Secondo un un articolo dell’agenzia di stampa russa RIA Novosti il lancio della Progress MS-16 dovrebbe avvenire il 15 febbraio 2021. Nella stiva, oltre alle provviste, carburante e “aria fresca”, i cosmonauti troveranno quanto necessario per tappare la perdita nel modulo Zvezda. Sicuramente si tratta si soluzioni più efficaci per effettuare la riparazione, dopo le accurate analisi del danno in queste settimane.
Nelle scorse settimane Roskosmos e RKK Energija avevano reso noto che nel 2021 ci sarebbero stati 3 lanci di veicoli cargo: Progress MS-16 (15 febbraio), Progress MS-17 (30 giugno) e Progress MS-18 (28 ottobre). Adesso trapela la notizia, non confermata dai due enti sopra citati, che sarà utilizzato il più comodo schema di avvicinamento in due giorni anziché quelli veloci in 6 e 3 ore. Se da un lato quest’ultimi permettono un sensibile risparmio di carburante, cioè di massa, per raggiungere la Stazione, richiedono uno specifico angolo di fase affinché lo schema prescelto sia attuabile. Per questo motivo la Stazione modifica opportunamente la sua orbita per venire incontro a questi vincoli, tuttavia coniugare e attuare le manovre correttive per le esigenze di veicoli cargo e con equipaggio non è una cosa facile per gli ingegneri balistici.
Per avere un’idea degli angoli di fase dei 3 schemi di avvicinamento, ecco qui qualche dato:
2 giorni o 34 orbite l’angolo tra il piano orbitale della navetta e della Stazione è di circa 150°
Dopo settimane di inattività e aver detto addio al povero ma buon 2020, la campagna lanci 2021 da Bajkonur è ai nastri di partenza! Comunicato scarno quello di Roskosmos, nel quale ci avvisa che gli specialisti di "RKK Energija! e del “Centro Spaziale Juznyj” si sono messi al lavoro a supporto del lancio della Sojuz MS-18, del satellite Arktika-M e della Progress MS-16.
Non è chiaro cosa stiano facendo questi addetti, anche ingrandendo e aumentando il contrasto dell’immagine non si riescono a leggere nitidamente le parole nel foglio. Forse è una semplice lista di controllo, la Progress è stata messa da parte per un po’.
Adesso lasciamo il Sito 254 e dirigiamoci al Sito 112. Ad un mese dalla partenza della Progress MS-16 è in corso l’assemblaggio del core stage (secondo stadio) del Sojuz 2.1a con i 4 booster laterali. Operazione molto semplice questa, che inizia con il fissaggio del core stage al primo booster, già posato sul carrello di supporto, sfruttando i punti di ancoraggio presenti nella sezione dei motori (di colore arancione) e nel punto di rotazione del booster sul secondo stadio.
La procedura procede in modo analogo con i rimanenti booster, partendo da quello in basso a sinistra, passando per quello in alto a destra e per chiudere quello in alto a sinistra.
Le aziende responsabili dell’allestimento del veicolo cargo Progress MS-16 si sono riunite al Cosmodromo di Bajkonur. Preso atto dello stato di avanzamento dei lavori, la commissione ha autorizzato il rifornimento dei propellenti ipergolici (N2O2 e C2H8N2), dei gas compressi (ossigeno e azoto) e dei liquidi (acqua).
Prima di essere trasferita alla stazione di fornimento presso il Sito 31, la navicella è stata pesata e bilanciata. A conclusione delle operazioni, ritornerà al Sito 254 per i preparativi finali. Il lancio dista appena 15 giorni: 2021-02-15T04:45:00Z
La Progress MS-16 è tornata al Sito 254 col “pieno”: 600 kg di carburante, 420 kg di acqua potabile stivata nel sistema Rodnik e 40,5 kg di aria. Purtroppo non abbiamo né fotografie del trasferimento della navicella alla stazione di servizio né delle operazioni di rifornimento.
Eccola fuori dal convoglio al suo rientro mentre viene accompagnata alla sua piattaforma di lavoro. Già pronto, in bella vista, anche la sua carenatura che a breve proteggerà la Progress.
Una volta in posizione, gli addetti hanno aperto il portello superiore e hanno sistemato all’interno della stiva circa 1.400 kg di beni per la Stazione Spaziale Internazionale. Oltre alle consuete provviste di cibo (fresco e termostabilizzato), indumenti, prodotti da bagno, attrezzature scientifiche e quant’altro, è presente l’occorrente per la riparazione della perdita d’aria scoperta nel modulo Zvezda e un piccolo microscopio per scovare eventuali falle.
A Bajkonur non si ci annoia mai, specie se il lancio di un nuovo veicolo spaziale è alle porte! Oggi gli addetti si sono occupati del montaggio dell’anello adattatore, ovvero il “tassello” che collega il modulo di servizio della Progress alla testa del lanciatore Sojuz 2.1a.
Per prima cosa è stata issata la Progress dalla sua piattaforma di lavoro ed è stata poggiata su un sostegno reticolare provvisorio. In questo modo gli addetti hanno avuto modo di sganciare un anello protettivo e di eseguire altre verifiche sotto la navetta.
Adesso è tutto pronto per fissarre con dei bulloni esplosivi la base della Progress con l’anello adattatore. L’immagine qui sotto ci da modo di vedere la situazione al Sito 254: sulla sinistra la carenarura della Progress MS-16, al centro gli addetti intenti a guidare la navetta sull’anello adattatore e sulla destra le due semi-ogive bianche di Nauka ben protette da un telo di cellophane.
Da questa prospettiva, invece si scorgono sul margine destro due Progress, quasi sicuramente le MS-17 e MS-18, che partiranno entro l’anno alla volta della Stazione Spaziale Internazionale.
Finite le operazioni con l’anello adattatore, la Progress MS-16 è stata collocata di nuovo sulla sua piattaforma a bracci in preparazione del prossimo passo: l’inserimento dentro la carenatura, ma questo è un altro argomento che tratteremo prossimamente
Come accennato nel precedente aggiornamento, il prossimo passo della Progress MS-16 verso la rampa di lancio 31/6 sarebbe stato l’inserimento nella carenatura. Prima di procedere, i tecnici e i responsabili hanno ispezionato la navicella affinché fosse pronta e preso visione delle numerose carte. Non sono altro che un registro ufficiale, un libretto che segue il veicolo in ogni sua fase e che i responsabili firmano, certificando la qualità e le modalità del lavoro svolto.
A questo punto, i bracci della piattaforma di lavoro si sono aperti e la Progress è stata in orizzontale. Gli addetti infine hanno rimosso le ultime protezioni rosse presenti sul cono e l’interfaccia di attracco. Queste parti infatti non saranno più accessibili in un secondo momento.
Adesso è tutto pronto e la carenatura può piano piano scivolare sopra la Progress, che è ancorata alla base della piattaforma a bracci. Siccome si tratta di un’operazione molto delicata e si potrebbero causare danni, viene svolta a mano agendo una ruota del carrello che sostiene la copertura. Non è stato inquadrato, ma prima è stata effettuata una pulizia e un’accurata ispezione al fine di rimuovere eventuali contaminanti che potrebbero essere rimasti incastrati dentro l’ogiva.
Operazione conclusa! Gli addetti provvedono a richiudere le apertura d’ispezione e a fissare la carenatura ai supporti sull’anello adattatore. Infine la Progress ritorna in posizione verticale e gli specialisti la prepareranno per essere inviata al Sito 31 dove sarà unita al lanciatore Sojuz 2.1a.
Oramai non c’è più niente da fare al Sito 254, tranne che spedire la Progress MS-16, già infagottata dentro la sua carenatura, al Sito 31 dove domani sarà unita al lanciatore Sojuz 2.1a. Dall’esperienza maturata con i lanci precedenti, la verticalizzazione sulla piattaforma di lancio 31/6 dovrebbe avvenire dopodomani (il 12 febbraio).
La piattaforma di lavoro della Progress si trovava fuori dal raggio operativo della gru a soffitto, per tanto si è ricorsi in prima istanza al carrello su cui si trovava ieri la carenatura. Per capirci vi consiglio di vedere l’ultima foto dell’aggiornamento di ieri
Eccola qui passare vicina alla semi-ogiva di Nauka, a dir poco imponente, e alle Progress MS-17 e MS-18. In fondo alla camera principale, nell’apertura sulla destra, ad attendere la Progress c’è il vagone coperto e la motrice che la porterà al Sito 31.
Attenzione, attenzione! Treno diretto al Sito 31 in partenza dal binario 1. Non sono previste fermate intermedie. Eccoci fuori dal Sito 254 in una bianca Bajkonur. La Progress MS-16 si trova proprio in mezzo al convoglio, esattamente dentro il vagone griffato PKK Energija. @robmastri invoco il tuo aiuto, visto che conosci molto bene la geografia di Bajkonur: quali edifici si riconoscono nella seconda foto?
Affermativo @corgius. Nelle ultime ore gli addetti specializzati che lavorano al Cosmodromo di Bajkonur hanno reso integrato la Progress MS-16 al lanciatore Sojuz 2.1a. Dal momento che le immagini fornite da Roskosmos sono poche e non mostrano alcuni passaggi salienti, vi invito l’analoga procedura fatta sulla Sojuz MS-17.
Qui vediamo la testa del lanciatore (Progress, carenatura e anello adattatore) già unita al terzo stadio, pronta per formare un unico pezzo con lo stadio centrale e i 4 booster, il cui assemblaggio è stato documentato in precedenza. Prima di ricevere la testa del lanciatore, il terzo stadio è stato preparato a dovere, rimuovendo la griglia rosse a protezione del serbatoio del cherosene (vedi seconda foto, dietro l’operaio a sinistra con la giacca blu) e i coni dai 4 ugelli del motore RD-0110.
A questo punto il blocco del terzo stadio può essere lentamente calato e avvicinato ai punti d’ancoraggio sul core stage situati nella parte reticolare. Il fissaggio avviene tramite classici bulloni esplosivi.
Concluso il lavoro pesante, gli addetti si sono dedicati alle connessioni elettriche, idrauliche/pneumatiche e ad un’ispezione generale, affinché non ci sia niente fuori posto. La Commissione di Stato indetta 2021-02-11T12:00:00Z ha preso atto e certificato la qualità dei lavori svolti. Domani all’alba una motrice rimorchierà il razzo fino alla piattaforma di lancio 31/6 e successivamente l’erettore lo verticalizzerà in posizione. Per finire gli addetti doteranno il lanciatore con l’equipaggiamento di lancio, connetteranno il sistema di rifornimento dei serbatoi ed porteranno a termine le ultime operazioni.
Le tradizioni non si prendono alla leggera, vanno onorate e rispettate, sia in memoria del passato sia affinché la buona sorte ci assista. All’alba di Bajkonur, cioè 2021-02-12T02:30:00Z, Il convoglio pian piano esce dal Sito 31 con la Progress MS-16 saldamente ancorata al vettore Sojuz 2.1a. Fuori dal portone c’è un discreto numero di persone (specialisti, ufficiali, corpo di sicurezza oppure semplici “curiosi”) ovviamente nel massimo rispetto della distanza interpersonale.
Arrivati a destinazione, i responsabili scollegano la Progress dai condotti di ventilazione e altre connessioni dal vagone di servizio, preparandosi all’operazione di sollevamento.
Un fotografo riprende la scena da una posizione defilata. Accanto al pad si notano 3 bandiere sull’asta, ovvero quelle della Russia, del Kazakistan e del Cosmodromo di Bajkonur.
Le torri di servizio si sono chiuse, cioè accostate al razzo. Al termine di una breve riunione in vicinanza del pad, gli addetti hanno collegato il lanciatore e la Progress MS-16 con le apparecchiature di terra, effettuato i controlli di routine, verificato le letture della telemetria e svolto altre operazioni pre-lancio.
Lunedì mattina la Commissione di Stato si riunirà e deciderà se si può procedere o meno con il rifornimento dei propellenti (ossigeno liquido e cherosene RP-1). Inoltre ad assistere al lancio sarà presente anche il “grande capo” di Roskosmos, Dimitrij Rogozin in persona.