[2021-04-09] Sojuz 2.1a | Sojuz MS-18

Dati principali del lancio

Data di lancio 2021-04-09 07:42:41
Esito lancio SUCCESSO

Dettagli della missione

Nome Sojuz MS-18
Tipo Esplorazione umana
Orbita Orbita bassa terrestre (LEO)

Veicolo spaziale

Nome Sojuz MS-18
Seriale Soyuz MS 11F732A48 #748
Destinazione International Space Station
Configurazione Soyuz
Trasporto equipaggi
Dimensioni altezza - m
diametro - m
Numero passeggeri Fino a 3 persone
Capacità di carico - kg

Equipaggio

Nome   Affiliazione Ruolo
Oleg Viktorovič Novickij :ru: RFSA Comandante
Pyotr Dubrov :ru: RFSA Ingegnere di volo
Mark T. Vande Hei :us: NASA Ingegnere di volo
Klim Shipenko :ru: RFSA Partecipante al volo
Yulia Peresild :ru: RFSA Partecipante al volo

Centro e rampa di lancio

Nome 31/6 - Cosmodromo di Baykonur, Repubblica del Kazakistan1 2 :kazakhstan:
Lanci dalla rampa 408
Lanci dal Centro 1541
Atterraggi al Centro 0

Lanciatore

Vettore Soyuz 2.1a 1
Costruttore Progress Rocket Space Center :ru: 1 2
Fornitore servizi di lancio Russian Federal Space Agency (ROSCOSMOS) :ru:1 2
Primo volo 2004-11-04
Numero stadi 3
Altezza 46,30 m
Diametro 2,95 m
Peso al lancio 312 t
Spinta al decollo 4.149 kN
Capacità di carico LEO: 7.020 kg
GTO: 2.810 kg
Successi/Lanci totali 38/39 (32 consecutivi)

Video

Variazioni data di lancio

Vedi il dettaglio
Data Δ
NET April 1, 2021 12:00:00 AM originale
NET April 9, 2021 7:42:00 AM 8 giorni, 7 ore, 42 minuti

Ultimo aggiornamento: 2023-06-25T14:54:12 con AstronautiBOT 11 beta - Fonte: LaunchLibrary2 API

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Sojuz MS-18 è un volo verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e parte del programma Sojuz. Si tratta del 145° volo con equipaggio della navetta Sojuz. L’equipaggio è partito il 9 aprile 2021 dal Cosmodromo di Bajkonur per una missione di sei mesi durante l’Expedition 65.

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La notizia è di oggi (3 novembre) e ha riservato sia sorprese che conferme. La Commissione Interdipartimentale per la Selezione dei Cosmonauti ha ufficializzato la composizione degli equipaggi della Sojuz MS-18:

  • Principale
    • Oleg Novickij, comandante Sojuz MS-18, secondo volo
    • Pëtr Dubrov, primo ingegnere Sojuz MS-18, primo volo
    • Sergej Korsakov, secondo ingegnere Sojuz MS-18, primo volo
  • Riserva
    • Anton Škaplerov, comandante Sojuz MS-18, quarto volo
    • Andrej Babkin, primo ingegnere Sojuz MS-18, primo volo
    • Dmitrij Petelin, secondo ingegnere Sojuz MS-18, primo volo

Dunque sono state confermate e mantenute entrambe le coppie “comandante-primo ingegnere”, mentre Sergej Korsakov ha preso il posto di Andrej Borisenko, il quale IMHO a questo punto volerà molto probabilmente su una Crew Dragon.

Sia Sergej Korsakov che Dmitrij Petelin sono stati selezionati nello Gruppo cosmonauti Roscosmos 16, che comprende oltre a Pëtr Dubrov (che sarà il primo della sua classe ad andare nello spazio) anche la cosmonauta Anna Kikina.

Fonte Roskosmos

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La recente revisione del manifesto di volo ha interessato anche la missione della Sojuz MS-18, specie dopo la NON partenza di Nauka a fine aprile 2021. Oleg Novickij, Pëtr Dubrov e Sergej Korsakov raggiungeranno la Stazione Spaziale Internazionale il 9 aprile 2021, quando la loro navicella attraccherà al modulo Rassvet. Ciò permetterà di avere un avvicendamento di 8 giorni con l’equipaggio della Sojuz MS-17 che ritornerà sulla Terra il 17 aprile dopo 185 giorni nello spazio.

L’intricato gioco di incastri, scusate il gioco di parole, prevede che il 25 settembre 2021 il trio della Sojuz MS-18 riposizioni la loro navicella dal boccaporto di Rassvet a quello di Poisk, in previsione dell’arrivo (il 5 ottobre) della Sojuz MS-19. Si tratterebbe del secondo (forse il terzo) redocking dell’anno!

Nei 12 giorni in cui saranno attraccate sia la Sojuz MS-18 che la Sojuz MS-19 avrà luogo la missione di breve durata di 1 o 2 turisti spaziali.

La missione dovrebbe concludersi il 17 ottobre 2021, portando a termine l’Expedition 65 e dando inizio alla Expedition 66.

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Il giorno di Natale, Ria Novosti, citando non meglio identificate fonti dell’industria spaziale, ha riportato la notizia, da prendere con le molle, che sarebbero in corso trattative tra Roscosmos e Axiom Space (badate, non la NASA) per acquistare un posto sulla Sojuz MS-18 per un astronauta statunitense.

Se la cosa andrà in porto a restare a terra sarà Sergej Korsakov, sostituito da Mark Vande Hei, che è stato backup della Rubins sulla Sojuz MS-17 e si è recentemente allenato negli USA con Novickij e Dubrov.

L’articolo aggiunge anche che la NASA non ha nessuna intenzione di acquistare a pagamento altri posti sulla Sojuz; “in futuro gli astronauti [USA] voleranno su Sojuz su base di baratto, in cambio di voli di cosmonauti russi sulle nuove navi americane Crew Dragon e Starliner”. “Dal 2006 - ricorda RIA Novosti - gli Stati Uniti hanno acquistato 72 posti nella navicella Sojuz per oltre 4 miliardi di dollari, il costo di un biglietto per loro è passato da 20 a 90 milioni”.

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Per motivi medici Andrei Babkin (che faceva parte dell’equipaggio di backup della Soyuz MS-18) è stato sostituito da Oleg Artemyev.
Il backup del backup insomma.

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La decisione di escludere lo sfortunato Andrej Babkin dall’equipaggio di riserva della Sojuz MS-18 non deve sorprendere. Infatti era l’unico illustre assente dalle 6 settimane di addestramento al Johnson Space Center organizzato da Roskosmos, a cui hanno partecipato i cosmonauti Oleg Novickij, Pëtr Dubrov, Sergej Korsakov, Anton Škaplerov e Dmitrij Petelin. In questo periodo il quintetto ha ricevuto lezioni teoriche e pratiche sul funzionamento del segmento statunitense e le tute EMU, nonché imparato a reagire alle situazioni d’emergenza.

Guardate bene queste foto: riconoscete qualcuno che non è di nazionalità russa, escludendo ovviamente l’istruttore sulla sinistra? Esatto e proprio l’astronauta statunitense Mark Vande Hei!

Per dover di cronaca, l’addestramento a Houston si è concluso verso il 20 dicembre, quando i cosmonauti sono stati riporti in patria dal Tupolev Tu 204-300 “Sergei Korolev”, un aereo della flotta del Centro di Addestramento Cosmonauti Jurij Gagarin. Roskosmos è orgogliosa di sottolineare che questo è stato anche il primo volo transatlantico per questo aereo in particolare. A quanto pare in passato si utilizzava un mezzo diverso per i viaggi a lungo raggio.

https://www.roscosmos.ru/29720/

(continua…) :arrow_down:

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Ho scritto il post qui sopra per riallacciarmi ad una seconda notizia, stavolta più “fresca”. La campagna vaccinazione contro il COVID-19 a Città delle Stella è iniziata già da più un mese, partendo dal personale che lavora a stretto contatto con gli equipaggi in partenza verso il laboratorio orbitante. I cosmonauti Oleg Artem’ev e Nikolaj Čub sono stati i primi ad aver ricevuto la prima (e anche la seconda) dose del vaccino Sputnik-V.

Oggi, 12 gennaio 2021, TASS ha diffuso un comunicato stampa del Centro di Addestramento Cosmonauti Jurij Gagarin, secondo il quale i cosmonauti Oleg Novickij, Pëtr Dubrov, Anton Škaplerov e Dmitrij Petelin sono stati vaccinati con la prima dose, con la seconda inoculazione prevista il 15 gennaio.

Tra di essi non è citato Sergej Korsakov, possibile indizio che non sarà lui a volare sulla Sojuz MS-18? Se così fosse prenderebbe sempre più consistenza l’ipotesi di un cosmonauta sulla Crew Dragon in autunno, lui a questo punto, e di Mark Vande Hei sulla Sojuz ad aprile.

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Se le Progress non hanno fretta e possono permettersi di arrivare alla Stazione in 2 giorni, così non è per le Sojuz nel 2021. Infatti utilizzeranno lo schema di avvicinamento veloce in 3 ore, ormai affinato e collaudato con successo con diverse missioni Progress e la Sojuz MS-17.

Senz’ombra di dubbio ridurre i tempi di volo è un bonus sia per i cosmonauti ma soprattutto per i turisti spaziali, visto che il viaggio risulterà meno logorante a livello fisico e psicologico. Se si fa partire un cronometro da quando l’equipaggio arriva al Sito 254 e indossa le tute Sokol e lo si ferma quando si aprono i portelli della Stazione, sono trascorse mediamente 10/15 ore.

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Al via i lavori pre-lancio sulla Sojuz MS-18 che possiamo riassumere con tre fotografie, le altre le trovate nel comunicato di Roskosmos. Bene… cosa è successo oggi (5 febbraio) a Bajkonur? Secondo quanto scritto nel programma di lavoro degli specialisti di RKK Energija e del Centro Spaziale Yuzhny, l’intera giornata sarebbe stata riservata ai collaudi nella camera anecoica, una stanza “speciale” rivestita da materiale fonoassorbente.

Grazie all’ausilio di una gru e di un carrello, gli addetti hanno portato la Sojuz dalla piattaforma di lavoro alla camera anecoica, dentro la quale è stata verificato il corretto funzionamento delle apparecchiature radio come ad esempio il sistema Kurs-NA. Vista l’assenza di interferenze, è stato possibile simulare le condizioni spaziali, simili a quelle in cui si troverà la navetta durante il suo avvicinamento alla Stazione Spaziale Internazionale.

A conclusione delle operazioni, la Sojuz è stata riportata nel camerone del Sito 254 sulla sua piattaforma a bracci, dove proseguirà la preparazione per il lancio che è previsto per il 9 aprile.

https://www.roscosmos.ru/29921/

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A due mesi dal lancio c’è ancora incertezza su chi sarà il terzo membro dell’equipaggio della Sojuz MS-18 che affiancherà Oleg Novickij e Pëtr Dubrov. Intanto la NASA sta valutando le opzioni sul tavolo, compresa quella di acquistare o meno un posto per un loro astronauta su questa Sojuz.

Farlo permetterebbe all’agenzia statunitense di avere, sempre e comunque, un loro rappresentante nel segmento statunitense nella sciagurata ipotesi di un qualsiasi imprevisto (rientro prematuro o ritardi nel lancio) con la Crew Dragon e/o CST-100 Starliner.

Inoltre nel comunicato, di cui questa è una sintesi, si specifica che l’astronauta deve tornare con la stessa navetta con cui è partito. Ciò esclude l’ipotesi che una navicelle di SpaceX o Boeing raggiunga la Stazione con 3 astronauti e che poi riporti a casa l’altro membro dell’equipaggio che era partito con la Sojuz.

Intanto, grazie ai media russi, Mark Vande Hei e Anne McClain si trovano a Città delle Stelle dal mese di gennaio per il loro addestramento. Perché la scelta di nominare Anne McClain come backup? La motivazione è presto detta: i due astronauti hanno già pronti sia la tuta Sokol sia il seggiolino su misura della Sojuz, seppur per motivi differenti. Mark Vande Hei è stato l’astronauta di riserva di Kate Rubins partita sulla Sojuz MS-17, tutt’ora in orbita, invece Anne McClain ha volato di recente e di conseguenza sono ancora disponibili i suoi modelli.

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E sì, l’imminente lancio di Nauka verso la Stazione Spaziale Internazionale ha influenzato la preparazione degli equipaggi. Oltre a dimostrare agli esaminatori di essere in grado di controllare e di far attraccare manualmente la propria Sojuz (o una Progress), l’equipaggio principale (e di riserva) della Sojuz MS-18 deve fare la stessa cosa con Nauka. Infatti bisogna essere pronti a prendere il controllo manuale nel caso in cui l’avvicinamento automatico fallisse.


Oggi, 24 febbraio 2021, al Centro di Addestramento Cosmonauti Jurij Gagarin i cosmonauti Oleg Novickij e Pëtr Dubrov hanno preso parte ad una simulazione d’esame. Scelta e firmata la busta con il loro destino (ogni busta contiene 4 diversi scenari d’emergenza), i due si sono diretti al mockup di Zvezda, al cui interno si trova la postazione TORU per la Modalità di controllo teleoperata. A turno, mentre uno di loro era impegnato con i joystick, l’altro monitorava la situazione e dava indicazioni al collega. Al termine della prova si sono invertiti i ruoli. Ciascun cosmonauta ha avuto disposizione per completare la propria lista.

Nella stessa giornata Anton Škaplerov e Oleg Artem’ev, comandante e primo ingegnere dell’equipaggio di riserva della Sojuz MS-18, hanno svolto l’esame per l’avvicinamento manuale della Sojuz. Loro due ancora non si sono misurati con l’attracco manuale di Nauka, lo faranno nel breve periodo.


https://www.roscosmos.ru/30065/

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Ora è ufficiale. Il terzo membro di equipaggio sarà Mark Vande Hei.

https://www.nasa.gov/press-release/nasa-assigns-astronaut-mark-vande-hei-to-international-space-station-crew

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Data di lancio aggiornata!

Da April 1, 2021 12:00:00 AM a April 9, 2021 7:42:00 AM

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Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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Comprendo che ci sono argomenti ben più “caldi” e d’interesse, però non siate timidi e uscite anche voi allo scoperto: c’è pur sempre un equipaggio in partenza verso la Stazione Spaziale Internazionale. Allora provo a fare una sintesi di quanto successo nelle ultime 2/3 settimane e vi chiedo scusa anticipatamente se non mi dilungherò troppo in chiacchiere. Le immagini che condividerò sono solo una parte di quelle disponibili, le altre le troverete nei link di Roskosmos.

12-13 marzo: discesa manuale

In questo giorno i cosmonauti Oleg Novickij, Petr Dubrov, Anton Škaplerov e Oleg Artem’ev si sono misurati con l’esame della discesa manuale della Sojuz nella centrifuga. A turno e uno alla volta, il comandante e il primo ingegnere dell’equipaggio principale e di riserva hanno svolto la prova che consiste di 4 richieste, 2 in modalità statica e due in modalità attiva, cioè con la centrifuga in rotazione. Ciascun cosmonauta deve dimostrare di saper far atterrare la capsula il più vicino possibile al punto di atterraggio prestabilito, ma allo stesso tempo senza sottoporla ad alti livelli di decelerazione G.


Igor Karjukin, istruttore dell’equipaggio di riserva, ha spiegato che a differenza della discesa automatica, il controllo manuale è una modalità di riserva molto estrema e per questo non è mai stata ancora impiegata. Tuttavia il compito degli istruttori è quello di preparare comunque l’equipaggio a qualsiasi evenienza e scenario, al fine di garantire la loro sicurezza.

https://www.roscosmos.ru/30275/

16 marzo: la giornata nel segmento russo

Tra 4 giorni è tempo di esami per i due equipaggi della Sojuz MS-18, pertanto questi sono gli ultimi giorni di formazione per prepararsi al meglio per il grande giorno. Seguiti passo passo dai loro istruttori, gli equipaggi hanno simulato un giorno di vita quotidiana nel segmento russo e di ciò che andranno a fare in orbita.

Tra le varie mansioni affidategli, si sono occupati dell’installazione di alcuni dei 50 esperimenti previsti nella loro Expedition, ma anche di alcune azioni semplici come prepararsi il tè o riscaldare il cibo oppure sistemare la videocamera per una diretta.

Nelle scorse settimane astronauti e cosmonauti hanno invece affrontato delle emergenze: incendio, depressurizzazione o rilascio in cabina di ammoniaca. Per ognuna di queste situazioni, a bordo del segmento russo gli equipaggi hanno a disposizione i manuali cartacei sulla procedura da attuare in caso di pericolo.

https://www.roscosmos.ru/30363/

20 marzo: sessione d’esame - parte 1/2

Il fatidico giorno degli esami è arrivato. Questa mattina Oleg Novickij, Petr Dubrov e Mark Vande Hei si sono presentati davanti alla Commissione di Stato, pronti per affrontare la prova inerente la Sojuz. Sul tavolo ci sono 5 buste chiuse, ognuna delle quali contiene il testo con gli scenari e gli imprevisti che devono padroneggiare.

Scelta e firmata la busta si sono diretti al simulatore della Sojuz, ma prima di iniziare l’esame, hanno avuto modo di rispondere ad alcune domande dei giornalisti. In questa fase l’equipaggio non conosce ancora cosa gli istruttori hanno pensato per loro, lo scopriranno solamente durante il volo.

Lo so che siete curiosi: cosa è andato storto? Oleg Novickij, Petr Dubrov e Mark Vande Hei hanno dovuto risolvere un guasto al sistema automatico di controllo termico e passare all’attracco manuale dopo che il sistema di avvicinamento automatico ha avuto dei problemi a 20 metri dal boccaporto di arrivo. Ma non finisce qui, l’equipaggio di Oleg Novickij ha rilevato un problema al sistema di attracco e il malfunzionamento della ventola che soffia aria fresca dentro la tuta Sokol mentre si stavano preparando al distacco.

C’è altro? Lo sapete che è sempre meglio essere pronti al peggio, no?! Tanto per infierire, quindi si è aggiunta una perdita tra il portello che separa il modulo di discesa e il modulo abitativo, rendendo necessario un rientro d’emergenza. Mentre rientravano sulla Terra ecco che si presenta un guasto elettrico in 3 canali del sistema di controllo di discesa.

Parallelamente l’equipaggio di riserva, che ricordiamo essere composto da Anton Škaplerov, Oleg Artem’ev e Anne McClain, ha svolto l’esame del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale. Come sempre è stata data molta importanza alle situazioni d’emergenza. Tra le sfide che hanno dovuto affrontare, c’è stato un problema di comunicazione tra il segmento russo e quello statunitense, un guasto al bagno, un detrito in rotta di collisione con la Stazione (l’equipaggio è stato istruito di eseguire una manovra evasiva) e un incendio che non si poteva spegnere, obbligandoli ad abbandonare la Stazione.

https://www.roscosmos.ru/30421/

22 marzo: sessione d’esame - parte 2/2

Stesso copione di due fa, ma a parti invertite. L’equipaggio di riserva è stato al simulatore Sojuz e come previsto il loro volo è stato piuttosto movimentato. Falsi allarmi, disallineamento della Sojuz in fase di attracco, non corretta inizializzazione del programma di discesa d’emergenza, mancato spegnimento del propulsore di frenata, sono soltanto alcuni degli imprevisti che hanno incontrato.

L’ultima parte dell’esame di Oleg Novickij, Petr Dubrov e Mark Vande Hei è stato il segmento russo. Nella busta hanno trovato sia azioni di quotidiane, come la sostituzione del contenitore metallico del gabinetto, ma anche problemi come il classico problema di comunicazione col segmento statunitense oppure un incendio nel modulo Poisk.

Il giorno seguente la Commissione ha espresso il verdetto degli esami: entrambi gli equipaggi si sono comportati egregiamente, ottenendo una valutazione alta.

https://www.roscosmos.ru/30434/

24 marzo: conferenza stampa

Nei giorni antecedenti alla conferenza stampa, l’agenzia Tass ha invitato ai giornalisti a scrivere e inviare le loro domande, in modo tale da selezionare le più originali e interessanti da sottoporre agli equipaggi. Vista la straordinaria situazione, la conferenza si è tenuta in modalità telematica e in diretta streaming.

Una domanda di rito che non può mancare è: quale oggetto nella capsula sarà l’indicatore Zero-G? Ecco in mano al comandante Oleg Novickij. Si tratta del gattino Gav, un eroe dei cartoni animati russi usciti negli anni '80.

Non mi dilungo, vi lascio il video completo dell’intervista.

25 marzo: l’ultimo giorno a Città delle Stelle

Il lancio si avvicina e domani è tempo di raggiungere il Cosmodromo di Bajkonur. Prima di partire, gli equipaggi hanno visitato alcuni luoghi storici legati alla cosmonautica russa, tra questi l’ufficio di Jurij Gagarin, dove hanno scritto un loro pensiero personale all’interno del famoso registro russo.


Fatte le solite fotografie ricordo, si sono diretti alle Mura del Cremlino per deporre dei fiori (garofani rossi, mi raccomando :wink: ) sulla tomba del “primo cosmonauta” e su quella dell’ingegnere capo Sergej Korolev e di altre figure chiave del programma spaziale sovietico.

https://www.roscosmos.ru/30476/

26 marzo - mattina: si parte per Bajkonur

Come tradizione vuole, gli equipaggi hanno fatto colazione al Centro di Addestramento Cosmonauti Jurij Gagarin insieme ai loro colleghi, familiari e amici, un modo per ringraziare tutti coloro che li hanno seguiti e preparati fino a questo momento. Una volta rifocillati e con la pancia piena, la ciurma si è diretta nel cortile principale per le fotografie di rito e per salutare le rispettive famiglie.

E’ giunto il momento più difficile, salutare i propri cari. Per via della pandemia, Roskosmos non ha permesso alle famiglie di raggiungere Bajkonur, quindi la prossima volta che si potranno scambiare un abbraccio sarà dopo il rientro, che per alcuni sarà tra sei mesi (Oleg Novickij) e per altri (Petr Dubrov e Mark Vande Hei) forse tra 9 o 12 mesi. State tranquilli, la moglie di Oleg Novickij racconterà nel suo blog le avventure del marito in orbita, come ha già fatto per la sua precedente missione.

https://www.roscosmos.ru/30492/

26 marzo - ora di pranzo: gli equipaggi giungono a Bajkonur

Qualche ora dopo aver lasciato Città delle Stelle, l’aereo “Sergej Korolev” con l’equipaggio principale è atterrato all’aeroporto nei pressi del Cosmodromo. Al loro arrivo sono stati accolti da una delegazione di ufficiali e di rappresentanti del cosmodromo, ma anche da un discreto numero di persone del luogo, ovviamente a debita distanza.



Sarà trascorsa circa mezz’ora, il tempo per le foto ricordo, ed ecco che anche l’aereo con Anton Škaplerov, Oleg Artem’ev e Anne McClain tocca la pista. Il trio saluta il pubblico in festa e si dirige al pullman blu e nel mentre Anton Škaplerov ne approfitta per congratularsi con un gesto con l’equipaggio principale già a bordo del bus viola a loro riservato.


I 4 cosmonauti e i 2 astronauti nel pomeriggio si metteranno subito al lavoro, perché ci sono ancora parecchie cose da fare prima del grande giorno.

https://www.roscosmos.ru/30497/

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26 marzo - pomeriggio: conoscenza del modulo Nauka

Dopo aver preso posto nelle loro camere del famoso Cosmonaut Hotel, pranzato ed aver ricevuto le ultime novità sul programma di lavoro, i cosmonauti dell’equipaggio principale e di quello di riserva hanno raggiunto nel pomeriggio il Sito 254, dove è in corso l’allestimento del nuovo modulo Nauka, il pezzo grosso della loro Expedition. Non erano presenti alla visita Mark Vande Hai e Anne McClain, sostituiti invece da due vecchie conoscenze: Sergej Korsakov e Dmitrij Petelin.


Le immagini pervenutaci non ci mostrano l’esterno, ma parzialmente l’interno anche se non ci dicono molto. Qui possiamo vedere un istruttore mentre illustra nel dettaglio ai cosmonauti una particolare zona del modulo e quali operazioni dovranno fare in orbita. Avere l’occasione di toccare con mano sulla Terra lo stesso modulo che troveranno nello spazio è una vera e propria fortuna

Ovviamente hanno anche visionato la zona esterna e i punti d’interesse per le complesse e numerosa attività extraveicolari pianificate…


https://www.roscosmos.ru/30505/

27 marzo: presa di contatto con la Sojuz e…

Partiamo con una sorpresa: sulla protezione termica scompare la scritta in caratteri cirillici “Sojuz”. Siamo vicini al 60° anniversario del primo volo di Jurij Gagarin e come vuole la tradizione la missione spaziale più vicina al 12 aprile è dedicata al primo cosmonauta. Inoltre la superficie della navicella e della carenatura sarà adornata dai loghi celebrativi. Se siete curiosi andate a vedere le foto in occasione del 50° della Sojuz TMA-21.

Oggi l’equipaggio principale e di riserva hanno ispezionato a turno la Sojuz MS-18, prestando particolarmente attenzione all’organizzazione dell’equipaggiamento e degli oggetti all’interno del modulo di discesa e in quello orbitale.


Dopodiché hanno indossato le tute pressurizzate Sokol e si sono accomodati una seconda volta dentro la Sojuz, dove hanno verificato che fossero in grado di sentire e di comunicare correttamente con la radio. Inoltre hanno colto l’occasione per assicurarsi che l’imbottitura del sedile personalizzato non dia alcun fastidio, anche quando è posizione alzata poco prima del touchdown.


Gli equipaggi sono soddisfatti del lavoro svolto dagli addetti. Tuttavia in una riunione hanno espresso alcuni suggerimenti che saranno tenuti in considerazione, prima della prossima ispezione. Nulla di grave comunque!

Tra le varie attività in programma oggi, hanno ripassato l’attracco manuale della Sojuz con la Stazione (forse anche il redocking manuale da Rassvet a Nauka), hanno fatto pratica con l’imballaggio degli esperimenti scientitici e riviste le procedure propedeutiche per il lancio.

Il 27 marzo è un giorno particolarmente triste per la cosmonautica russa, perché in uno sciagurato incidente aereo Jurij Gagarin perse la vita insieme al suo istruttore. Per questo, in onore della sua memoria, gli equipaggi della Sojuz MS-18 hanno depositato dei garofani rossi ai piedi dell’albero piantato da Gagarin nel 1961.

https://www.roscosmos.ru/30509/

28 marzo: la cerimonia dell’alzabandiera

Nel cortile antistante il Cosmonaut Hotel si è tenuta la tradizionale cerimonia dell’alzabandiera. Oltre ai cosmonauti ed astronauti della Sojuz MS-18, erano presenti all’evento anche i rappresentanti delle aziende sussidiarie di Roskosmos che gestiscono il Cosmodromo e i delegati dell’amministrazione della città di Bajkonur.

Siccome Petr Dubrov si sta accingendo al suo primissimo volo nello spazio, l’ex-cosmonauta Sergej Korzun gli consegna ufficialmente la “patente” di cosmonauta. E’ un certificato riconosciuto internazionalmente e protegge e tutela il titolare in qualsiasi situazione. Per placare la vostra fame di curiosità vi dico che Petr Dubrov è la 149-esima persona ha riceverlo.

Ecco come si presenta quello rilasciato a Sergej Kud’-Sverčkov (N° 148)

Al termine della cerimonia una bella foto di gruppo e solo per Anton Škaplerov, Oleg Artem’ev e Anne McClain un giro turistico per Baikonur.

https://www.roscosmos.ru/30519/

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Come di consueto abbiamo una raccolta dei video realizzati negli ultimi giorni nel “video file” di NASA Video pubblicato questa mattina su YouTube

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Dove ci siamo fermati? Ah, al 28 marzo :scream:. Meglio riprendere subito il discorso!

3 aprile: la giornata tipo a Bajkonur

Prima che la pandemia prendesse piede nella vita di tutti i giorni, ai giornalisti era concesso seguire da vicino la routine degli equipaggi in partenza alla volta della Stazione Spaziale Internazionale. Oggi, dove il personale presente a Bajkonur è limitato, il “sevizio” è offerto dai fotografi e dal personale che lavora al Cosmodromo.

Cosa fanno esattamente gli astronauti e i cosmonauti in questo periodo? Beh affinano le operazioni che dovranno eseguire il giorno del lancio, in particolare l’attracco manuale della Sojuz. Inoltre con l’aiuto degli istruttori rivedono la documentazione di bordo e si preparano ad un eventuale - chiedere ad Aleksej Ovcinin e Nick Hague - rientro d’emergenza poco dopo il lancio. E’ importante essere pronti a qualsiasi evenienza!


Viene prestata molta attenzione anche al quadro clinico di ciascun membro dell’equipaggio. Gli esami medici infatti sono all’ordine del giorno così come l’attività fisica, necessaria per preparare il corpo allo stress della microgravità e del lancio. Sicuramente due delle più famose macchine della tortura - a fin di bene s’intente - sono la sedia rotante e il tavolo basculante, preziose amiche per l’adattamento emodinamico. Le modalità e la durata di ciascun esercizio sono state sviluppate dal Centro di Addestramento Cosmonauti Jurij Gagarin.


Non ci sono solo doveri e obblighi per gli equipaggi, le attività ludiche sono ammesse! Astronauti e cosmonauti possono scegliere se giocare a ping-pong, freccette, dama e biliardo. Ovviamente tutto a beneficio dello spirito di gruppo.


Molto probabilmente la tradizione più importante e a cui nessuno può rinunciare è la messa a dimora del proprio albero presso il Viale dei Cosmonauti. Ad eccezione di Petr Dubrov, tutti e membri dell’equipaggio presenti hanno già volato, quindi tocca a lui piantare il suo.

I rimanenti cinque, invece, innaffiano quello che hanno piantato in occasione del loro primo volo ed è anche un modo per vedere quanto sia cresciuto in questo tempo.

https://www.roscosmos.ru/30592/

4 aprile: ispezione finale della Sojuz MS-18

La Sojuz MS-18 è stata rifornita, unita all’anello adattatore, inserita dentro la carenatura e caricata con gli ultimi beni e oggetti personali. Ecco l’equipaggio sull’autobus mentre si dirige al Sito 254 vicino all’emblema della missione.

Conclusa una riunione con i responsabili, l’equipaggio principale e di riserva si dirige verso la loro Sojuz. A turno salgono a bordo della navicella e verificano la posizione del materiale all’interno. La prossima volta che ci entreranno sarà tra 5 giorni, il giorno del lancio!

Ispezione conclusa: è tutto a posto, non c’è niente da segnalare e gli equipaggi hanno ringraziato tutti gli addetti per il lavoro svolto. Prossima destinazione il museo del Cosmodromo e l’esposizione di oggetti legati alla cosmonautica. Qui hanno lasciato le loro firme su un muro (o un poster gigante) e nel libro dei visitatori.


Vi metto alla prova e non barate: che cos’è l’oggetto nella foto qui sotto?

https://www.roscosmos.ru/30599/

6 aprile: il razzo è in rampa.

Il 5 aprile la Sojuz è stata unita al lanciatore Sojuz 2.1a e il giorno successivo ne è stato autorizzato il trasporto alla rampa di lancio 31/6. Alle 2021-04-06T02:30:00Z circa il razzo ha lasciato pian piano il Sito 31 ed è stato messo in verticale sulla rampa. Presenti all’evento l’equipaggio di riserva, per scaramanzia quello principale non può assistere.

Nelle successive 72 ore gli specialisti lavoreranno sodo per preparare il lanciatore al lancio, installando su di esso le ultime componenti (accenditori dei motori), le connessioni elettriche e le tubazioni del carburante.

https://www.roscosmos.ru/30610/

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