Le decisioni di come sviluppare l’industria spaziale europea vengono prese nella ministeriale di ESA se non ci sono i fondi Arianegroup non può fare molto( non Arianespace che vende lanci). Arianegroup è un azienda privata ed ha l’obbligo verso i suoi controllori (quotati in borsa) di fare profitto non innovare l’industria spaziale. Il capitalismo USA è profondamente diverso come ricordato altre volte. Se ESA non mette budget per fare degli studi di fattibilità sulla possibilità di riusare le aziende private non possono permettersi di allocare un ammontare di budget tale . Un azienda privata può facilmente arrivare al fallimento con un paio di lanci falliti. Perché stai pagando risorse senza avere cashflow dalle milestone.
Sicuramente il CEO di Arianespace avrà avuto voce in capitolo ma l’attuale situazione non è certo colpa sua.
Per ricapitolare Arianespace offre il servizio di lancio
Arianegroup sviluppa la tecnologia
ESA finanzia i programmi di sviluppo e definisce la strategia.
L’approccio può piacere o no e su questo non si discute ma una cosa sono le sparate invecchiate male un altra sono le cause della situazione attuale.
Sulle sparate diciamo che il CEO di Space X non è da meno.
Sarà, io comunque da lontanissimo contribuente preferirei mille volte avere uno come Musk che magari spara troppo in alto piuttosto che uno che si spara sui piedi.
Io voglio citare solo il lancio di mercoledi’, che e’ importantissimo, perche’ farebbe si che la nuova era spaziale non e’ piu’ un monopolio.
E magari permetterebbe di superare le restistenze di chi pensa dalle nostre parti di difendere qualche rendita di posizione, che sono tanti, non solo Israel, in modo che si decida finalmente di investire nel futuro, e ci disciuliamo. Che sia ESA o Arianespace o altri non importa, io voglio che parte delle mie tasse sia trasformato in qualcosa che ha un futuro.
Anche se non sono fiduciosissimo, mi ricorda un po’ chi vuole procrastinare lo sviluppo della mobilita’ elettrica quando e’ evidente che il giorno che batterie adeguate diventano una commodity, e succedera’, ogni altra soluzione inevitabilmente sara’ del tutto obsoleta.
L’industria richiede tempi lunghi per riconvertirsi, ci sta, ma la ricerca va fatta subito, il piu’ presto possibile. Non mi metto ad elencare ma molte delle multinazionali e maggiori aziende di vari settori sono filiazioni dirette di chi ha introdotto per primo quella determinata tecnologia anche un secolo fa o piu’.
Non possiamo permetterci di perdere altri treni, facendo finta che nulla sia cambiato.
disciuliamo non so quanti lo capiscano e postulare che il futuro sia certamente quello è esattamente lo stesso errore. Vale per le dichiarazioni di israel, vale per musk che postula il successo di starship e vale per le auto elettriche.
Non e’ necessario essere sicuri al 100% che una determinata tecnologia sia il futuro per investirci in ricerca e sviluppo. Basta che sia piuttosto probabile.
Se no siamo al paradosso che la ricerca pura che si sa essere probabilmente a fondo perduto e’ considerata piu’ accettabile che la ricerca su qualcosa che invece ha buone probabilita’ di cambiare le cose di brutto a medio e lungo termine.
Poi non volevo citare l’incitabile ma qualche evidenza la abbiamo gia’, che certe cose funzionano, anche se non sappiamo ancora bene fino a che punto e tutte le implicazioni.
Provare a far rientrare un booster con un paracadute e recuperarlo dal mare non sarebbe chissa’ quale investimento, l’hanno gia’ fatto soggetti che non hanno certo le risorse di mezzo miliardo di persone con il PPP tra i piu’ alti su piazza (in termini PPP che misura meglio la capacita’ di pagarci giocattoli il divario con gli USA e’ molto ridotto).
E’ ora di investire qualche monetina. Spetta a ESA? Anche il successore di Israel lo puo’ fare se glielo paghiamo? Chi decide se e’ il caso e chi spiega i razionali a chi decide, con onesta’ intellettuale ?
Disciulare e negare l’evidenza sono termini perfettamente adeguati a descrivere la situazione.
Credo anch’io pochi
Ma con l’aiuto di Google c’arrivai
Cercavo disciulare e ho trovato disciulass:
“Dis’ciules” è una parola in dialetto milanese che significa “arrangiati” o anche “sbrigati”.
Viene dal verbo “disciulass” ed è usata per esortare qualcuno (di solito non molto autonomo e non molto veloce) a darsi una mossa.
[almostthere]
ah io sono piacentino dasciülès lo capisco benissimo, era più che altro per chi ha dialetti di diversa radice.
Sul recupero del primo stadio già dai primi saltelli di hopper si era immaginato che fosse ben più che una speculazione, su altre cose citate o attualmente in studio invece le cose sono ben lontane da avere un ragionevole successo, a quello mi riferivo.
Il problema purtroppo ha radici più profonde rispetto al solo CEO di Ariane.
L’indice MSCI World delle aziende più capitalizzate al mondo conta il 73% di aziende statunitensi e il 15 % europee incluso UK e Svizzera. È vero che capitalizzazione in borsa non significa utili ma da un idea della capacità di muovere capitali. Le decisioni della ministeriale devono stimolare un industria che non può avere le stesse dinamiche degli Stati Uniti.
E’ sempre stato cosi’ quello europeo e’ un capitalismo diverso da quello americano.
Ma questo non impedisce di essere leader ad esempio nell’aviazione civile o esserlo stato nell’automotive (e li non e’ piu’ cosi’ per i cinesi, piu’ che per EM, anzi, con EM bisognerbbe allearcisi per l’automotive) e tanti settori industriali-
Gli USA per esempio proprio non riescono a fare un metro di linee AV, che ormai ce le ha anche il Marocco.
Nel software e social network siamo indietro perche’ un mercato frammentato e soprattutto piu’ restrittivo il che ammazza nella culla eventuali campioni europei e verosimlmente molti altri motivi complessi.
Ma cosi’ la allarghiamo troppo. Questo 3d riguarda il ritardo accumulato dall’Europa in 10 anni in campo spaziale, e una persona che se non e’ certo l’unico responsabile sicuramente puo’ rappresentare un clima che non ci ha fatto bene, e che un po’ c’e’ ancora.
Le due cose non sono indipendenti. Il budget ESA è un ordine di grandezza minore e la coperta è corta le storie di successo sono cherry picking. ESA deve decidere cosa finanziare . Si è focalizzata anche su aspetti che ci fanno onore come i detriti spaziali ma che hanno un costo per l’industria e una efficacia limitata fino a che non ci sarà un accordo internazionale ( gli sforzi ESA vengono vanificati da mega costellazioni e satelliti utilizzati come target) . Ci sono cose che in Europa facciamo ed abbiamo fatto meglio come ad esempio l’osservazione in visuale della terra. Rimangono però casi di survival bias.
Non dico che ESA abbia fatto tutto bene ma comunque la situazione è molto più complessa del in CEO di Arianespace era una palla al piede per l’innovazione come si voleva affermare nei primi messaggi.
Purtroppo è così. Quanti progetti scientifici sono finanziati pur sapendo che il loro contributo alla tecnologia sarà nullo!
Un esempio: ricordate di quando si parlava delle applicazioni del graphene per l’elettronica? Il graphene (semplificando molto) non permette la realizazione di transistor che possano essere spenti, di fatto limitandone l’uso allo stadio d’ingresso dei circuiti RF; inoltre le proprietà del materiale deposto chimicamente sono piuttosto lontane dal full-suspended.
Nessuno ha detto che non bisogna fare ricerca di base.
Pero’ bisognerebbe anche fare un po’ di ricerca sull’atterraggio retropropulsivo, o con paracadute o skydive tipo SS o planato come lo Shuttle, sui booster riutilizzabili come sui booster usa e getta dumb fatti in serie e poco costosi, sul rientro nell’atmosfera a varie velocita’, magari su orbiter riutilizzabili ecc. ecc. Ovviamente quello che possiamo permetterci, che e’ qualcosa. Ripeto, i confronti con gli USA vanno fatto a PPP, in base al potere di acquisto, perche’ attualmente la differenza a valori di cambio e’ apparentemente ancora di piu’ per questioni monetarie. Poi ovvio loro hanno raddoppiato gli investimenti della Nasa con la Space Force e poi hanno anche un paio di privati facoltosi che ci cacciano dentro grana, siamo lontani. Pero se Rocket Lab puo’ fare dei test di rientro e aspirare a fare un veicolo riutilizzabile con una architettura interessante perche’ noi no? Ci servirebbe una cultura che favorisce gli outsider e anzi gli da qualche aiuto per crescere invece abbiamo una cultura che li strangola, gli outsider. Gli USA hanno pachidermi mangiasoldi senza prospettive ma permettono anche alle cose nuove di nascere, crescere e diventare grosse, come abbiamo visto.
Pero’ mi rendo conto che questo 3d non e’ piu’ solo sulle dimissioni di Israel, sta diventando elucubrazioni sulla strategia spaziale della UE, neanche solo di Arianespace, un po’ simile al 3d per le elucubrazioni sulla Nasa… tra un po’ ci spostano
Se mettiamo insieme NASA e SpaceForce, l’Europa investe nello spazio 1/6 - 1/8 di quello che investono gli USA (senza metterci l’investimento privato, che è tutto o quasi negli USA).
E tutti sappiamo bene che sviluppare un nuovo lanciatore è la cosa più costosa in assoluto, quando si parla di Spazio.
Quindi per me non ha nessun senso fare paragoni tra SpaceX e Ariane…
La chiave di volta negli USA è stato comunque secondo me solo Musk. Senza di lui non avremmo ad oggi quello che c’è. In Europa manca la funzione basilare che ha fatto grandi alcuni periodi storici cioè che gente straricca smetta di comprarsi solo yacht e azioni e SPENDA soldi a rischio o in perdita certa, o in cambio di evoluzione, solo per il fatto di poterlo fare, in qualche attività che produca progresso in qualche settore. Senza questo non avremmo quasi niente dell’arte, della cultura e architettura italiana.
Diciamo che se ti viene permesso di comprare meme Coin , pubblicizzare sui tuoi canali (Twitter o come metodo di pagamento dei tuoi prodotti) , fare schizzare il prezzo e vendere facendo un sacco di profitto al limite del legale allora puoi spendere più soldi a cuore leggero.
Non sono d’accordo è una questione di approccio, siamo parlando di gente che ha talmente tanti soldi che le sole rendite possono mantenere la loro stirpe senza fare NULLA da qui a 500 anni.
Voglio dire, quando una persona ha 50 milioni di euro, averne 100 o 200 non cambia più nulla nella sua vita, è pura avidità