Non è solo il motore, ci vuole il propellente, il controllo di assetto, la struttura che regga quel tipo di sforzi, il software che gestisca tutto… Il tutto da fare su moduli già esistenti che non sono stati progettati per quello.
Non che non si possa fare, ma non è una cosa che si fa dall’oggi al domani. I Russi è un po’ che dicono di volersi togliere, quindi presumo che NASA abbia già fatto qualche piano in proposito. Però non ho mai visto niente che ne parli
Ovviamente con “modulo motore” intendevo un qualcosa contenente tutto il necessario…
Che i moduli esistenti non siano progettati per quello è sbagliato, già ora la parte occidentale della ISS è "spinta " da quella russa attraverso il Nodo Unity… Se togli tutto da Zarya in poi e lo sostituisci con un “tug module” per il resto della stazione non cambia nulla…
La Russia sta facendo il suo solito giuoco di pressione politica ma in realtà è il solito bluff
Hanno ancora una notevolissima controparte tecnica ma la loro economia non gli permette di sostenere nulla se non vengono pagati dall’estero
Io stimo gli basterebbero 150M$ all’anno per continuare “inerzialmente” a lanciare soyuz e mantenere i moduli
Nauka è il modulo che gli da il terzo letto, il secondo bagno e l’autonomia energetica
Non può essere un caso che lo lancino adesso ora che il fiume di cassa americana è finito
Scommetto che quando davvero si comincerà a parlare di deorbitare se ne usciranno che Nauka con i nuovi Prichal potranno essere sganciati… e si ritroveranno una piccola MIR già in orbita pronta per il turismo spaziale
Il mio non è un rant… osservo che lanciare costa e se non trai profitto non lanci
Mmmmh, l’ingegneria astronautica “lego” è sempre una tentazione da cui fuggire a gambe levate.
È vero che in caso di “emergenza” si potrebbe ricorrere a qualcosa di simile, ma in sistemi così complessi per quanto apparentemente modulari non puoi dare per scontato che “basta staccare questo pezzo e attaccare quest’altro” perché funzioni. Ci sono una marea di problemi hardware, software e di ricertificazione relativa che si aprirebbero, con il focus #1 sul manenere gli astronauti in sicurezza.
Ne abbiamo già parlato diverse volte in passato (ad es. qui e qui) ma sostanzialmente, anche se un distacco della parte russa dalla ISS è tecnicamente fattibile, le due parti della stazione sono state ingegnerizzate per lavorare insieme, con servizi che una presta all’altra, simbioticamente.
Ad esempio, se da una parte il segmento russo offre la capacità di reboost (ancorché non esclusiva), dall’altra i russi non hanno giroscopi. Certo, possono attuare il loro segmento a colpi di RCS, ma così azzererebbero all’istante la possibilità di fare esperimenti significativi in microgravità, dati i “calcetti” che la struttura riceverebbe ogni tot tempo. Ed è solo un minimo esempio.
Vogliamo parlare delle EVA che sarebbero necessarie per districare e scollegare i cavi esterni che passano tra i moduli posati nel corso di 20 anni, per fare un altro esempio?
E che scopo avrebbe, dopo la separazione, tenere nello spazio un avamposto da mantenere a loro totale carico (a parte le dichiarazioni roboanti, le fonti di introito dall’estero vanno via via sparendo, e purtroppo sono con le pezze al sedere) senza un preciso scopo se non aver dichiarato un “punto politico”? Ipotizzare scenari da fantascienza come un eventuale ricollegamento con fantomatiche future stazioni spaziali russe o addirittura cinesi è, allo stato delle cose, appunto, fantascienza.
Temo che andiamo OT
Fermo restando che il piano decisivo è quello geopolitico (purtroppo), l’esperienza dei russi in alcuni settori non è da buttar via … soprattutto nei settori “hard” motori, ma anche infrastrutture
A loro son sempre mancati i soldi (dai tempi di Gagarin), ma a questo rimediano i cinesi …
Penso che la soluzione ideale sarebbe la propulsione ionica
La ISS non può rimanere lì (finirebbe per precipitare in ogni caso), ma non c’è fretta di muoverla
Cogliendo i classici due piccioni, sarebbe anche un utilissimo terreno sperimentale per questo tipo di propulsione
Scusa, mi sono un po’ perso, ma a quanto ho capito il piano era un altro.
Come linkato dall’articolo di Raffaele, sembra che del lato USOS sia approvata l’estensione fino al 2028 o 2030, del lato russo fino al 2025. Se la Russia non estende ulteriormente, la ISS si butta tutta in atmosfera e i russi si fanno la loro e gli americani si fanno quelle commerciali.
Non penso si sia mai parlato nei piani ISS di abbandonare il lato russo (separato o spento) e continuare sulla ISS nel lato internazionale.
Però potrebbe essere un’opzione… Abbandonare la ISS proprio ora che è al picco di utilizzazione sarebbe uno spreco IMHO. Il punto è se lo USOS da solo è autonomo (la propulsione è solo uno degli aspetti), o se lo si può rendere autonomo senza troppa fatica.
Teniamo presente che la ISS è stata completata meno di dieci anni fa, ma il progetto risale agli anni 80. Una stazione commerciale di sicuro non sarebbe pronta nel 2025. Significherebbe abbandonare la permanenza nello spazio per qualche anno
Stasera do un occhiata a tutto quello che gira intorno al PMA-1 (giusto per fare un po di speculazione orientata all’apprendimento).
Da quello che mi ricordo, non ci sono collegamenti per i sistemi di termoregolazione. Quelli imho sarebbero la gatta più rognosa da pelare in caso di “fantomatico” distacco.
Il thread non si chiama “procedure di rientro della ISS” ?
Quindi pensavo che parlavamo di questo, indipendentemente da quando ciò avverrà (anch’io credo non prima del 2028). Prima o poi dovrà succedere (i costi per mantenerla operativa diventeranno troppo alti, considerando che molte parti si stanno avvicinando alla scadenza della certificazione - un po’ come le scale mobili della metro di Roma )
Quindi portarla ad una quota “sicura” (ho letto - qui - 8.000 km, il che mi sembra sensato) è un’alternativa a farla precipitare nel Pacifico (operazione costosa e non priva di pericoli)
Diventerebbe il primo esempio di museo/monumento orbitante per le generazioni avvenire …
A quell’altezza e senza una presenza umana costante (a parte qualche estemporaneo “visitatore” ?), può rimanere anche qualche millennio …