Intanto a Bajkonur, presso l’edificio di assemblaggio del sito 31, sono arrivati i pezzi del vettore Sojuz 2.1. Ecco la parte inferiore del core mentre viene estratta dal carro ferroviario.
Trasferimento sull’apposito supporto (a destra). Come si vede lo spazio è sempre ridottissimo. A sinistra è già pronto un “pacchetto”. Qualcuno vuole tirare ad indovinare per quale altro lancio?
Novità nell’ambito manned, non credo proprio che arriveranno a breve, anche se non escluderei, in futuro, altri piccoli ritocchi…
Intanto, con molto ritardo, Roscosmos ci informa che sono iniziati i test sulla Sojuz MS-16 che era da tempo stoccata a Bajkonur presso il sito 254. Il 28 gennaio scorso il veicolo è stato messo sullo stand giallo per consentire le operazioni di verifica. Ecco le prove “visive”
Continuano a pieno ritmo gli esami per gli equipaggi, principale e di riserva, della Sojuz MS-16.
Il 27 febbraio i prime Ivanišin e Vagner sono saliti sul simulatore Don-Sojuz per superare brillantemente l’esame di avvicinamento manuale e re-docking.
ma va documentata perché segnala l’arrivo in Russia anche di Cassidy, che si unirà ai due compagni per i prossimi esami, a cominicare dal “giorno tipico sulla ISS” previsto per questa settimana.
Ed ecco il terzetto al completo, alle prese con il “giorno tipico sulla ISS”, un “esame di prova”, durante il quale gli equipaggi trascorrono un’intera giornata sul simulatore del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale con possibili situazioni regolari e di emergenza. Nei giorni scorsi (4 e 5 marzo), la prova è stata effettuata da entrambi gli equipaggi.
La commissione ha notato che gli equipaggi hanno completato adeguatamente i compiti assegnati e che seono pronti per gli esami finali dell’11/12 marzo.
Come sempre gli esami si sono svolti in due giorni a ruoli incrociati. L’11 marzo l’equipaggio principale era sul simulatore della ISS e i backup sul quello della Sojuz, il 12 viceversa. Quindi, come si riconosce dalle tute, queste sono foto dell’11
Ovviamente gli esami sono un susseguirsi di situazioni di emergenza. Sulla ISS i backup hanno avuto a che fare con un guasto nel sistema di alimentazione dell’ossigeno e con una fuga di ammoniaca nel settore USA, mentre i prime hanno avuto la loro brava depressurizzazione e hanno dovuto effettuare una manovra per evitare i detriti spaziali.
Sulla Sojuz invece l’equipaggio principale ha avuto all’andata problemi al sistema di condizionamento e un guasto al computer di bordo mentre al ritorno una depressuizzazione con conseguente adozione del profilo di rientro e emergenza.
Le riserve hanno avuto problemi radio e di propulsione nella salita e un banale incendio a bordo nella discesa.
In generale tutto è avvenuto come al solito. Non si nota ancora l’adozione di particolari norme di “distanziamento sociale”
Nella foto che mostra l’equipaggio di spalle in tuta Sokol, notate le maniglie blu verticali che il personale delle squadre di recupero delle Soyuz usa per afferrare gli astronauti e calarli verso terra dal portello superiore della capsula.
Procede senza intoppi l’allestimento della Sojuz MS-16, quando manca meno di un mese al lancio. In questi giorni la navicella è stata sottoposta ai rigidi test di tenuta che si sono svolti nella grande camera a vuoto presso l’edificio 254 del Cosmodromo di Bajkonur.
Oggi 24 marzo 2020 l’equipaggio principale e quello di riserva della Sojuz MS-16 sono arrivati a Bajkonur, rigorosamente con due aerei diversi. I primi a “toccare” terra sono stati Anatolij Ivanisin, Ivan Vagner e Chris Cassidy, i quali sono stati accolti da un numero ristretto e selezionato di persone e da una giornata soleggiata ma decisamente ventosa.
Poco dopo è il momento dell’equipaggio di riserva composto da Andrej Babkin e Stephen Bowen e capitanato da Sergej Ryžikov. Concluse le foto di rito, gli equipaggi si sono diretti al Cosmodromo di Bajkonur per iniziare gli ultimissimi preparativi al lancio che comprendono sessioni di addestramento, lezioni, briefing e visite mediche. Ad esempio domani (25/03) entrambi gli equipaggi prenderanno contatto per la prima volta con la loro Sojuz, visioneranno la documentazione di bordo e testeranno i sistemi della navicella.