes, ma “don’t hold your breath”.

Iniziata ieri. Sono al 4° episodio. Salvo sorprese dovrei riuscire a finire la 1° stagione tra pochi giorni. Per ora non male.

Vista tutta quanta in italiano in due giortni: un giorno per la prima stagione (10 episodi) e un giorno per la seconda (per ora solo 7, aspettando gli ultimi 3).

Capisco che a voi astrofili faccia storcere il naso per le infinite storture irrealistiche, ma io era da The Last Ship che non mi appassionavo così tanto a una serie tv (io che le detesto) e la serie è di fantascienza, parla di universui alternativi, quindi non aspettatevi alcun tipo di realismo, anche nelle dinamiche manageriali interne alla NASA o a come vengono gestite alcune situazioni o a come si comportano astronauti, direttori e governanti: è fantascienzwa, è tutta un’opera di fantasia, per divagarsi e divertirsi, null’altro.
E’ fatta apposta così per dare maggior libertà possibile agli sceneggiatori, senza doversi ancorare per forza al realismo e senza che ci sia qualche critico che punti il dito su alcune scene giudicandole troppo fantasiose o irrealistiche, poichè l’intento era proprio quello di essere fantasiosi e irrealistici (altrimenti facevano Uomini Veri).

Certo è una serie tv fatta per chi conosce bene la Storia, e non solo astronautica; si vede bene che i creatori si sono avvalsi di consulenti molto capaci.
Ho notato alcuni dettagli deliziosi, come le Corvette per tutto il corpo astronauti (all’epoca c’era una convenzione tra la NASA e la Chevrolet, proprio riguardo le Corvette) o il logo NASA degli anni 80 diverso da quello reale, qui inventato apposta per la serie. Anche i T-38 Talon sono diversi: quelli usati negli anni 60 (prima stagione) sono reali, mentre quelli degli anni 80 sembrano monoposto, hanno l’HUD e un canopy diverso.
Notevole poi la collocazione storica, dove praticamente ogni evento è andato al contrario della realtà, dall’uccisione del Papa per mano di Ali Agca, fino alla scampata morte di Lennon, passando per l’armistizio del Vietnam, la brevissima e subito interrotta invasione sovietica dell’Afghanistan, l’arresto di tutti i membri di Solidarnosc e la morte del capo della NASA sul famoso volo KAL 007 o la crisi di Panama o l’invasionme americana dell’Iran per rovesciare sul nascere Khomeyni.
L’ho trovato molto molto debitore di Watchmen (piu il fumetto che il film, essendo piu denso di dettagli e piu lungo) per quanto riguarda il raccontare un universo alternativo.
Mi son molto piaciute, poi anche le missioni alternative: l’Apollo 24 insieme all’Apollo 25, con Deke Slayton a bordo, ma ho trovato anche divertente la missione Apollo-Soyuz, qui ribattezzata Soyuz-Apollo su pressioni sovietiche, lo shuttle attraccato allo Skylab, le auto elettriche gia in voga nei primi anni 80 per via della corsa allo spazio molto piu accelerata, che ha portato quindi anche a una accelerazione della tecnologia in generale (a chi accusava le scenografie di essere troopo avverinistiche per essere ambientate nel 1983…).
Certo, in questo universo la NASA ha avuto parecchi morti, perfino il glorioso Gene Kranz, ma vedere gia nel 1983 lo shuttle Pathfinder armato, è stato molto bello (curiosità: il nome Pathfinderr in realtà è stato usato per uno shuttle finto, a grandezza naturale, usato per le prove a terra e succesivamente comprato da miliardari giapponesi per essere esposto).
La base lunare Jamestown l’ho trovata molto bellla e devo dire realistica, specie le cuccette condivise (come nelle portaerei) e il vitto. Bello anche vedere una evoluzione sia dei gloriosi LRV che dei LEM.
Quando poi ho visto tutti quegli astronauti americani imbracciare M-16 dipinti di bianco e farsi trasportare da un maxi-LEM mi sono proprio divertito; è una serie asvvincente ma è soprattuto fantascienza, non stiamo guardando Uomini Veri (che viene peraltro citato: alcuni astronauti ne vorrebbero vedere la videocassetta).
Ho solo trovato molto antipatica e deletaria il personaggio di Tracy Steven, la “astromoglie” di Gordon Steven, che lascia il maritio astronauta perchè nel 1969, al telefono con lui sente uno sciascquone lontano e capisce che è in albergo con qualcun’altra e per vendetta arriva nel 1983 che è diventata una astronauta piu per immagine pubblica che per reali capacità, invitata a tutti i talk-show, divorziata, risposata a un miliardario con servitù, stronzissima e vendicativa. 14 anni di scalata feroce per arivare a essere una finta astronauta, e solo per vendicarsi del marito di quella che lei credeva una scapatela del marito (lo era davvero, ma lei non aveva le prove e non si sono mai parlati o chiariti o perdonati). Un brutto personaggio, insomma, molto negativo, direi il cattivo della serie. Per fortuna su Jamestown le stanno facendo il mazzo, facendole capire che vuol dire lavorare e non fare la star hollywoodiana fingendosi astronauti, anche se ancora sul libro paga della NASA.
Da italiano ho inoltre apprezzato la pronuncia all’italiana della Grumman (letto come si scrive) invece dell’anglofobo “Graman”: mi è sembrato così familiare, come ce lo dicevamo noi ragazzini quando facevamo modellismo, scambiandoci kit e informazioni.

Mancona ancora solo 3 episodi alla fine della seconda stagione (arriveranno tra uno o due mesi) e, benchè mi piaccia, spero finisca definitivamente, senza allungare il brodo: le serie migliori durano poco, le peggiori non finiscono mai.

P.S.: per chi se lo stesse chiedendo, non ho Apple-TV

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È estremamente improbabile che non esca in DVD (o BluRay o 4K o quel che l’è): gli incassi non si fanno solo con gli abbonamenti a Apple-TV o a I-tunes e, fidati, per l’home-video, soprattutto se una cosa ha succeso, viene praticamente pubblicato DI TUTTO.
Ci vorrà solo del tempo.
Anche altre piattaforme di streaming hanno prodotto loro serie tv, poi regolarmente finite nell’home-video. Forse non saranno solerti, ma sarà inevitabile.

Raccomando l’uso del tag [spoiler] per evitare di svelare la trama a chi non l’ha visto.

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Orcamiseria! Mi scuso, potresti modificarlo tu, per favore? Dato che non so come si fa…

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Conosco molto bene l’azienda. L’unica possibilità di vedere produzioni Apple fuori da canali Apple è che chiudano tutto il settore e lo vendano a qualcun altro. Se vogliamo restare in tema di ucronie potrebbe vedersi su Amazon Prime tra 5 anni. :slight_smile: