@Mike si chiamano figure di diffrazione, e questo lo sai, ovviamente. HST ha quattro supporti, come il miei Newton, che producono i raggi sulle stelle più luminose (sulle altre semplicemente non sono visibili).
La figura di diffrazione di JWST sarà causata dalla segmentazione degli specchi, oltre che dai supporti del secondario. La segmentazione degli specchi produce una stella a sei punte, perché c’è una simmetria triangolare. Da quel punto di vista sarebbe stato meglio avere i supporti del secondario esattamente a 120°, e a quel punto la loro diffrazione si sarebbe sovrapposta a quella degli specchi. Dato che per motivi strutturali non può essere così, la figura risultante sarà più complessa e più “sporca”. C’era in giro un paper che ne parlava, ma non lo trovo più; però c’è questa discussione su Quora che spiega qualcosa https://www.quora.com/What-will-the-diffraction-spikes-on-stars-imaged-by-the-James-Webb-Space-Telescope-look-like
Bill Otto dice essenzialmente che la figura dipenderà dallo strumento e dal filtro usati, e che le rappresentazioni dove si vedono bene gli spikes sono in scala logaritmica (come praticamente tutte le immagini astronomiche). In scala lineare gli spikes praticamente scompaiono.
La pagina della NASA Where Is Webb con alcuni dati telemetrici è ben nota. Questo sito amatoriale invece, basato sulla James Webb Telescope tracking REST API, mostra i grafici dei dati telemetrici della pagina della NASA ed è utile per evidenziarne l’andamento:
appuntamento per sabato 8 gennaio 2022 alle 15 ore italiana per la diretta di NASA TV del dispiegamento della seconda e finale parte laterale dello specchio principale di JWST
Intanto è cominciato il dispiegamento del segmento sinistro del telescopio.
Fisicamente l’apertura, che avviene grazie a un attuatore, impiega circa 5 minuti. A queta fase seguiranno un paio d’ore di controlli da parte degli ingegneri delle operazioni.
WOW! Nice job, guys! A memoria adesso rimane poco da fare prima dell’immissione in orbita. Mi pare che gli strumenti verranno attivati dopo. Credo manchi ancora il latching del right wing.
Sì, la focalizzazione dovrebbe essere praticamente automatica, guidatat da un algoritmo a bordo. Come dicevo nelle varie chiacchierate che ho fatto, ho stimato che JWST abbia circa 200 gradi di libertà considerando tutti gli specchi. I telescopi amatoriali ne hanno, come ordine di grandezza, 10… e tanta gente ha grosse difficoltà a collimare
MIRI invece richiede proprio sei mesi di raffreddamento, non mi è chiaro se con il cooler acceso subito o no, ma quel cooler resta un oggetto assolutamente fantascientifico. Deco capire bene come spiegare il funzionamento del pulse tube!
Il cooler non è acceso subito, prima si deve raffreddare un po’ il telescopio dal lato freddo.
Sinceramente, per me che ne capisco poco di ottiche, questa del cooler è una parte abbastanza semplice, funziona esattamente come il frigorifero, ha meno parti mobili per evitare eccessive vibrazioni delle ottiche, e il fluido refrigerante è elio. Il lato caldo della pompa di refrigerazione è il lato raffreddato passivamente del telescopio, 50k, quindi abbassa la temperatura come un normale congelatore di casa.
Sì, certo, ciclo Kelvin eccetera, ma vai a vedere come funziona il pulse tube fantascientifico! In pratica, un frigorifero criogenico senza parti in movimento
In merito alla prima foto è stato fatto un bel discorso: prima si vuole mettere a fuoco tutti gli specchi e farli lavorare all’unisono in un unico telescopio, poi renderanno pubblica la prima foto che abbia un senso.
Quelle che arriveranno prima saranno sfuocate, ogni specchio fotograferà la parte che vede singolarmente e queste immagini non renderebbero giustizia al telescopio che è, a livello di pubbliche relazioni.