Sonde Voyager Mission Log

Forse (forse…) è la data prevista per lo scarico periodico dei dati del registratore a nastro, che richiede un bit rate maggiore e quindi lo schieramento di tutta l’area di cattura disponibile.
Forse (forse…) potrebbe darsi che il cambio di configurazione a bordo permetta di ricevere qualcosa di diverso da zeri e uni alternati.
Mie ipotesi, senza informazioni da NASA.

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Lo scarico del PWS viene sempre schedulato, in questo caso non compare… non cambia il modo FDS, non ci sono stati comandi di cambio potenza di trasmissione che effettuano prima del playback… mi sentirei di escluderlo, soprattutto con i noti problemi al FDS

Ecco, questo sarebbe bello!
Mi piacerebbe capire di più il significato dei singoli comandi, ad esempio il DELINK FDS VIM-5 FSW è compatibile con una esclusione di aree di memoria del FDS?

non lo so, non li ho mai studiati

Sembra che Voyager 1 stia rispondendo…
https://blogs.nasa.gov/sunspot/2024/03/13/nasa-engineers-make-progress-toward-understanding-voyager-1-issue/

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Una medaglia a quest’uomo!

On March 3, the Voyager mission team saw activity from one section of the FDS that differed from the rest of the computer’s unreadable data stream. The new signal was still not in the format used by Voyager 1 when the FDS is working properly, so the team wasn’t initially sure what to make of it. But an engineer with the agency’s Deep Space Network, which operates the radio antennas that communicate with both Voyagers and other spacecraft traveling to the Moon and beyond, was able to decode the new signal and found that it contains a readout of the entire FDS memory.

:medal_sports:

Edit.

Nuovo pacchetto di istruzioni in partenza questo fine settimana.

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dai voyager one last dance!

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Fantastica notizia! Del tutto inaspettata. Ora è solo questione di pazienza e codifica, la RAM dell’FDS è di 4k bytes, si tratta di capire quale è la cella alterata. L’FDS è stato il primo computer di volo con memoria CMOS, una tecnologia assolutamente innovativa per l’epoca. Che dopo quasi cinquant’anni di bombardamento delle radiazioni nello spazio profondo funzioni ancora è un vero miracolo. https://www.allaboutcircuits.com/…/voyager-mission…/

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Nuovo articolo di Simone Montrasio pubblicato su AstronautiNEWS.it.

Breve aggiornamento da AkaSci raccolto durante la Space Science Week.

The problem seems to be a failed memory part in the FDS computer; engineers are planning to move ~200 words of software from one region to another, according to Joseph Westlake, director of NASA’s heliophysics division, who was speaking at a March 20 meeting of the National Academies’ Committee on Solar and Space Physics.

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Nuovo articolo di Simone Montrasio pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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È solo un problema di memoria, si risolverà.
https://blogs.nasa.gov/voyager/2024/04/04/engineers-pinpoint-cause-of-voyager-1-issue-are-working-on-solution/

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Fantastico! In parole povere ci sono 128 bytes non usabili su 4096

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speriamo in fretta, non rimane molta potenza per fare scienza, il tempo stringe

Mi sono ri-studiato le fonti sulla struttura dell’FDS. Tanto per iniziare è definitivamente a 16 bit, non a 18 come avevo scritto in un post precedente. La memoria è tutta CMOS, 8192 words di 16 bit, di cui metà per il programma e metà per i dati.
Gli altri computers di bordo hanno una memoria magnetica, basata su fili metallizzati, con funzionamento simile alle memorie a nuclei magnetici. Queste hanno la caratteristica di mantenere i dati anche senza alimentazione, cosa che la RAM CMOS non fa. Per cui avevano paura che una interruzione di alimentazione potesse provocare la perdita del programma dell’FDS. Per scongiurare il pericolo c’é una linea di alimentazione che va direttamente dall’RTG agli FDS, con l’idea che in caso di mancanza di potenza dagli RTG ci fosse ben poco da fare, e che la perdita dei dati dell’FDS sarebbe diventato un problema molto secondario.
Il processore stesso è del tipo “nibble-serial” con 128 registri, grosso modo simile ad un progetto educativo che ho trovato qui https://www.bigmessowires.com/nibbler/
Purtroppo non ho trovato articoli dettagliati sulla struttura ed implementazione dei computer di bordo di quel periodo. Forse NASA, JPL e MIT non hanno mai pensato che potessero essere interessanti per la storia :slight_smile:

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Ora funziona.

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Fantastico. Però leggo che il lavoro non è finito, immagino abbiano fatto una prima patch per vedere se il resto va bene. Comunque fantastico.
Mi chiedo sempre quanti livelli di ridondanza e scappatoie ci siano nell’HW e nel FW delle Voyager. Voglio dire, per avere un dump della RAM dell’FDS bisogna che il sistema che trasmette i dati del dump sia esterno al funzionamento dell’FDS stesso; ovvero che ci sia un circuito in grado di lavorare anche se l’FDS non sta funzionando correttamente (e capisco che il chip di RAM difettoso fosse nelle locazioni del programma, non dei dati). Quindi ci dev’essere un canale DMA HW previsto in fase di progetto per fare up/download del FW. Davvero, pagherei per avere lo schema elettrico dell’FDS, lo stamperei in A0 e appenderei al muro.

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Nuovo articolo di Simone Montrasio pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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lì fuori nella nube di Oort c’era già il carro attezzi pronto!

copyright davegranlund.com

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How NASA fixed an ancient spacecraft 15 billion miles away | Interview : intervista interessante con Todd Barber, Propulsion Engineer at Jet Propulsion Lab. E’ nel gruppo che lavora sulle Voyager.

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Se 5 antenne non sono più sufficienti a ricevere i dati da Voyager 1, il JPL ha pensato a una soluzione mai provata prima! https://www.jpl.nasa.gov/images/pia26147-six-deep-space-network-antennas-in-madrid-arrayed-for-the-first-time
Metterne sei…

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