Perdita di pressione nella Soyuz MS-09

Oppure una rivettatura per fissare i pannelli di tessuto isolante andata male, che e’ stata “trapanata via” e poi patchata alla meglio con qualcosa che si e’ staccato a causa delle sollecitazioni termiche nel corso di questi 3 mesi…
In ogni caso anche le “gole profonde” che spifferano dettagli su L2 di NSF non hanno ancora aggiornato nulla da venerdi’…

L’alluminio si fora senza problemi con un avvitatore. Se in quella zona c’è un maniglione, è molto probabile che in fase di costruzione qualcuno abbia cappellato…

Siamo seri?

Segnalo anche l’eccellente ricostruzione dei dialoghi a bordo in corso sul sempre ottimo blog di Paolo Attivissimo https://attivissimo.blogspot.com/2018/08/mini-falla-nella-stazione-spaziale-foto.html

Molto interessante la traduzione e sintesi dei contenuti dei dialoghi fatta da Attivissimo.

Per esempio in questo file: https://www.ustream.tv/recorded/116851039 si a 28.49 dice (cito Attivissimo, non l’ho ascoltato) che il telo che copriva la parete forata era già scostato e che conteneva un foro coincidente con quello nel metallo e coperto con una pezza simile a velcro.

Ciò farebbe pensare che che è stato trapanato anche il telo. Ma nel caso, come spiegare i segni del trapano? :astonished:

In realtà se ci pensi, è spiegabile. L’area interessata, se ho ben inteso la scala, è di alcuni cm di lunghezza, forse 5-6. Se dall’interno attraversi la parte di rivestimento col trapano questa probabilmente ha una certa mobilità rispetto alla struttura retrostante. La punta si troverebbe quindi nella condizione di potersi muovere ruotando l’asse del trapano. Sembra effettivamente che abbiano fatto tre “puntate” prese bene dove ci sono i coni netti, una “grattata” dove c’è il segno dell’elica e infine il foro (passante?), non necessariamente in questo ordine.
L’aver trovato il foro anche nel rivestimento è comunque un buon elemento per stabilire in che momento della vita di quel pezzo sia successo il fatto.

@paolo_a: sì mi sembra che non ci sia niente di non serio in questo momento (speculativo) in cui ci stiamo facendo un’idea.

È quello che ho pensato anch’io…

una situazione non proprio ottimale

Dalla foto della riparazione si vede un bullone/rivetto sulla parete, anche se non si capisce se coinvolga anche il longherone o meno.

Punti per me salienti in base a quanto visto qui e sul post di Attivissimo:

  • Il foro dalla foto sembra passante
  • Per la riparazione è stato tappato il foro della prima foto
  • Il longherone è quantomeno a contatto con la pannellatura
  • tra la pannellatura interna e la protezione esterna ci sono 15 mm di intercapedine, non si sa che cosa ci sia in questi 15 mm
  • non si sa se la protezione esterna è a tenuta stagna o meno ma il suo scopo è la protezione termica e una parziale protezione dai micro-meteoroidi
  • sembra che effettivamente ci siano dei segni di impatto sulla protezione esterna

L’origine di quel foro non sarà forse mai pubblica, l’unica “speranza” è qualche tipo di interrogazione congressuale ai vertici NASA e anche a quel punto probabilmente verremmo a sapere solo la visione americana della faccenda.
Mentre l’unica spiegazione per me possibile sul perché la perdita sia cominciata dopo 3 mesi in orbita è che quel buco fatto in maniera maldestra non sia mai stato tappato/riparato mentre lo strato esterno impediva la perdita o la limitava al di sotto della sensibilità dei sensori (o del “rumore” dovuto alle normali operazioni), l’eventuale impatto del micro-meteoroide seppur abbastanza debole da non danneggiare lo scafo interno ha definitivamente compromesso la tenuta stagna.

L’ipotesi del foro per boroscopia durante la produzione è, per me, a metà tra l’impossibile e il pauroso… la protezione esterna viene sicuramente installata successivamente, non si capisce perchè forare in maniera così pressapochista lo scafo interno che deve essere a tenuta stagna.
Oltretutto perchè farlo forando anche il longherone, e perchè fare quelle 3 “prove” sull’angolo concavo dello stesso?

Per me l’ipotesi più probabile rimane un errore durante l’allestimento interno del modulo e, similmente a come la vede Marco, un controllo qualità da “peggior bar di Caracas”.

A me sembra sempre tutto più strano. Come mai il telo era sollevato rispetto al foro?
Il flusso dell’aria è stato molto basso ed al massimo doveva avvicinare il tessuto.

Per cui, se le frasi di sopra sono quelle corrette, io ci vedo 2 possibilità:

IPOTESI 1
Foro passante e buchi modificati dagli astronauti con un trapano. Più che per ispezione per pulire i bordi (la motivazione indicata per l’inefficacia del primo rattoppo) è spiega l’obiezione decisa del comandante USA. Se il foro è passante la sonda non ha senso.

IPOTESI 2
Errore/procedura/sabotaggio in un punto che prevede il fissaggio del telo tramite l’uso del feltro. Un astronauta prima di andare a letto è andato al wc (contenuto nel modulo), di ritorno si è dato la spinta con troppa forza nel punto sbagliato ed ha sollevato il telo. La parte del feltro ancorata allo scafo si è lacerata, ed alcune ore dopo la differenza di pressione ha comportato la sua espulsione nello spazio, e l’apertura del foro

IPOTESI 3
Una combinazione delle 2 precedenti, che può ammettere un foro non passante, scafo esterno più o meno bucato da meteoriti.

PS
L’errore sullo scafo appare troppo grossolano per non essere individuato successivamente (controlli in fabbrica, accettazione modulo, posizionamento del modulo sul razzo). Per questo mi viene da pensare ad un ancoraggio del telo allo scafo in quel punto od un intervento successivo al foro

Ria Novosti ieri ha riportato dichiarazioni di Rogozin secondo le quali la Commissione di inchiesta avrebbe già escluso l’ipotesi dell’impatto da micrometeorite e che quindi si ipotizza un errore umano. Resta da capire se si tratta di un incidente o di un danno intenzionale. Comunque, ha aggiunto minaccioso, trovare il colpevole è “una questione d’onore per RSC Energia”. “Mi piacerebbe sapere il nome e il cognome, e lo sapremo”.

Forse non mi sono spiegato, il longherone mi pare abbia la classica forma a “omega”, e il foro sembra essere nella parte “superiore”, se questo fosse passante non significa per forza abbia coinvolto direttamente la pennellatura di tenuta a pressione.
Il longherone è sicuramente a contatto con la pannellatura, ma nella parte su cui appoggia (incollato o rivettato), al di sopra di esso, proprio per la forma a omega, esiste un’intercapedine.

L'ipotesi del foro per boroscopia durante la produzione è, per me, a metà tra l'impossibile e il pauroso... la protezione esterna viene sicuramente installata successivamente, non si capisce perchè forare in maniera così pressapochista lo scafo interno che deve essere a tenuta stagna. Oltretutto perchè farlo forando anche il longherone, e perchè fare quelle 3 "prove" sull'angolo concavo dello stesso?

L’ipotesi di un foro di ispezione non così strana, si fanno abbastanza normalmente in aeronautica in caso di necessità, e un foro in quella posizione sarebbe servito per ispezionare la parte sottostante e chiusa fra il longherone e il pannello su cui è montato. La parte forata non deve essere a tenuta stagna, la tenuta non la fa il longherone ma il pannello e se si fosse voluto ispezionare l’area retrostante sarebbe stato l’unico punto d’accesso e il più logico da cui entrare.
Non dico che questa sia la spiegazione, ma escludendo l’atto vandalico mi sembra la più logica…

Il foro è passante sul longherone ma non ho trovato nessuna informazione che sia passante anche sulla pannellatura, e credo sia impossibile che gli astronauti a bordo abbiano provocato tale danno.

IPOTESI 2 Errore/procedura/sabotaggio in un punto che prevede il fissaggio del telo tramite l'uso del feltro. Un astronauta prima di andare a letto è andato al wc (contenuto nel modulo), di ritorno si è dato la spinta con troppa forza nel punto sbagliato ed ha sollevato il telo. La parte del feltro ancorata allo scafo si è lacerata, ed alcune ore dopo la differenza di pressione ha comportato la sua espulsione nello spazio, e l'apertura del foro

La toilette della Soyuz non è utilizzata durante la permanenza sulla ISS, il resto mi sembra solo una congettura senza alcun fondamento.

Quindi secondo te Albyz poi un micro-impatto ha forato il pannello proprio lungo l’intercapedine creata del longherone compromettendo la tenuta a causa del foro di ispezione?
Avrebbe senso anche considerato che non così in effetti nessuno si sarebbe preoccupato di riparare quel foro perché non necessario.
Ma almeno dovrebbe esserci un rapporto di questa ispezione, spero.

Ho cercato una spiegazione al telo spostato. Perché? Meteorite od astronauta?

La Tass edizione inglese ha pubblicato stralci delle dichiarazioni di Rogozin, più comprensibili che nelle traduzioni automatiche dal russo. Notare che pur tenendo aperte tutte le ipotesi (persino quella di un sabotaggio in orbita), si dà per certa l’origine umana del problema.

“Stiamo considerando tutte le ipotesi. Quella concernente un impatto da metorite è stata respinta, perché lo scafo della capsula è stato chiaramente danneggiato dall’interno. E’ comunque troppo presto per dire con precisione cosa è successo. Ma sembra sia stato fatto da una mano incerta… è un errore tecnico fatto da uno specialista. E’ stato fatto da una mano umana - ci sono tracce di un trapano che slitta sulla superficie. Non respingiamo nessuna ipotesi”.

“Per RSC Energia è una questione di onore trovare il responsabile e scoprire se si è trattato di un errore accidentale o di una manomissione volontaria e dove è stato fatto - sulla Terra o nello spazio. E’ essenziale trovare le ragioni e scoprire il nome del responsabile. E lo scopriremo, senza fallo.”

Ma quello non può essere un foro di ispezione o qualsiasi lavorazione volontaria, dai… una schifezza del genere può solo essere stata involontaria, magari qualcuno, a terra ma è possibile anche in volo, doveva forare un componente che per evitare gli sfuggisse lo ha poggiato su quell’angolo e ha combinato tutto quel disastro…

Beh se doveva forare altro e ha usato il longherone come “appoggio” però non capirei i segni di scivolamento della punta e mi vien difficile pensare che una volta forata la parte che voleva forare non si sia accorto di aver passato e superato un longherone di diversi mm di spessore…

Ma infatti la cosa grave è proprio che chiunque sia stato, visto che non può non essersi accorto del danno, non abbia detto nulla!

Poteva essere che il telo interno fosse aderente alla parete (vedere le tracce di nastro sottile e zigrinato, forse biadesivo) e poi magari si sia spostato, permettendo la perdita?
Riguardando l’interno del foro a me sembra di vedere una discontinuità, diciamo 3 o 4 mm di longherone, poi lo scafo.
Questo potrebbe spiegare perchè abbia tenuto per mesi, magari con perdite molto piccole, e poi la perdita sia aumentata.