Molto interessante! Mi raccomando tienici al corrente dei tuoi studi in merito!!!
Chissa' se la' sotto c'e' una rete di tunnel lavici... o se è proprio TUTTO cavo! (esagerato...)
Tutto cavo no, ma molti tunnel e di grosse dimensioni si!
Probabilmente una serie di fattori ha fatto si che in quella zona la lava abbia lavorato di più e più facilmente nella creazione dei tunnel…
Oppure esistono anche in altre zone vulcaniche, ma sono più profondi e di conseguenza meno soggetti a crolli o ad essere rilevati…ma penso sia abbastanza improbabile.
A proposito…dovremmo smettere di chiamarli crateri, perché questi sono buchi, cavità, tutto insomma, all’infuori di crateri.
Faccio notare che questi ultimi due buchi hanno una forma ellittica che dovrebbe indicare con l’asse maggiore la direzione del condotto lavico.
Questo dettaglio mi ha convinto a ipotizzare che le due doline allineate con l’asse maggiore, siano inghiottitoi di sabbia causati da crepe o buchi sopra il condotto…
Inoltre, questa geometria aggiunta alla direzione del Sole non agevola affatto la stima della profondità nelle immagini in quanto, probabilmete viene illuminato il fondo del condotto ma non le pareti.
Sarebbe interessante se venissero rifotografate alnmeno 4 o 5 ore prima o dopo l’orario di ripresa di queste immagini!
e’ un anno che aspetto che rifotografino “Jeann” a mezzogiorno… e invece, dopo averla fotografata una seconda volta alle 14.00 invece che alle 15.00, l’hanno rifotografata a mezzogiorno!!
Sembrava anche che fossero in programma foto 3d… ma le hai mai viste tu?
Mars Odyssey sta cambiando orbita per variare il punto di vista (essendo eliosincrona passa sempre alla stessa ora), peccato che fotografi all’infrarosso.
Ho deciso di rendere piu’ intuitiva la formula, inserendoci la “percentuale di ombra”, che si puo’ calcolare “a occhio”:
Rdw = Po * sin(beta) / sin(90-beta-alfa)
Con questa formula, risulta:
Rdw<0.3 => cratere normale (largo almeno 3 volte quanto è profondo)
Rdw=1 => “cratere” tanto largo quanto profondo
Rdw>1 => “Pozzo”: piu’ profondo che largo.
Per Jeanne risulta Rdw=1.44, cioè è del 44% piu’ profondo che largo.
Graficando la formula, credo si possa arrivare a un’altra interessante conclusione:
Per sapere se il buco è più profondo che largo (Rdw>1), il sole deve essere almeno a 45°, e almeno a 65° per sapere se è profondo il doppio di quanto è largo (Rdw>2).
Invece basta una ventina di gradi per capire se si tratta di un cratere (Rdw<0.3) o di un pozzo (Rdw>0.3).
I crateri comunque dovrebbero avere sempre un bordo rialzato…
In caso contrario dovrebbero presentare un aspetto molto eroso.
Invece le immagini nella tua pagina che hai lincato, presentano “crateri” senza bordo ma con scarpata troppo netta e non erosa.
Buchi appunto, riempiti dal crollo, probabilmente perché la lava è rimasta all’interno lasciando libero solo un arco della sezione del condotto.
Vero, pero’ a quanto sembra non sono molto profondi: sono solo “buchi”, non “caverne” come Jeanne, che dev’essere qualcosa di mostruosamente grande: stando all’ultima immagine, scattata col sole a 56 gradi, dev’essere profonda ALMENO 300 metri, contro i 160 dell’imboccatura!
300 metri forse sembrano pochi… ma le Torri Gemelle erano alte 400 metri.
usando googlearth ho anche scoperto che di uno sono state fatte due foto, piu’ o meno alla stessa ora, ma da punti diversi… il che significa che è possibile ricavarne un’immagine 3d!!
ma prima c’e’ da scaricare 300MB di jpeg2000, vediamo se mi riesce…
Si tratta del buco n.6:
jumpjack!!! Si può… si può…
Ho fatto una piccola anteprima ma non la allego volutamente…
Lascio a te la versione ad alta risoluzione, se riesci a scaricarla.
Mi raccomando… un bel lavoro!
Forse hai scaricato l’immagine sbagliata, io ho provato con le immagini in tonalità di grigio non proiettate.
