Prossima specie dominante

Solo per buttare li’ un’idea che mi gira in testa da qualche giorno…se dovessimo estinguerci causa cambiamento climatico/autolesionesimo/ecc., secondo voi quale sarebbe la prossima specie a dominare Terra? T-Rex era un rettile…noi siamo mammiferi…dopo?? Io voto Cefalopodi :smiley: con i polpi che svilupperanno civilta’ subacque…se le cause dell’estinzione non saranno troppo “drastiche”…sentitevi liberi di non rispondere perche’ anche a me sembra una domanda del cicisbeo :joy: ciaoooo

(spero di non aver peccato di presunzione considerandoci pescie dominante…magari sono i delfini e non lo sappiamo :laughing:)

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Non è una domanda stupida… Il problema è che non sapremo mai la risposta. Esiste una scienza che studia questa cosa? Penso sia un ramo della biologia, ma esiste?

Non credo sia obbligatoria la presenza di una specie dominante. Credo che fino alla comparsa del genere Homo non ce ne sia mai stata una. Poi Homo è stato più bravo di altre specie a trasformare l’ambiente e far circolare le idee. Inoltre all’interno del genere Homo, solo i Sapiens l’hanno spuntata.
Ora: senza i Sapiens succederà di nuovo con altre specie? Difficile dirlo: l’evoluzione avanza per trasformazioni casuali e certe caratteristiche possono rimanere immutate per milioni di anni (vedi gli squali).

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in effetti gia’ il termine “dominante” e’ legato alla nostra cultura e quindi “limitato” al nostro intelletto…proponiamo di aprire una sezione Filosofia Cosmica? :slight_smile: grazie per le risposte a entrembi!!

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Ponendo la questione su ForumAstronautico, la tua domanda può essere declinata in chiave esobiologica: poste le condizioni favorevoli allo sviluppo della vita su un pianeta alieno, cosa porta allo sviluppo dell’intelligenza? E questa intelligenza deve essere per forza appannaggio di una specie? Possiamo applicare gli schemi dell’evoluzione terrestre per fantasticare su ipotetici scenari extraterrestri.

domanda affascinante, soprattutto per un giorno di relax meditativo… :slight_smile:

Mi limito a ricordare che abbiamo un unico datapoint a disposizione (e non milioni come il numero di specie, come a volte si tende a pensare): la vita sulla Terra, in quanto deriva tutta, a quanto ne sappiamo, da un’unico organismo primitivo di cui siamo tutti “nipoti”. Quindi difficile fare previsioni che non siano ampiamente “biased”, pregiudiziali.

Premesso questo, nulla impedisce di provarci lo stesso, no? :wink:

A mio avviso molto dipenderebbe dalle condizioni al contorno e da fattori casuali, ma in termini evolutivi, se fossi costretto a scommettere, cosa che per fortuna non sono! - voterei per qualche cetaceo: adattabili, quasi intelligenti, almeno parzialmente protetti dalle radiazioni derivanti dai disastri epocali che stiamo creando all’intero pianeta dall’acqua marina.

Il problema di fondo è se ci sarebbe una qualche spinta selettiva che, come nel caso degli esseri umani, possa spingere, in nostra assenza di noi esseri umani, ad evolvere fino a raggiungere la cosiddetta “rivoluzione culturale”, o magari qualcosa di diverso.

Personalmente mi sono convinto da diversi anni che abbiamo una percezione assai pregiudiziale dell’intelligenza animale, della capacità degli individui di molte specie di provare emozioni complesse ed elaborare pensieri strutturati. Spinto da questa sensazione, che deriva da alcune osservazioni personali e da molte cose che ho letto, suggerisco la lettura di Beyond Words: What Animals Think and Feel, di Carl Safina, un libro straordinariamente affascinante e che racconta di specie animali, elefanti, lupi, delfini, tra gli altri, che mostrano una grandissima differenziazione a livello individuale e di organizzazione sociale. Anche le recenti scoperte relative all’intelligenza degli uccelli, largamente sottostimata in passato in base ad un pregiudizio culturale verso “noi” primati, mostrano che non abbiamo capito molto di queste cose.

Mentre discolloquiate amabilmente su chi mangerà chi, io intanto faccio simulazioni di estinzioni umane da impatti di asteroidi.
Volevo far fuori un vicino ma se l’asteroide è grande anche io rientro nelle vittime e parimenti, un asteroide piccolo esplode a qualche km dalla superficie con lo stesso risultato.
Quindi o tutti o nessuno, asteroide d’oro della massima dimensione, massima velocità e angolo di impatto a PIGRECOMEZZI!!
Ah ah ah

Certo la desità di popolazione nell’entroterra piceno è bassa, ma se ancora abitavo in Brianza…

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Topi.
Sono loro i nostri successori.
Sopravviveranno a qualsiasi disastro naturale o artificiale.
Si riproducono a velocità fantastica. Poche generazioni e sono assuefatti anche alle tossine più pericolose.
Mangiano qualsiasi cosa.
Hanno una spiccata predisposizione a mettersi nei guai.
Topi.
Sanno farsi la guerra.
Non si fanno scrupoli.
Sono ingegnosi.
Topi.

Squit, squit, squit.

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i topi sono già vincenti!

Tuttavia, non vorrei dire cavolate, ma il loro successo mi sembra si basi soprattutto sulla nostra presenza. Difficile dire cosa accadrebbe in nostra assenza, di sicuro il loro numero crollerebbe visto l’ipersfruttamento delle loro prede naturali che ne seguirebbe ed il conseguente riequilibrio.

Poi tutto dipende da come si intende quel “dominante”. Se si sottintende che si sviluppi “culturalmente” come Homo Sapiens, o solo numericamente.

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I topi sono creature extraterrestri pandimensionali iperintelligenti e ci sarebbe da dire qualcosa pure sui delfini

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Come potete pensare che la/e prossima/e specie dominante/i non derivi, con una forma di speciazione e/o sviluppo (in caso di vita sintetica/ibrida) dalla specie umana?

Se guardiamo alla storia biologica estinzioni di massa ci sono state, ma la vita non ha mai dovuto ricominciare da capo. Le innovazioni in saccoccia sono rimaste.

Non e’ scontato, ma che costoro deriveranno o saranno frutto della nostra specie non si puo’ certo escludere, anzi e’ lo scenario piu’ probabile. A parte che i meccanismi di evoluzione sono in gran parte saltati, ma ce ne sono di nuovi.

siamo troppo labili nella ricerca di energia…grazie ragazzi per le risposte :smile:

Do per scontato che i topi ci sostituiranno in caso di sparizione della specie Homo. In fin dei conti al tempo dei dinosauri anche noi eravamo scoiattolini.
Quanto all’ibridazione uomo macchina, dipende dallo scopo. In una socità ipertecnologica avere braccia meccaniche fortissime servirebbe solo per farci lavorare al circo. Poi innestare una macchina robusta su un corpo biologico fragile non mi pare una grande genialata. O prendi il cervello e lo trasferisci in una macchina, oppure agggiungi al corpo qualche dispositivo meccanico come, per dirla, un lettore di codici a barre. Ma forse non saranno congegni meccanici, ma nuove protesi biologiche capaci di fornirci nuovi organi. Asimov docet.

Delfini? Intelligenti, si ma manca loro la capacità di manipolare la materia. Non che in una evoluzione possano acquisire questa capacità, ma al momento il topo su questo è più avanti. Bene o male non solo il topo, ma molti roditori, come la nutria, anche se il topo è più versatile.
Poi c’è topo e topo: dal topolino di campagna al ratto delle fogne, impossibile dire oggi quale fra i tanti tipi di topo, ma sempre topo.
:slight_smile: per questo dobbiamo sterminae i topi, essi complottano contro di noi per soppiantarci. Lo sanno, per questo si nascondono negli antri più oscuri, si muovono solo di notte, divorano il nostro cibo o lo contaminano con le loro feci, con i loro occhi diafani, gli incisivi affilati come lame di rasoio, preparano la rivoluzione, per trasformare la Terra ne: Il Pianeta dei Topi. :slight_smile:

Chiedo scusa ma non ho letto tutte le risposte, ma butto li la mia: la prossima specie dominante sarà in qualche modo legata alla IA.

Io leggo una chiara definizione in “dominante” e non saranno sicuramente topi o altri insetti. Altrimenti possiamo riformulare mettendo “quale sarà la specie più forte”, e qui possiamo includere una qualche tipologia di vita come i tardigradi…

Per dominante dobbiamo pensare a qualche “animale o macchina” intelligente che abbia i mezzi per plasmare il mondo.

Anche questo è vero

NN I topi si nutrono anche di plastiche e posssono rodere sottili lastre di metallo. Oppure nascondersi negli anfratti dei macchinari. NN
Non c’è robocop che tenga.
Topi, topi.
Squit, squit, squit. :slight_smile:

la cosa più sconvolgente che ho letto sui topi è che le femmine possono interrompere la gravidanza riassorbendo il feto nel caso in cui incontrino un maschio “migliore”. Si chiama “Bruce Effect”…

Detto questo, il problema è se la domanda si riferisce all’aumento numerico a dismisura in caso di scenari apocalittici alla “I Am Legend”, il romanzo di Matheson. Oppure se si riferisce all’evoluzione di una “specie” che prenda il sopravvento sviluppando una “cultura” articolata e magari tecnologica come la nostra.

Nel primo caso, in mancanza dell’uomo è chiaro che vi sarebbe un riequilibrio di dimensioni inimmaginabili ed imprevedibili tra specie diverse, anche a causa dell’improvviso cambiamento climatico che la scomparsa della nostra specie comporterebbe, con l’evoluzione di nuove specie e la scomparsa, o il ridimensionamento, di altre.

In entrambi i casi, trovo il discorso molto affascinante, ma scherzi a parte credo sia impossibile fare previsioni attendibili.

Voi parlate di topi, ma noi non siamo loro predatori.
Rimangono gatti, rapaci,serpenti… Tutti nemici acerrimi. Pensiamo a delle nostre prede: i conigli per esempio: inizierebbero a riprodursi come pazzi anche se verrebbero predati ugualmente.
Insisto sul concetto della non necessità di una specie dominante ma si singole specie che vanno ad occupare nicchie ecologiche di altre scomparse.

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