BIshop è ufficialmente operativo e funzionante
Ultimamente l’Italia, e la Sicilia soprattutto, ha catturato l’estro dei fortunati astrofotografi sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Molto bella la descrizione di Sergej Kud’-Sverčkov che riserva all’isola più grande del Mar Mediterraneo: «La Sicilia è un’isola della penisola italiana di incredibile bellezza. Il mare azzurro (limpido), le spiagge di sabbia bianca e nera, i vigneti, la piantagioni di arance e l’Etna, il più alto vulcano attivo in Europa».
interessante, non avevo mai visto la “palestra” a bordo della ISS dove i vermetti fanno i loro esercizi…
La EVA-71 dedicata al montaggio dei primi due supporti per i nuovi pannelli iROSA, è stata al momento fissata per il 28.02.21.
Trovate il tread dedicato alla prossima Attività Extraveicolare qui:
Quindi il “nostro” Luca Parmitano e Sergej Kud’-Sverčkov si conoscono da un po’! Sergej racconta che nel 2011 al Centro di Addestramento Cosmonauti Luca gli regalò un portachiavi con un piccolo astronauta all’estremità. In quel periodo Sergej era stato appena selezionato come cosmonauta (è della Classe del 2011) mentre Luca si stava preparando per la sua prima missione nello spazio.
Cygnus NG-15 è in attesa di essere agganciata dal Canadarm2. Ricevuto da terra l’ok per procedere a breve alla cattura
Cattura avvenuta con successo
EDIT: Soichi Noguchi è ai comandi del Canadarm2. Dopo la conferma dell’aggancio ha ringraziato il controllo a terra ed elogiato Northrop Grumman.
Siamo a metà strada dal nadir del Node 2 Unity. Il braccio robotico è attualmente manovrato dal controllo a terra.
Credit immagine ISS livestream
Ci siamo quasi. Le immagini provengono dal gruppo di telecamere CP9 al nadir del segmento S1. Sono quelle da poco sostituite a Glover e Hopkins durante la EVA-70
La configurazione attuale della ISS, dopo l’aggancio avvenuto con successo della cargo Cygnus NG-15 al Node-2 Unity.
L’amico Soichi Noguchi sta coltivando sulla Stazione una pianta aromatica molto cara a noi italiani: il basilico! Dal 17 febbraio (giorno della semina) sta scattando una fotografia al dì per documentarne la crescita e lo sviluppo.
Al giorno 3 qualcosa si vede…
Ci siamo! il basilico è germinato. Da notare la differenza tra il giorno 4 (questo) e i successivi due.
Giorno 7, lo sviluppo delle piantine sembra andare bene. Un paio di cose che non ho detto: il basilico sta crescendo nel modulo giapponese Kibo. In tutto ci sono 4 vasetti di controllo, con ognuno 16 semi di basilico disposti in un quadrato 4x4.
Soichi Noguchi, l’addetto al Canadarm2 per la cattura di Cygnus NG-15, ha aperto il veicolo cargo appena arrivato!
Alcune fotografie scattate da Sergej Kud’-Sverčkov e…
… Michael Hopkins
Intanto l’indagine sulle perdite continua.
Ottavo giorno, le piantine di basilico diventano sempre più forti
Un breve video di Soichi Noguchi che riassume i primi 4 giorni. Come bonus una ripresa accelerata durante la notte. Incredibile lo sviluppo del basilico nel giro di poche ore!
Oltre a Soichi Noguchi e Michael Hopkins, c’era un “terzo incomodo” nella Cupola intento a seguire l’avvicinamento di Cygnus NG-15. Ci poteva essere secondo voi? Il comandante, nonché responsabile dell’equipaggio, Sergej Ryžikov!
Sergej Kud’-Sverčkov ci regala questa immagine della postazione robotica dentro la Cupola
Si ritornerà fuori Columbus durante la EVA 72, per cercare di risolvere il problema della connessione dei cavi di Bartolomeo min 32 al video
Dal daily summary report del 23 febbraio, disponibile a questo link:
ПрК Fracture #1 Investigation: The crew completed several activities to characterize the known crack at site #1 in the hull of the ПрК module. The crew removed the flexible patch, performed a visual inspection with magnifying glasses, and confirmed fracture #1 was leaking using plastic film. The crew then collected data of fracture #1 using the Array Ultrasonic Leak Detector (AULD), Scalar microscope, and Eddy Current Device. Next, the crew marked the fracture edges for future stop drilling, created a replica of the fracture, and then sealed fracture #1 with the flexible patch. The crew will continue to inspect other suspect locations in the ПрК throughout the week.
Pare che per riparare in modo definitivo le fratture il piano sia effettuare dei fori in corrispondenza di inizio e fine per far si che queste non si propaghino. E’ una pratica ben nota a terra, ma non pensavo si potesse fare nello spazio, per lo meno in un modulo operativo. Anche perché se ho capito bene, si parla proprio di forare Zvezda dall’interno verso l’esterno, quindi si andrebbe a creare volutamente, seppur momentaneamente, una falla nella stazione.