C’è stata una scoperta che forse potrebbe rendere più probabile un viaggio verso Venere (anche e soprattutto per quanto concerne le missioni robotiche).
È stata infatti individuata della fosfina nell’atmosfera del pianeta.
In breve, o ci sono dei fenomeni naturali ancora sconosciuti (purtroppo penso sia l’opzione più probabile) oppure siamo davanti ad una possibile prova della presenza di vita.
Sulla Terra, infatti, la fosfina viene prodotta da alcuni batteri anaerobici.
Questa scoperta è stata effettuata tramite il James Clerk Maxwell Telescope (Hawaii) e l’Atacama (Cile).
Vi lascio lo studio pubblicato su Nature: https://www.nature.com/articles/s41550-020-1174-4.pdf
Ovviamente non posso fare ipotesi sia per quanto riguarda la fosfina, sia per le possibili missioni robotiche/umane (di cui parla il thread).
Insomma, secondo voi questa scoperta influenzerà o meno l’esplorazione spaziale?
Sarebbe davvero incredibile poter mandare l’uomo in orbita intorno a Venere e scoprire contemporaneamente una forma di vita!
Sicuramente assisteremo a un fiorire di missioni robotiche su Venere.
Ma anche una missione umana riceverà un bel “boost” …
specie se dovesse essere confermata un’origine biologica
Credo che l’esplorazione umana verrà limitata ai corpi celesti che hanno la possibilità di essere colonizzati, come Luna e Marte.
Colonizzare Venere è fantascienza, ed eventuali stazioni orbitanti avrebbero una complessità enorme.
Imvho.
Sono d’accordo sulle missioni robotiche, vedremo delle cose interessanti, se i dati fossero confermati.
Sarebbe il posto più improbabile dove trovare la Vita.
Se così fosse vorrebbe dire che la Vita può attecchire ovunque e dunque essere diffusissima nell’Universo.
Sono d’accordo al fiorire di missioni robotiche verso Venere, quanto ad eventuali missioni umane semplicemente scordatevele, le condizioni sulla superficie sono proibitive nella maniera più estrema possibile.
Quanto ad un’eventuale colonizzazione dell’alta atmosfera di Venere sembra pura e semplice speculazione fantascientifica e poco più.
Per raffreddare gli animi, segnalo sempre la ricerca di metano su Marte. Tre o quattro sonde non sono ancora riuscite a capire se è prodotto da cause biologiche o geologiche. La prossima sonda per Venere é Shukrayaan-1, indiana (poche informazioni a riguardo) poi ad aprile 2021 NASA dovrebbe scegliere la nuova sonda del programma Discovery, tra le quali c’è la VERITAS in lista…speriamo!
Esatto, se questi studi portassero alla scoperta di forme di vita sarebbe qualcosa di incredibile.
Io, per altro, son sempre stato dell’idea che la vita potesse svilupparsi nei modi e nei luoghi più disparati.
Per quanto riguarda l’esplorazione umana il mio commento era riferito al thread “Uomini su Marte del 2033“.
In quel thread si parlava di passare da Venere per raggiungere Marte.
Di conseguenza una missione umana diretta verso Venere sarebbe un ottimo primo passo.
Ovviamente parlare di esplorazione sulla superficie o di stazioni orbitanti è, purtroppo per noi, pura fantascienza da Star Trek.
Certo, si parlava, in un altro thread, di una missione orbitale attorno a Venere, considerata meno complessa di una attorno a Marte per via della durata decisamente più breve.
Non è vero. La fosfina è stata individuata proprio nella zona “abitabile” dell’atmosfera venusiana (50 km dalla superficie), dove temperatura e pressione atmosferica sono adatte alla vita.
Manca una superficie dove mettere i piedi (per un microbo è un problema superabile😊)
Questo non vuol dire che “sicuramente abbiamo trovato la vita”, ma non è vero che è un posto improbabile, anzi…
Anche secondo me la sonda indiana non è stata ancora approvata. Ma se non sbaglio il 15 ottobre la Bepi Colombo dovrebbe avere un flyby con Venere a circa 11.000 km di distanza. Non ho idea quanto veloce sia il flyby e quanta scienza possa produrre. La Bepi Colombo è composta da tre componenti che si separeranno in orbita di Mercurio. Non so, nella configurazione di crociera quanti e quali strumenti abbia attivi.
Edit: dovrebbero essere previste delle osservazioni di Venere in tandem con la sonda giapponese Akatsuki, in orbita del pianeta da qualche anno.
Non è facile capire l’origine del metano su Marte. Non sarebbe facile nemmeno se il fenomeno fosse sulla Terra …
Nel caso della fosfina su Venere, c’è il fatto che non sono noti meccanismi abiotici per produrla.
Ovviamente il fatto che non siano noti non vuol dire che non ci siano.
C’è anche da dire che pure i meccanismi biologici di produzione non sono particolarmente noti…
È un branco della chimica che verrà probabilmente molto approfondito nel prossimo futuro…
Ovviamente, capire l’origine della fosfina su Venere è un problema ancora più complicato di capire l’origine del Metano su Marte.
Ma quel che si proverà a fare da subito è scoprire un modo abiotico per produrla
Non per fare il pompiere che spegne l’entusiasmo, ma c’è da considerare come funziona in questi casi il processo che porta a comunicare l’eventuale scoperta di forme di vita. Dal momento che è stata individuata fosfina, prima di arrivare a concludere che si sia formata a causa di attività biologica si analizzeranno e rivedranno tutti i processi chimici e fisici che possono portare alla sua formazione. Per cui passeranno sicuramente anni (forse meno, dipende dall’interesse che dedicherà il mondo scientifico nei prossimi mesi) prima di avere una risposta definitiva, magari integrando i dati di qualche sonda inviata appositamente per rilevare altri possibili elementi biologici.
Il processo in questione, quello di considerare l’ipotesi che più si vorrebbe solo come ultima spiaggia, permette di non avere bias nei confronti nei dati e vedere molecole che non ci sono o cercare solamente un tipo di elemento e viene applicato in altri campi diversi dall’astrobiologia e astrochimica: per esempio, prima di determinare se effettivamente è stata scoperto il rilevamento di alcune particelle esotiche non previste dai modelli, si fanno simulazioni variando le condizioni e vedendo se con le attuali conoscenze e leggi si riesce a spiegare il fenomeno osservato. Una volta usciti dai 3 \sigma di confidenza (e anche oltre) si può cominciare a parlare di rivedere i modelli e quindi considerare la scoperta un qualcosa di veramente rivoluzionario.
Hai indubbiamente ragione.
Però lo studio sui modelli non potrà non essere affiancato da “rilevazioni sul campo”.
Di qui l’entusiasmo di un forum che è astronautico prima di essere astrobiologico
Si prospetta una complessa missione di “Sample Return” dall’atmosfera di Venere …
e, sono pronto a scommettere, un nuovo terreno di confronto NASA Cina
Non fraintendermi, anche io sono contento per questa scoperta, ma come tante scoperte in ambito astronomico (e non mi riferisco solamente a tracce di possibile vita) sono sempre stato portato a non farmi trascinare dall’entusiasmo e ragionare in maniera oggettiva.
Adesso, un Sample Return è stata solo ideato nei piani NASA per Marte, un pianeta in cui ci saranno attivi due rover, un lander e alcuni orbiter, mentre Venere ha solo Akatsuki funzionante, oltre le sonde inviate molti anni fa. Per cui, per quanto le tracce di fosfina possano essere biomarcatore, va ricordato che anche su Marte sono state trovate tracce di molecole organiche. Certamente organico è diverso da biologico: i primi sono tutti composti a base di carbonio. Ma oltre alle provette che verranno posizionate da Perseverance e un generico fine anni '30, non si sa altro. L’unico Sample Return che può essere pensato potrebbe essere una sonda che entra in atmosfera, compie un paio di orbite (ovviamente più se ne fanno meglio è) utilizza degli spettrometri per analizzare la composizione e raccoglie un campione di atmosfera, esce e ritorna a Terra. Ma quanto propellente serve per rimanere in orbita all’interno della densissima atmosfera venusiana? Anche su Marte, che ha un’atmosfera ridicola rispetto alla nostra, il drag è importante e non permette di operare stabilmente (MCO, a causa di errori sulle conversioni delle unità di misura, si è inserito più basso di qualche decina di chilometri e si è disintegrato nel giro di pochissimo).
Per cui vedo più probabili missioni specifiche, orbiter e flyby, anche perchè più di così non si può fare, ma non prima di qualche anno, 2023/2024. Dal momento che la comunità scientifica avrà bisogno di analizzare meglio i dati.
A questo proposito, se nel giro di un paio di anni si ha una grande probabilità, perchè sempre di questo si parla nel mondo scientiifico, che la fosfina sia di origine biologica, allora la data del 2023/2024 può subire un’accelerazione, ma rimangono comunque necessari un paio di anni tra progettazione, approvazione, lancio, arrivo di una sonda.
Il 2024 è decisamente troppo presto
Aggiungi almeno altri 10 anni
Nella zona in questione la pressione atmosferica è identica a quella sulla Terra (circa 1 atmosfera, appunto), mentre la temperatura è decisamente più alta (70 gradi), ma ancora compatibile con la vita come la conosciamo.
Si tratta quindi di organizzare un grosso “dirigibile” che ospiti un veicolo in grado di raggiungere una stazione in orbita venusiana (tipo un Pegaso)
Nulla di infattibile, ma lungo (e decisamente costoso) da mettere su…
Mh si in effetti sono stato molto ottimistico. Magari se ci fosse un’evidenza particolare di vita potrebbero essere accelerati i tempi, però non dovrà essere messo a discapito la qualità per arrivare là per primi, ma inevitabilmente si aprirà una corsa a Venere.