Abbastanza sicuro, in base alla mia esperienza lavorativa nel settore e al record di successo della Soyuz. Non ottieni risultati del genere se l’ambiente spinge le persone a nascondere i propri errori, anche se gravi.
E anche in base al fatto che oggi “sanno cosa è successo” due anni fa, il che significa che esiste della documentazione che ne parla
Da buon italiano direi che l’intoppo era noto, qualcuno ne era a conoscenza ed ha giudicato che la riparazione era sufficiente. Poi questo qualcuno magari era raccomandato, quindi il suo nome non si può fare.
Non mi pare che NASA & C. stiano facendo pressioni per sapere chi e cosa ha fatto.
Chissà quanti altri buchi ci sono stati e non è mai successo nulla. Stavolta però è successo e la magagna è emersa.
Adesso è da sapere se quel foro era presente nella lista dei difetti noti. Magari era previsto che il foro servisse per qualcosa che poi non è stato installato ed allora, per non attendere un nuovo modulo orbitale, si sia deciso di tappare il foro con qualcosa. Chi lo ha tappato era alle prime armi, oppure ha detto “abbiamo sempre fatto così e non è mai successo nulla”.
Speriamo che chi doveva imparare abbia imparato.
“se” il foro è stato fatto accidentalmente a terra e “se” era da richiudere, mi chiedo perchè non sia stato fatto dall’interno. Sarebbe cosa più logica; salvo che l’interno non fosse più accessibile in quel momento, o che farlo dall’esterno fosse più semplice. La pressione spara via i tappi, da sempre. Pur essendo solo da 2 mm.
Non ci sono in giro immagini del foro dall’esterno, sotto le coperte termiche, vero?
Per quanto ne sappiamo, è possibile che anche in passato avessero previsto fori per fissare qualcosa che poi non sono serviti e sono stati chiusi in allo stesso modo, tenendo. È possibile che per quanto strano possa sembrare la procedura di riparazione fosse stata validata.
Anche se il foro fosse stato fatto in previsione di una installazione non più necessaria, era stato fatto veramente male imho. Tutto sbavato e con segni di mancata presa.
Come già detto, sembra sia stato fatto mentre si bucava qualcosa appoggiando su quel punto e che si sia andati oltre.
E poi, come dice il buon @Buzz, i tappi saltano se li metti a favore di pressione.
Concordo, e penso che nessun foro verrebbe praticato direttamente nello scafo a tenuta d’aria per agganciare/fissare alcunché, per poi ripensarci e chiuderlo con un pezzettino di stoffa e resina epossidica. Siamo lontani un bel pezzo da un lavoro a regola d’arte.
Qualunque sia stata la ragione, secondo me si tratta del classico errore umano, forse sottovalutato e forse dichiarato come riparato in buona fede, ma pur sempre decisamente pessimo al punto, vi ricordo, da richiedere di “squartare” una Soyuz a coltellate con un’attività rischiosa come una EVA per raccogliere elementi sull’accaduto.
Al fatto che Roscosmos non sveli ai vertici NASA come sia andata non voglio credere.
Si tratterebbe di un precedente pessimo e pericoloso per i futuri programmi comuni, perché significherebbe letteralmente che l’agenzia russa ha avuto qualcosa da nascondere ai suoi partner storici, andando a incrinare un rapporto di fiducia che fin qui è sopravvissuto alle “stravaganze” della rispettiva politica nazionale. Spero Rogozin (o chi per lui) torni a più miti consigli, ma se fossi Bridenstine di fronte a queste dichiarazioni (se confermate) comincerei a sfoderare le mie più per$uas$ive armi diplomatiche.
Il periodo in cui stanno finendo i voli della NASA e dei partner internazionali sulle Soyuz non è un buon momento per limitare la trasparenza e attrarre altri clienti.
Le indagini sul foro stanno continuando, in particolare intervistando gli astronauti.
Inoltre Rogozin conferma che la ragione del foro è chiara, ma non verrà divulgata al pubblico.
Non è una bella pubblicità per loro. Inoltre da adito a speculazione.
Fosse un errore di processo, o un errore umano comprensibile (per quanto grave) non ci sarebbero timori a renderlo noto.
Evidentemente l’errore è talmente grave da creare imbarazzo, o addirittura paura.
Se, ancor più grave, non fosse un errore ma un atto deliberato. Beh, non voglio nemmeno immaginarlo…
Quello che mi preoccupa è l’associazione tra “la ragione è chiara ma non verrà divulgata” e “stanno continuando le indagini in particolare intervistando gli astronauti”
Cosi su due piedi mi viene da pensare che in realtà non abbiano capito cosa sia successo…forse pensano un atto deliberato ma non sanno di chi e per quale motivo
Se è tradotto correttamente, la ragione e la causa non sono la stessa cosa. Perché fai una cosa non è come la fai. Detta così sembra che abbiano capito perché è stato fatto il buco, che per quel che si sa potrebbe essere perché girano con un trapano dove non devono
Scusate, a me non risulta alcuna nuova dichiarazione di Rogozin sul tema Sojuz MS-09 oltre alla battuta espressa l’anno scorso in occasione della domanda di uno studente (che, tra l’altro abbiamo già discusso da qualche parte). L’unica notizia recente è che Oleg Artem’ev ha ricevuto recentemente da Putin un’onoreficenza e, in quell’occasione i giornalisti l’hanno intervistato, chiedendogli anche della vicenda del buco. Oleg ha risposto che i cosmonauti sono stati sentiti più volte. Nel suo caso l’ultima volta è stata tre/quattro mesi fa. Ha anche aggiunto:
“L’inchiesta è in corso … in silenzio. Non c’è ancora nessun verdetto finale. Quindi aspettiamo e vediamo”.
L’accenno a Rogozin nell’ultima parte dell’articolo di Ria Novosti IMHO fa parte della ricapitolazione dei fatti precedenti che viene sempre fatta in coda a questo tipo di comunicazioni.
@arkanoid, sarebbe interessante sviluppare l’ipotesi del buco. Non tanto per il buco di MS-09 in sè, ma mi intriga la questione “riparabilità”
Da quello che ho capito, si tratterebbe di femare la propagazione della crepa, interronpendola facendo un buco lungo il suo percorso.
Un po come quello che fanno i batteristi per “rattoppare” i piatti in bronzo, o come mi ha suggerito @McHammer, si fa per le riparazioni aeronautiche.
Solo che i miei dubbi sulla fattibilità di questa soluzione in un modulo spaziale sono:
Come faccio ad allargare un buco senza perdere pressione in maniera importante
Come faccio una saldatura in un modulo che non consente questo tipo di intervento mentre è in orbita
Se al posto della (eventualmente fattibile) saldatura, usare dei materiali che non abbiano dei fenomeni di outgassing nella parte che estrude all’esterno del modulo. (Zvezda deve rimanere operativa per almeno altri 10 anni)
Sono una serie di speculazioni che in un vecchio tread come questo magari ci stanno.
Ma guarda dirti che lo posso sapere è grossa, nel senso che ci sono mille specificità di cui non ho idea in una nave spaziale.
Però alcune cose sono ragionevolmente “semplici”.
Per esempio per fare un lavoro puoi usare una “coppa” con un elemento di tenuta rotante. Il buco è coperto da qualcosa, ci appoggi questa “coppa” che può essere in un materiale tipo lexan per vedere cosa stai facendo, e può essere sagomata press’a poco come la parete dove deve poggiare.
Ci metterai una guarnizione di qualche tipo davanti per compensare le inevitabili imprecisioni.
Niente che non si possa costruire a terra e mandare su, pochi etti.
A questo punto si tratta di avere sempre sulla cappa un foro installato in un cuscinetto con una guarnizione di tenuta rotante non troppo dissimile da un paraolio, in cui infilare la punta.
Servirà una guida e un qualche sistema per fissare il tutto a qualche riferimento per evitare di fare un lavoro da chiodi…tipo la trapanata approssimativa…
Fatto il buco non è fondamentale saldare nulla, è il foro tondo che fisicamente riduce la concentrazione degli sforzi rispetto ad un foro irregolare. Ci si potrà mettere una placca grande quanto serve, una “pezza da camera d’aria” in qualsiasi materiale idoneo non necessariamente metallico. Un 3M VHB probabilmente sarebbe idoneo
Probabilmente se non saldi una minima perdita ce l’avrai ma non credo sia inaccettabile.
Riguardo al foro di questa discussione, quello fatto a terra, dicevo che potrebbe essere stata una soluzione ad un problema di controllo qualità. I componenti dello spazio pressurizzato sono ricavati dal pieno, da lastre, che possono avere difetti della fusione e/o della lavorazione. Metti caso che gli si sia piantata la fresa e gli abbia rovinato un punto in maniera rilevante la capsula quasi finita, o che abbiano scoperto una bolla nella fusione, sempre a lavorazioni inoltrate. Potrebbe essere stato scelto di ridurre il rischio che potesse criccarsi facendo un buco e chiudendolo in maniera effettivamente migliorabile. Di per sè potrebbe essere la risposta più logica e nemmeno così scandalosa…a parte l’eventuale oscurantismo e imprecisione del ripristino
Mmmmmah, ma questo sito russo che attendibilità ha?
Siamo sicuri che sia roba degna di ripubblicazione?
In sintesi, l’articolo afferma che l’ex cosmonauta Oleg Atkov, durante l’assemblea generale del dipartimento di medicina dell’Accademia delle scienze russa, avrebbe attribuito il foro nella Soyuz MS-09 al possibile “esaurimento nervoso” di Serena Aunyon-Chancellor, causato dalla trombosi di cui avrebbe sofferto durante la sua missione.
Secondo lui (o secondo quanto il sito riporta che abbia detto) l’americana avrebbe praticato il foro per manifestare la sua volontà di tornare a casa il prima possibile, circostanza poi messa a tacere da Roskosmos per ragioni politiche.