Il sistema propulsivo di Nauka post docking

Nella discussione a seguire sotto questo tweet, si è fatto il pelo e contropelo alla finestrina (e al portello dell’airlock hatch)

1 Mi Piace

Il rigonfiamento che avevi inizialmente indicato con la freccia potrebbe contenere la telecamera da cui sono arrivate le immagini del docking.

Sono abbastanza sicuro che sia uno dei truster principali del modulo. La struttura nera dovrebbe essere uno scudo per riparare Nauka dagli esausti

3 Mi Piace

Ha ragione @Luca_Busillo, sono gli scarichi dei motori per la correzione dell’orbita, (c’è una immagine a corredo nella pagina di Anatolij Zak) ma come si vede anche in quello opposto (lato braccio ERA) sono ancora presenti dei diaframmi integri.

unnamed (4)

Probabile che siano questi i famosi motori che hanno creato i problemi nelle fasi iniziali della missione? Non li hanno potuti usare e sono rimasti immacolati (usando poi i thruster di assetto/attracco per arrivare alla ISS)

1 Mi Piace

Video che ripercorre la rotazione incontrollata della ISS da più punti di vista simultaneamente.

3 Mi Piace

Nessun dubbio che si tratta di uno dei motori due principali DKS (motori di correzione e rendezvous) che sono montati a 180* di distanza l’uno dall’altro e a 90° dai propulsori di assetto. L’ugello è quasi parallelo al modulo (per ottimizzare la spinta) e questo spiega la protezioni nere.

Vorrei precisare che (come risulta dal thread su Nauka) dopo i problemi iniziali questi motori si sono accesi più volte (altrimenti il modulo russo non sarebbe riuscito a raggiungere la ISS con i soli thruster di assetto).

Il “diaframma bianco” con buona probabiltà non è affatto un diaframma destinato ad essere espulso con l’accensione, ma un “coperchio” protettivo, tipico dei veicoli russi. Si può apprezzare meglio in questo ingrandimento, anche se non vi si vede la cerniera, che dovrebbe trovarsi nell’angolo in alto a destra

A riprova può servire questa immagine di FGB/Zarya, ripresa da Endeavour nel 1998 durante STS-88. In quel caso non c’è dubbio che i motori abbiano funzionato, eppure compare la protezione bianca:

8 Mi Piace

Perché poi una copertura a botola?

Una volta acceso in orbita, da cosa andrebbe protetto?

Micrometeoriti?
Un po’ come ci sono le coperture per le finestre…

1 Mi Piace

Se usato post docking ha senso.

Davo per assunto che una volta arrivati a destinazione, non sarebbero stati usati più.

Però ora mi chiedo se quelli di Nauka, rivolti allo zenit e fuori asse rispetto al centro di massa, possano (o avrebbero potuto essere) usati per il mantenimento dell’orbita.

Leggendo varie notizie ufficiali mi sembra di aver capito che Nauka sarebbe stato capace di modificare l’orbita della Stazione, ma ora ho quattro dubbi che sbilanciano per il no:

  1. Non conosco/parlo il russo e affidarsi ciecamente ai traduttori online implica il rischio di prendere delle (grosse) cantonate
  2. La futura presenza di Prichal non crea ostacolo? I motori di Zarja sono stati disarmati per la presenza di Zvezda
  3. Quali conseguenze comportano le anomalie occorse dopo l’attracco: è sicuro stoccare il carburante nei serbatoi? Banalmente i propulsori non funzionano se non fai bruciare qualcosa. Inoltre come sarà gestito il trasferimento del combustibile dalle Progress agganciate a Prichal verso Zarja e Zvezda: RKK Energija ha previsto un bypass?
  4. Ricordo che è più efficiente utilizzare i motori di Zvezda (o di una Progress agganciata in coda) perché l’effetto propulsivo spinge la Stazione nella direzione nel moto.

Direi che è meglio spostare i post o nella discussione di Nauka oppure in un nuovo thread

1 Mi Piace

Risposta breve: no.

Risposta piú lunga:
È stata fatta un’attivitá di venting di tutto il fuel, oxidizer e pressurizzante per tutti i serbatoi di MLM, proprio perché per via di alcune anomalie era troppo rischioso tenere esplosivo nei serbatoi (sono venute a mancare alcune delle barriere che separavano l’idrazina dall’NTO). Non credo abbia senso metterci di nuovo del propellente

4 Mi Piace

I DKS sono rivolti verso il comparto delle docking port di Zvezda, quindi sarebbero già impallati.

Appoggio.

2 messaggi sono stati uniti a un argomento esistente: Expedition 65 Mission Log

Sulla questione dei motori di Nauka, se ci fidiamo di Zak, ci sono elementi abbastanza chiari

https://twitter.com/RussianSpaceWeb/status/1418290440554663943

Tre tipi di motori servivano per l’arrivo alla ISS (e basta):

DKS - i due motori principali per le manovre orbitali
DPS - 24 motori di assetto
DTS - 16 motori meno potenti per le manovre più fini

La maggior parte degli ugelli puntano verso la ISS e quindi è pacifico che non avrebbero dovuto più essere usati (a prescindere dai problemi dei serbatoi)…

Restano ancora gli MDDK che sarebbero dovuti servire per le manovre della ISS (non credo che siano incompatibili con la presenza di Prichal). Ovviamente non sono il massimo per le manovre di reboost. Wikipedia inglese sostiene (ma non trovo fonti) che essi

provide roll control to the station using its advantageous position far from the station’s fore-aft axis, which provides the greatest mechanical advantage for roll corrections of all the station’s thruster-equipped modules

Il presskit di Roscosmos, con un’'affidabile traduzione inglese, ricorda che il modulo doveva servire anche a ricevere, immagazzinare e trasferire carburante su Zvezda. Non so se queste funzioni siano ancora disponibili.

  • Reception of propellant from Progress-MS cargo spacecraft, its storage and transfer to the tanks of the Zvezda Service Module for performing dynamic operations - orbitai reboost, ISS attitude control and stabilization.

https://www.roscosmos.ru/media/files/nauka.pdf

5 Mi Piace

Questo argomento è stato automaticamente chiuso 730 giorni dopo l’ultima risposta. Non sono permesse altre risposte.