Test problematico per i paracadute di Crew Dragon

A me invece sembra che la nuova politica degli USA e della Nasa sia per i lanci cargo commerciali che per quelli abitati, ovvero commissionare a privati le funzioni destinate a diventare di routine ed, entro certi limiti, trasformate in commodity, sia un successo clamoroso.

Cosa vuoi che sia qualche mese ma anche qualche anno di ritardo rispetto a obiettivi oggettivamente ambiziosi, quando e’ evidente che queste politiche hanno portato al rifiorire dell’astronautica, a una nuova era spaziale, dopo decenni di stagnazione se non di regresso?

Dovrebbe farlo anche l’Unione Europea con i soldi dei contribuenti europei. Senza distruggere quello che esiste ma costringendolo ad essere piu’ efficiente, inseminando tecnologia e progresso semplicemente creando un mercato in cui i privati che hanno idee e capacita’ possano crescere e produrre altre cose destinate a cambiare e regole del gioco.

La politica USA per i lancia abitati sarebbe un fallimento? Beh, loro tra poco avranno 2 o 3 o anche 4-5 lanciatori abitati in concorrenza tra loro. L’europa con dimensioni delll’economia paragonabili e ingegneri altrettanto buoni quanti ne avra’? ZERO. Chi e’ che fallisce? Chi e’ che fa politiche piu’ adatte all’innovazione e non solo in campo astronautico?

I paracadute e i LES verranno resi piu’ sicuri, cosi’ come nell’aviazione civile si e’ imparato e si impara ogni giorno, a costo di qualche morto, a gestire le rotture per fatica, il windshear e i problemi software senza rinunciare ai vantaggi del software.

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Si è vero,la Dragon cargo commerciale è stata un successo.
E non c’è dubbio che presto o tardi i problemi per le capsule con equipaggio saranno risolti (in fondo CST-100 dovrebbe portare Astronauti sulla ISS tra pochi mesi,se tutto va bene).
Però è anche vero che quando il Commercial Crew partì ci, si aspettavano altre tempistiche,propio per l’adozione di un tipo di veicolo,la capsula,che prometteva un sistema “semplice,veloce,sicuro”.
La semplicità forse non si dovrebbe promettere quando si tratta di un sistema di trasporto spaziale,per la sicurezza ci stanno lavorando (e non c’è dubbio che alla fine faranno un ottimo lavoro),per la rapidità…beh,lasciamo stare.

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Appunto, in realtà la Dragon manned originaria, per intenderci quella che si vede nei video fatti circolare a suo tempo (2012) dalla SpaceX era poco più di una Dragon CRS con equipaggio, lanciata con un Falcon 9 (non riutilizzabile) e supportata da una torre di salvataggio.

Paradossalmente se la SpaceX si fosse limitata a questo, probabilmente, astronauti americani già oggi andrebbero in orbita a bordo della Dragon.

Naturalmente le cose si sono evolute, sia da parte della NASA, sia da parte della stessa SpaceX che ha voluto rendere la Dragon Manned (o Dragon 2 che dir si voglia) un qualcosa di molto più innovativo di una “semplice” Dragon CRS con equipaggio.

Ora come non è il caso di farsi prendere da facili entusiasmi per la SpaceX (lo dico per primo a me stesso) così non è il caso di lasciarsi andare a disperazioni premature.
Qui la NASA ha tutto (e dico tutto) l’interesse a far andare avanti la Dragon 2 che (ricordiamolo) ha comunque alle sue spalle un volo di prova automatico di pieno successo.
Pertanto, aspettiamo e vediamo cosa succede.

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Specifico meglio quello che forse intendi. A naso la pricipale tara progettuale potrebbe essere che la Crew Dragon e’ stata progettata per l’atterraggio retropropulsivo, che e’ un requisito non da poco e ha influenzato pesantemente tutto il design.

Se fin dall’inizio non ci fosse stato questo requisito probabilmente sarebbe molto diversa. Solo una capsula passiva, non un veicolo con motori relativamente grossi… e il LES fatto in altro modo.

Detto questo, da incompetente, non escluderei che in futuro la sua capacita’ propulsiva potrebbe essere utilizzata per manovre orbitali autonome, chi lo sa.

Esattamente.

Ora, considerando che la “mission” della crew Dragon è quella di portare Astronauti sulla ISS e riportarli indietro,la domanda che sorge spontanea è: “perchè”?
Perchè non attenersi ad un design più semplice di una “Dragon CRS con equipaggio, lanciata con un Falcon 9 (non riutilizzabile) e supportata da una torre di salvataggio”?
Io temo che questo voler complicare le cose,questo voler “un qualcosa di molto più innovativo di una “semplice” Dragon CRS con equipaggio” sia frutto di una mentalità Americana che nel settore spaziale ha portato a non pochi problemi; si pensi alla vicenda della stazione orbitale complementare allo Space Shuttle,che dai primi design modulari della fine degli anni 70,passando per i primi concept della “Freedom”,è divenuta talmente elefantiaca da essere abbandonata dal Congresso (e se non c’era l’esigenza politica di non disperdere a vantaggio di “stati canaglia” il know out spaziale ex sovietico oggi non avremmo nemmeno la ISS).
Altri esempi del genere potrebbero essere trovati.
Per carità,spesso questo approccio porta a ricadute collaterali nel senso dell’innovazione,ma a fronte di ciò porta anche a ritardi,aumento di costi,complicazioni tecniche,ed a volte all’abbandono del progetto.

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Questo è vero in generale per l’Astronautica americana ed in particolare per la SpaceX con il suo atteggiamento innovativo.
Il rovescio della medaglia, però, è che se si fosse seguito un atteggiamento più “ortodosso” nel tentativo di inseguire il mero risultato immediato non si avrebbe innovazione, in altre parole non avremmo mai ottenuto la riutilizzabilità del primo stadio del Falcon 9, tanto per fare un esempio.

Questo è vero,ma nel caso specifico la commessa era realizzare una capsula per trasportare in sicurezza Astronauti da e per la ISS entro i tempi più rapidi.
Ora,legittimo che SpaceX cerchi di migliorare i propi veicoli cercando di raggiungere modelli sempre più avanzati.
Meno legittimo ,forse, che per fare ciò ritardi di anni la consegna della capsula,con la conseguenza che i contribuenti siano costretti a comprare sedili sulle soyuz.
Ma qui forse le colpe maggiori (se di colpe si può parlare) sono della NASA che avrebbe dovuto pretendere la consegna del prodotto per traghettare equipaggi alla ISS (libero poi Musk di fare paralellamente tutte le migliorie e le innovazioni che vuole sulla sua Dragon e sul Falcon).

Secondo me (e già chiedo scusa se esprimo una castroneria) perché la “mission” governativa riguardo al Commercial Crew Development doveva essere qualcosa di “sostenibile e riusabile”, e quindi sia la Dragon che il Falcon 9 dovevano (entro certi limiti) non essere a perdere. Da questo limite (o da questo obiettivo, se vogliamo vedere il problema dall’altra parte) nascono probabilmente tutte le successive modifiche, con tutto ciò che ne comporta.

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@archipeppe @carmelo_pugliatti, scusate se mi permetto un’osservazione da lettore: i vostri interventi sarebbero più agili da leggere se usaste il
immagine
che appare a fine post. Le citazioni di interi post appesantiscono la pagina senza grandi vantaggi. E, secondo me, fareste più contenti anche gli admin… :wink:

Nel merito, @carmelo_pugliatti: mi pare che il programma Commercial Crew prevedesse proprio la creazione di veicoli non destinati semplicemente al trasporto di astronauti alla ISS, ma che potessero avere anche altre applicazioni commerciali. A differenza del passato NASA ora acquista un servizio, non commissiona la realizzazione un veicolo, quindi è naturale che SpaceX abbia pensato anche ad altro.

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Ma infatti io ho precisato che probabilmente si tratta di una forma mentis Americana e che le maggiori responsabilità sono propio del committente,cioè della NASA,che avrebbe dovuto pretendere i requisiti miimi per un trasporto sicuro ed efficace dei suoi equipaggi verso la ISS in tempi ragionevolennte rapidi.
Ripeto,legittimo che Musk voglia perfezionare al massimo i suoi prodotti,mi pare però strano che questo avvenga a scapito dei contribuenti Americani costretti a pagare per diversi anni ancora sedili sulla Soyuz per portare ISS i propi Astronauti,quando una “ Dragon CRS con equipaggio, lanciata con un Falcon 9 (non riutilizzabile) e supportata da una torre di salvataggio ” avrebbe già consentito di risolvere in modo ottimale il problema ,verosimilmente già da qualche anno.

Sinceramente dubito che l’obiettivo del programma dovesse essere esclusivamente la mera produzione di un mezzo di trasporto verso la ISS.

La vera scelta politica è diversa: cogliendo la necessità del trasporto verso ISS in tempi ragionevoli fare in modo che alcune aziende private statunitensi possano avere il know how per costruire dei nuovi veicoli spaziali abitati in autonomia e per utilizzare gli stessi per fini commerciali anche esterni alle necessità NASA.
Questo nell’ottica di cominciare a vedere l’orbita bassa come un luogo accessibile a “tutti”, e non solo a missioni governative, per stimolare un nuovo settore economico.

La scommessa è ancora lunga, ma mi sembra che ci siano buoni segnali.

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Si,ma il fine primcipale era un mezzo di trasporto verso la ISS.
Il resto era ancillare a questo,e i due obiettivi potevano in ogni caso essere perseguiti insieme.
Chi impediva a SpaceX di fornire una Dragon “basic” per raggiungere la stazione,lavorando anche ad una versione 2.0 della stessa capsula destinata ad entrare in servizio in un momento successivo?
Perchè la NASA doveva aspettare lo sviluppo di una capsula più avanzata rispetto a quelle che erano le sue esigenze più pressanti ed immediate?

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Perchè come si accennava sopra, tale mezzo è stato costruito da SpaceX per SpaceX stessa e non per consegnarlo poi a NASA.
NASA fa da ente certificatore ma con il programma CCap compra il servizio di trasporto e non la capsula in sé.
Per Boeing vale lo stesso discorso, e anche loro sono peraltro in ritardo sui tempi e con problemi vari.

NASA si “impiccia” soprattutto perché la Crew Dragon deve sia trasportare personale NASA, sia agganciarsi alla ISS, e vuole che il tutto avvenga nel massimo della sicurezza.
Essendo al momento compratore unico dei servizi di lancio può fare la voce grossa, ma se un privato qualunque (tipo quell’imprenditore giapponese del volo circumlunare) si affittasse una Crew Dragon per scopi suoi, col cippo che la NASA potrebbe metterci becco.

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Mi sono imbattuto per caso nei “precetti” della cosiddetta NewSpace che riassumono in effetti molte cose dette qui:

  1. Concentrarsi sulle riduzioni dei costi
  2. Una garanzia che i bassi costi pagheranno
  3. Garantire uno sviluppo incrementale
  4. Incursione nei mercati commerciali con tariffe elevate per i consumatori
  5. Enfasi primaria sull’ottimizzazione delle operazioni
  6. Al centro di tutto, l’innovazione

Sembrerebbe proprio che le scelte fatte da SpaceX, anche in questo caso siano state fatte seguendo questo mantra.

Ho semplicemente tradotto questa lista così come è presentata su Wikipedia.

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Perchè Nasa non se l’è costruita da sola?

Secondo me si tende a dimenticare che Space X è un ente privato, in quanto tale può fare un po come gli pare (dragon crew iperavanzata e fantascientifica), se poi Nasa (ente governativo) gli commissiona una navetta per il trasporto persone, nascono i contratti e i compromessi in ordine su garanzie, tempistiche, penali e altro; ciò porta soldi a Space X per conseguire i suoi progetti privati ma deve sottostare alle richieste del committente :wink:

Credo che Space X non ha progettato la capsula solo per Nasa… , es: da progetto sarebbe in grado di trasportare ben 7 persone, ma non credo che ne trasporteranno mai il numero massimo.

Per semplificare al massimo Nasa va al mercato e sceglie la navetta che più si avvicina ai suoi progetti tra quelle che sono già sullo scaffale “pronte”, poi chiede di poter fare qualche modifica e il produttore gliele accorda, quindi nasce un contratto, ecc ecc
Da qui gli “adattamenti” paracadute vs retropropulsivo e probabilmente altro.

Ma infatti per me il problema è a monte, nelle specifiche del programma CCap, e probabilmente ha origine politica.
Detto questo,essendo la NASA la principale (se non l’unica) cliente per la Dragon, non credo che a SpaceX se ne sarebbero infischiati se avesse espressamente richiesto una versione “basic” della capsula e del vettore per soddisfare le propie esigenze e liberarsi dalla dipendenza dai Russi.
Fermo restando che SpaceX avrebbe potuto parallelamente continuare a perfezionare il sistema per poi proporre una Dragon ed un Falcon più avanzati…ma come accennavo prima il problema è ab origine ed è nella politica della precedente Amministrazione USA.

Ma posso chiedere cosa intendete voi per capsula “basic” e capsula “non basic”? Onestamente non vedo cosa si potrebbe togliere o si sarebbe potuto non progettare dalla attuale… Ma forse mi sfugge qualche cosa… Non è che questa fantomatica capsula “basic” non sia altro che la proiezione irreale delle tante sparate fatte da Musk negli anni secondo cui una capsula abitata sarebbe stata semplicemente una capsula cargo con qualche dettaglio in più?
Forse la capsula dragon attuale è semplicemente quello che serviva nel mondo reale per attuare i piani di SpaceX per poter trasportare astronauti…

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Quello che abbiamo detto prima. Questa capsula ha una significativa capacita’ propulsiva propria, e’ un veicolo spaziale attivo. Questo ha comportato una geometria degli ugelli particolare per non interferire con lo scudo termico, nonche’ serbatoi pressurizzati di propellente, motori a razzo piuttosto potenti per l’abort e idraulica a bordo.

Una capsula basic non ha propulsione (o ha un modulo di servizio come l’Apollo) e ha una torre di salvataggio separata che si distacca dopo le prime fasi del lancio.

Definizione mia, eh?

Pero’ mi sembra una differenza significativa.

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Dragon CRS con equipaggio, lanciata con un Falcon 9 (non riutilizzabile) e supportata da una torre di salvataggio

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