Nuova serie TV Apple: "For All Mankind"

Secondo me no. Se avrà successo, sarà matematico vederlo in dvd. Se sarà di nicchia, no.

Purtroppo noto che questa discussione è stata notevolmente mutilata di molti post, purtroppo oramai cancellati. Si vede che la funzione “spoiler” non è bastata ai crociati anti-spoiler o chissà cos’altro.
Scrivo solo per aggiungere che ho terminato anche la seconda stagione, mi sono divertito moltissimo e che l’unico grande difetto di questa serie tv credo sia il titooo: “For All Mankind” è davvero troppo generico e fuorviante: è stato il titolo di un documentario del 1989, faceva parte della famosa frase scrita sulla placca del LEM Eagle dell’Apollo 11 (che nella serie has un ruolo abbastanza marginale) ed era il motto di missione dei due shuttle Freedom e Indipendence nel film “Armageddon”.
Un titolo scialbo che non significa nulla. Sarebbe stato molto meglio “Storia Alternativa Dell’Astronautica” (come forse lo avrebbe intitolato uno come Douglas Adams) opure “Spazio Rosso”, laddove per roso di poteva intendee sia tuti i progressi raggiunti per primi dall’URSS (spoiler?) sia il sangue che succesivamente ne veniva versato (altro spoiler?).
Peccato, come un pessimo titolo possa rovinare tutto

Totale post cancellati, 1, mio che mi sono autocensurato dopo il tuo allegro invito a piratare la serie.
Il tuo te lo sei eliminato da solo. Poche cose mi indispongono come le accuse immotivate di censura, tipo questa.

Diciamo anche che la funzione spoiler e’ un modo fondamentale di rispettare chi non vuole vedersi svelata la trama della serie TV che sta guardando (e magari anche pagato, pensa te).
La’ fuori ci sono fior di forum dedicati specificamente alla fantascienza…

In ogni caso, credo che @adminbot ti concedera’ una pausa di riflessione.

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Sarebbe interessante fare una discussione sul Pathfinder (e qua mi fermo nella descrizione per evitare spoiler) per capire quanto sia realmente fantascientifico o realistico.

Continua con alcuni spoiler sul Pathfinder:

Mi sembra di aver capito che la propulsione primaria di Pathfinder sia un motore Nerva basato su propulsione nucleare con in aggiunta un paio di motori Turbojet (?) per il volo atmosferico e per favorire il distacco. Un motore Nerva potrebbe davvero generare abbastanza spinta per portare in orbita un bestione come quello?

P.S. Il momento della scena del lancio quando la camera cambia angolazione e quindi si capisce che non è un lancio tipo shuttle normale in configurazione verticale ma è un lancio da aeroplano e quindi orizzontale è secondo me uno dei più belli della serie

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Ho letto che i responsabili della serie hanno risposto alle critiche circa lo Shuttle intorno alla luna.
La sostanza è che da una parte non hanno voluto rinunciare ad usare un mezzo iconico che identifica gli anni 80 come lo Shuttle, ma la sopratutto usare lo Shuttle per le missioni lunari per loro ha costituito un notevole risparmio di budget.
Erano infatti già disponibili modellini,CGI, simulatori da adoperare come set,tonnellate di filmati in HD da poter adoperare nella serie,e tute spaziali.
Altrimenti avrebbero dovuto creare un veicolo ex novo, ed avrebbero avuto meno soldi per il resto.

Per me comunque l’idea alla base della serie era strepitosa,ma “For all mankind” ha rapidamente “saltato lo squalo” (frase gergale con cui si indica il momento in cui una serie televisiva perde il suo fascino diventando sempre meno felice).

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Finita 2° stagione. Finora, tutto sommato, abbastanza godibile, direi. Speriamo non esagerino troppo.

Finora è stata molto divertente, a parte il pessimo titolo, fuorviante, abbastanza fuori luogo e assolutamente non originale.
C’è tuto quello che ho sempre desiderato di vedere in una storia di fantascienza, fin da da piccolo!
Anche perchè, non dimentichiamolo, è inutile star qui a criticare il realismo o meno della serie, dato che parliamo di Fantascienza, e non di un biopic come Uomini Veri/La Stoffa Giusta, da cui invece ci si aspetterebbe logicamente il massimo realismo possibile.

Mah oddio, alla fine di “fantascienza” non ne vedo molta … si tratta più che altro di “scienza ucronica/distopica”, perchè alla fine la tecnologia che si vede sviluppare nella serie non credo sia molto distante (a parte alcune piccole esagerazioni/concessioni) da quello che si potrebbe aver visto negli anni '70 e '80 se dopo le missioni Apollo, a differenza della realtà, il programma ed il budget della NASA fossero andati avanti con i passi che erano previsti a metà-fine anni '60.

Comunque finita anche la 2a, per me rimane una serie molto carina ed appassionante; attendiamo la 3a serie (che mi pare sia stata confermata e che, come preannunciato nell’episodio finale, sarà ambientata a metà anni '90).

Per me, la serie che partiva da ottime premesse ( come far si che che il programma spaziale Americano negli anni 70 fosse rimasto ambizioso e ben finanziato) si è largamente perso per strada.
Già lo Shuttle intorno alla luna ( per quanto giustificato dalla produzione con motivi di budget e di iconicità) basterebbe da solo a screditare quanto meno la seconda stagione.
Trovo inoltre assurdo (Non è solo un difetto di questa serie,ma è una cosa purtroppo abbastanza diffusa ai nostri giorni) voler riportare retroattivamente nel passato moderne sensibilità politicamente corrette, che non erano presenti nella sensibilità di quell’epoca.

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Serie bellissima.

Carmelo, maffattela una risata, non ti si può leggere sempre incazzato, suvvia.
Sei talmente noioso che non ti leggi nemmeno tu, sei riuscito a spiegare due volte, nello stesso topic e a distanza di mesi, l’espressione “saltare lo squalo”.

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Per carità, ognuno poi è liberissimo di esprimere il proprio parere, ma immagino di essere uno degli scrittori della serie, o dei produttori, o degli artisti che hanno prodotto le incredibili scenografie.
Un prodotto raffinatissimo, un ‘labor of love’, come si dice. Un volo di fantasia in un mondo alternativo fatto di riferimenti specifici e dettagli che proprio solo appassionati come se ne trovano qui possono cogliere.
Ecco. Immagino di essere uno degli artisti. Ho appena contribuito a questo progetto, e forse, spero, ne vado fiero.
Poi arrivo qui e scopro che a Carmelo Pugliatti gli fa schifo perché le maniche delle EMU non sono gonfie.

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La serie non deve piacere per forza, naturalmente, e ognuno ha i suoi criteri di giudizio.

Però commentando le serie o i film di fantascienza bisognerebbe ricordare che siamo di fronte a programmi di intrattenimento, di opere di fantasia solo ispirate alla realtà, e non già di un documentario tecnico o storico. Gli autori sono dunque liberi di usare la trama come metafora di altre cose, reali, o di fare racconti romanzati.

La fantascienza è un genere che da quando è stata inventato traspone in un futuro ipotetico (in questo caso passato) alcune situazioni contingenti al periodo in cui racconti e film sono stati scritti, per ricamarci sopra per esplorare possibili soluzioni o, nelle distopie, involuzioni. Per immaginare un’umanità migliore o per stigmatizzarne una peggiore.

Sul tema dell’omosessualità, non concordo. Nella serie non viene trattato con sensibilità moderne particolari, anzi, ne viene di fatto denunciata la discriminazione e il disprezzo tipico di quegli anni. Un tabù, una cosa da nascondere e potenzialmente ammazza-carriera. È noto che per i candidati astronauti era davvero preferibile essere sposati e possibilmente con figli, segno di stabilità emotiva. E infatti Ellen si sposa con Lerry Wilson, altrettanto gay, per potersi coprire le spalle a vicenda e continuare a vivere nascostamente la propria natura senza giocarsi la carriera in NASA. Non c’è nessuna “redenzione” o accettazione del loro stato in un roseo volemose bene comunque modernista. È lo stesso Deke Slayton a consigliare Ellen di non rivelare a nessuno la sua omosessualità!

Insomma, For All Mankind non è e non poteva essere un docufiction. Per quello c’è il fantastico From the Earth to the Moon.

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E si,sono noioso,cosa posso farci.
Sono talmente noioso che ci sono voluti 11 mesi per scoprire il mio intervento e rispondere.
Il che è talmente buffo che sono persino riuscito a farmi una risata.

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Io l’ho trovata una bella serie ed inoltre ha risposto ad una curiosità che avevo ovvero cosa succederebbe se ci si trovasse esposti nel vuoto lunare senza adeguate protezioni. Sembrerebbe che per un minimo quantitativo di tempo le possibilità di sopravvivenza (almeno nell’immediato senza contare eventuali danni futuri) esistano davvero e ho letto che gli autori si sono confrontati con gli scienziati per la veridicità di tale aspetto. Sicuramente più veritiero di quanto accaduto nella serie The Expanse stagione 5 quando la protagonista Naomi si lancia nel vuoto per raggiungere la navicella senza alcuna protezione

Si ma “For All Mankind” a rigore è fantascienza?
Non c’è nulla di fantascientifico in realtà,non ci sono alieni nè apparecchiature futuristiche come un astronave a curvatura.
Non si tratta neanche di raggiungere obiettivi non ancora raggiunti come nel caso di “The Martian” (che peraltro per me è più un film di avventura che strettamente di fantascienza,ma che è sicuramente più fantascientifico di “For All Mankind”).
Qui abbiamo veicoli che hanno effettivamente già volato,obiettivi come la luna che sono stati raggiunti e con quelle stesse modalità.
Poste queste premesse se io dico che mandare uno Shuttle intorno alla luna è una balordagine (e la produzione lo sa,tanto è vero che lo giustificano con la motivazione che usare un altro veicolo,come ad esempio lo Space Tug pensato dalla NASA per questo compito avrebbe richiesto un budget maggiore), la mia critica mi pare abbastanza sensata.

Certo che ci troviamo davanti ad un opera di fantasia,e certo che gli autori sono liberi di mandare un Astronauta sulla luna anche con un ippogrifo,ma se si parte dal presupposto di delineare un credibile universo in cui il programma spaziale ha preso una altra piega,mi aspetterei una rigorosa aderenza alla realtà,perchè il bello sta propio in questo.

Poi,per carità lo spettacolo è godibile,non si parla di questo.
Ma considerando che questo non è un forum generalista ma di gente appassionata di astronautica posso muovere il rilievo che le tute EMU non sono state ideate per EVA lunari e che nello show sono peraltro rese da schifo?
Posso far notare che una Sokol sulla luna ucciderebbe il Cosmonauta che l’indossa perchè quella è una tuta intraveicolare?
In un forum che si occupa di serie televisive mi si potrebbe legittimamente rispondere che queste sono critiche futili e che pongo noiose questioni di lana caprina…in un forum di astronautica forse sono critiche pertinenti.

Attenzione poi,io non porgo rilievi alla prima stagione,che sotto i profili di cui parlo è pressochè impeccabile,ma a quelle successive.

Circa la questione del “politicamente corretto” non parlavo solo di omosessualità,ma piuttosto di voler calare in generale tematiche e sensibilità odierne in epoche (anche vicine) ma che avevano un altro tipo di forma mentis.
E’ un discorso più generale,che non riguarda solo “For All Mankind”,ed in questo caso è un opinione personalissima e come tale del tutto opinabile.

Assolutamente si Carmelo.

“For All Mankind” rientra, a buon diritto, nel filone delle Ucronie, ovvero un particolare tipo di fantascienza che immagina un passato divergente da quello reale, il quale porta ad un presente ed un futuro (anche) sensibilmente diversi.

La Fantascienza, come ad esempio potrebbe spiegarti J.G. Ballard, non è fatta “solo” di alieni, mondi esotici e situazioni improbabili (insomma tutto quello che passa tra Star Trek e Star Wars), la fantascienza può riguardare uno “spettro” molto ampio di situazioni.

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Si ma c’è ucronia ed ucronia.
Per esempio “The man in the high castle” è fantascienza (oltre che fantastoria perchè un invasione degli USA da parte del III Reich,sia pure vittorioso,è del tutto implausibile) visto che nella storia sono coinvolti anche universi paralleli.
“For All Mankind” è un ucronia e basta.
Non c’è il “nostro” universo sovraposto a quello della serie, il cambiamento di linea temporale non è causato da un evento fantastico o fantascientifico.
E’ un pò come una serie TV in cui si esplorasse un mondo in cui l’Arciduca Francesco Ferdinando non è stato ucciso a Sarajevo e la I guerra mondiale non è mai scoppiata (perlomeno nel 1914).
Non si vede come uno Space Shuttle in orbita lunare possa essere giustificato dalle premesse di questa serie,nè come una Sokol possa proteggere un Cosmonauta sulla luna.
Unicamente questi erano i miei rilievi : a fronte di una prima stagione molto ben curata,quelle successive a me paiono un pò (come si dice a Napoli) “arronzate”.
Poi,per carità,questo non rende la serie brutta da guardare, però visto che siamo in un forum di astronautica,parliamo anche di astronautica.

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Caro Carmelo, se dovessimo fare l’elenco (anche solo parziale) delle castronerie che si sono viste nei cosiddetti film “spaziali”, dunque equivalenti alla SF Hard nel campo editoriale, iniziamo ora e finiamo direttamente domattina.

Così a caso da Mission to Mars a Red Planet, da Armageddon (che pure mi diverte sempre) a Gravity (ORRORE) e così via…

Il fatto che For all Mankind abbia una serie di errori marchiani non sottrae nulla al suo essere comunque un’ucronia.

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Allora chiariamo una cosa: per quanto sia incredibile (ed anche poco verosimile), alla fine degli anni 80 del secolo scorso davvero fu studiata una versione dello Shuttle per operazioni in orbita lunare…

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Vi segnalo un interessante articolo apparso su Collectspace che spiega come e perché Moore abbia deciso di mandare lo Shuttle intorno alla Luna e di come sarebbe stato in teoria possibile:

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