SpaceX ha avuto bilancio in perdita nel 2021 e 2022

Il problema vero è quando la data di lancio è decisa dalla meccanica celeste…allora si devono fare i salti mortali :rofl:

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Ho la sensazione che i costi di lancio siano ormai regolarmente molto piu’ bassi del costo del payload.

Uno dei principali margini competitivi dei Falcon e’ la loro affidabilita’ e disponibilita’, c’e’ una lunga serie storica di lanci di successo, e piu’ vola e piu’ diventa affidabile perche’ eventuali difetti hanno piu’ probabilita’ di essere rilevati e corretti. Inoltre con una flotta di booster collaudati e i volumi anche dovuti a Starlink e’ probabile che siano in grado di mettere in piedi o spostare la data di una missione con molta piu’ facilita’ di altri attori. Il riutilizzo non e’ solo risparmio, e’ anche capacita’ produttiva, come dichiarato da alcuni degli interessati in piu’ occasioni.

Questi per i clienti sono vantaggi spesso molto piu’ significativi che risparmiare qualche milione, i costi di operare nello spazio sono altri. Ovviamente dipende dal carico, se e’ un satellite pesante e stracomplesso sviluppato una tantum i costi di lancio incidono molto poco e la sicurezza incide tanto, se invece devi mettere su una costellazione potrebbe essere il contrario.

Comunque io non ho dubbi che prima o poi il monopolio finira’, come scritto altrove e’ possibile che molti attori siano alla finestra per vedere come evolve la tecnologia e quali soluzioni funzionano… l’elefante SS contribuisce a intimorire la concorrenza, se non fosse all’orizzonte forse qualcuno starebbe gia’ investendo piu’ pesantemente.

Tra l’altro magari le soluzioni tecniche adottate non sono le uniche possibili, il riutilizzo del primo stadio potrebbe essere fattibile in altri modi, anzi, sicuramente lo e’… i booster solidi dello Shuttle venivano riutilizzati, anche se con una procedura non soddisfacente e non economica e che ha portato anomalie con gravi conseguenze… pero’ non si puo’ dire che SpaceX sia stata la prima organizzazione a riutilizzare parte del lanciatore.

Per non parlare del riutilizzo di parti del secondo stadio. Con il secondo stadio dei Falcon ci hanno rinunciato perche’ puntano al bersaglio piu’ grosso, forse non perche’ non possibile, ma solo perche’ impegnativo.

Ancora, lo Shuttle ha dimostrato ben prima la riutilizzabilita’ dell’orbiter, anche in questo caso con procedure non soddisfacenti, ma l’hanno fatto.

Io resto convinto che la totale riutilizzabilita’ non sia necessariamente la soluzione piu’ economica, potresti avere solo il serbatoio del secondo stadio spendibile come lo Shuttle oppure avere uno stadio intermedio spendibile prodotto in serie a basso costo che amplia i margini di progetto dell’orbiter rendendone piu’ facile la riutilizzabilita’. Le nostre pattumiere sono piene di hardware spendibile e spesso e’ una soluzione economica, purtroppo per l’ambiente. Come avrete capito ho pochi dubbi che riutilizzare i booster a SpaceX convenga, ma riutilizzare i secondi o terzi stadi devono ancora dimostrarmelo e sono meno sicuro… la curiosita’ di vedere se il pachiderma sul Rio Grande mantiene le promesse e’ tanta.

Dato che questo settore non e’ libero mercato io mi aspetto e spero che nel corso della mia vita anche qualcun’altro trovera’ le risorse per sviluppare un accesso a basso costo allo spazio e chissenefrega (ne io ne penso altri) se ci guadagnano o lo fanno per motivi strategici o se si potra’ definire dumping. Sono un po’ deluso che siano tutti ancora indietro, ma prima o poi succedera’. I monopoli non sono un bene.

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Piccola parentesi, riguardo alla totale riusabità “commerciale” attendiamo l’esordio del Dream Chaser; può darsi che uno spazio plano ridotto sia conveniente.

Edit
Il paragone con STS mi ha forviato, Dreams Chaser , immesso in orbita da un vettore a perdere, non è completamente riutilizzabile.
Mi scuso del commento non preciso.

E comunque, come visto ieri sul nostro Forum, quando hai un lanciatore come il Falcon 9 in grado di lanciare costellazioni satellitari con una certa sicurezza, prima o poi le occasioni arrivano. Come dire….una volta creato il mezzo, il business trova la sua strada.
https://x.com/telesat/status/1701198286147764565?s=46&t=z-h1qp9R4aE0mP7M875I6Q

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Per chi volesse tenere sotto controllo i numeri di SpaceX, ricordo che in calce alle liste storiche dei lanci c’è una specifica statistica che mostra quanti sono i lanci per la costellazione Starlink sul totale dei lanci annuali dell’azienda di Musk.

Ecco i dati di 2022 e 2023, ad esempio, e i precedenti non si discostano di molto. Di fatto oltre il 55% dei lanci sono dedicati a Starlink.

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Stiamo banalizzando una situazione complessa.
Il finanziamento statale per eliminare la concorrenza internazionale è vietato, ufficialmente, in tutti i paesi del WTO (ovviamente).
Poi ci sono mille escamotage usati nella storia recente, anche, ma non solo, in Europa. Vogliamo guardare alla lunga storia di Airbus?

Perchè la Cina non è un partner politicamente affidabile, sicuro dal punto di vista della proprietà intellettuale ed eticamente compatibile.
Sì, in tanti casi queste limitazioni vengono ignorate bellamente, per qualche motivo in questo settore le facciamo valere :hear_no_evil:
Sarà per il legame con l’industria militare…

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No, letteralmente il journal dice “Some portion of that spending is tied to its program developing Starship” e dice proprio che la spesa non è specificata “Costs for Starship weren’t specified in the documents.”

Questa è solo una dichiarazione di SpaceX, anch’essa non documentata.

Anche questa è un’opinione, non un fatto. Per la precisione l’opinione di uno dei familiari di una persona coinvolta nel finanziamento di SpaceX. Ricordo che quando quell’opinione è stata pronunciata è stata diffusa da molte testate. La capitalizzazione nominale di SpaceX è zero, in quanto non ha flottante.

Magari Buzz no, ma io sì. Ci vedo solo un’azienda in perdita in questo report.

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Purtroppo molto poco fino a quando il vettore è a perdere.

Mi spiego meglio: Dream Chaser si mette sullo stesso piano della Starliner dove la capsula è recuperabile (in parte) mentre il booster deve essere nuovo per ogni lancio.

Grazie Archi, infatti ho editato il mio intervento

Io ci vedo molto di più…

Da un lato vedo una strategia americana di forte investimento statale, che ha trovato un’azienda in grado di mantenere il loro primato mondiale nel settore e il modo per mascherare questo forte investimento di fronte al proprio pubblico con l’invenzione della parola “commerciale” vicino alla parola “spazio”.

E dall’altro lato vedo un sognatore (mr. Musk), gran giocatore d’azzardo, che ha trovato il modo per spingere gli USA a investire fortemente nello spazio e nei viaggi verso la Luna e Marte.

E il fatto che SpaceX sia in profitto o in rosso non interessa né al governo USA né a Musk :slightly_smiling_face:

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A mio avviso è proprio questa la vera chiave di lettura della cosa.
In poche parole SpaceX è “strategica”.

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in pratica gli USA con SpaceX hanno trovato il loro Dottor Manatthan di Watchmen secondo me. Con il bene e male che ne deriva.

Certo, però per noi che discutiamo sempre di riutilizzo/non-riutilizzo e di costi di accesso allo spazio, ci dice anche che possibilmente non è così vero che il riutilizzo è super vantaggioso dal punto di vista economico :wink:

Insomma, i numeri che ci interesserebbe vedere purtroppo non possiamo ancora vederli, ma ora vedendo i bilanci in rosso abbiamo un indizio del fatto che probabilmente a SpaceX lanciare costa di più di quanto ci vogliono far credere…

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Forse (e dico forse) il vero “Break even point” sarà rappresentato da Starship con la sua piena riutilizzabilità, il suo basso turnaround ed i suoi bassi (si spera) costi ricorrenti…

Speriamo, dicevano così anche di STS…

A quanto ho capito leggendo vari articoli, la valutazione è determinata dalla cifra che pagano gli investitori privati per avere azioni/partecipzazioni? di SpaceX.
Quindi, quanto far pagare le azioni oggi lo determina SpaceX; chi compra al prezzo indicato da SpaceX ne legittima il valore.

Rimango molto scettico.Mettiamo anche il caso che in 3-4 anni Starship sia una realtà. Vuol dire dover progettare missioni, sonde, robot e chi più ne ha più ne metta che possano sfruttarlo. Visti i tempi di queste cose si parla di…10 anni per avere una clientela ricorrente? È un bel tempo per rendere profittevole una cosa del genere

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10 anni -3/4 mi sembrano pochini-per rendere sensato il programma artemis (considerando da quanti anni è partito, e quanto poco è stato realizzato sotto questo nome) sono pura follia. il mio è scetticismo, non antagonismo nei confronti di spacex che ha (per quanto vale) la mia benedizione per qualsiasi cosa essa faccia e produca.ma bisogna anche essere realisti.

È vero.

È anche vero che la riutilizzabilità dello Shuttle si basava su presupposti, design, tecnologie e propulsione completamente diversi.

Vedremo cosa succede dopo i primi voli.

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Citando Tom Ochinero, VP di SpaceX:
https://twitter.com/thesheetztweetz/status/1701263982701482162

I don’t want anybody thinking like: ‘Your rocket’s so big Tom, we’re going to have to wait for you to fill it up.’ That’s absolutely not the case" for Starship, "it’s not something that we’re trying to maximize per launch