Comprendo che ci sono argomenti ben più “caldi” e d’interesse, però non siate timidi e uscite anche voi allo scoperto: c’è pur sempre un equipaggio in partenza verso la Stazione Spaziale Internazionale. Allora provo a fare una sintesi di quanto successo nelle ultime 2/3 settimane e vi chiedo scusa anticipatamente se non mi dilungherò troppo in chiacchiere. Le immagini che condividerò sono solo una parte di quelle disponibili, le altre le troverete nei link di Roskosmos.
12-13 marzo: discesa manuale
In questo giorno i cosmonauti Oleg Novickij, Petr Dubrov, Anton Škaplerov e Oleg Artem’ev si sono misurati con l’esame della discesa manuale della Sojuz nella centrifuga. A turno e uno alla volta, il comandante e il primo ingegnere dell’equipaggio principale e di riserva hanno svolto la prova che consiste di 4 richieste, 2 in modalità statica e due in modalità attiva, cioè con la centrifuga in rotazione. Ciascun cosmonauta deve dimostrare di saper far atterrare la capsula il più vicino possibile al punto di atterraggio prestabilito, ma allo stesso tempo senza sottoporla ad alti livelli di decelerazione G.
Igor Karjukin, istruttore dell’equipaggio di riserva, ha spiegato che a differenza della discesa automatica, il controllo manuale è una modalità di riserva molto estrema e per questo non è mai stata ancora impiegata. Tuttavia il compito degli istruttori è quello di preparare comunque l’equipaggio a qualsiasi evenienza e scenario, al fine di garantire la loro sicurezza.
https://www.roscosmos.ru/30275/
http://en.roscosmos.ru/21968/
16 marzo: la giornata nel segmento russo
Tra 4 giorni è tempo di esami per i due equipaggi della Sojuz MS-18, pertanto questi sono gli ultimi giorni di formazione per prepararsi al meglio per il grande giorno. Seguiti passo passo dai loro istruttori, gli equipaggi hanno simulato un giorno di vita quotidiana nel segmento russo e di ciò che andranno a fare in orbita.
Tra le varie mansioni affidategli, si sono occupati dell’installazione di alcuni dei 50 esperimenti previsti nella loro Expedition, ma anche di alcune azioni semplici come prepararsi il tè o riscaldare il cibo oppure sistemare la videocamera per una diretta.
Nelle scorse settimane astronauti e cosmonauti hanno invece affrontato delle emergenze: incendio, depressurizzazione o rilascio in cabina di ammoniaca. Per ognuna di queste situazioni, a bordo del segmento russo gli equipaggi hanno a disposizione i manuali cartacei sulla procedura da attuare in caso di pericolo.
https://www.roscosmos.ru/30363/
20 marzo: sessione d’esame - parte 1/2
Il fatidico giorno degli esami è arrivato. Questa mattina Oleg Novickij, Petr Dubrov e Mark Vande Hei si sono presentati davanti alla Commissione di Stato, pronti per affrontare la prova inerente la Sojuz. Sul tavolo ci sono 5 buste chiuse, ognuna delle quali contiene il testo con gli scenari e gli imprevisti che devono padroneggiare.
Scelta e firmata la busta si sono diretti al simulatore della Sojuz, ma prima di iniziare l’esame, hanno avuto modo di rispondere ad alcune domande dei giornalisti. In questa fase l’equipaggio non conosce ancora cosa gli istruttori hanno pensato per loro, lo scopriranno solamente durante il volo.
Lo so che siete curiosi: cosa è andato storto? Oleg Novickij, Petr Dubrov e Mark Vande Hei hanno dovuto risolvere un guasto al sistema automatico di controllo termico e passare all’attracco manuale dopo che il sistema di avvicinamento automatico ha avuto dei problemi a 20 metri dal boccaporto di arrivo. Ma non finisce qui, l’equipaggio di Oleg Novickij ha rilevato un problema al sistema di attracco e il malfunzionamento della ventola che soffia aria fresca dentro la tuta Sokol mentre si stavano preparando al distacco.
C’è altro? Lo sapete che è sempre meglio essere pronti al peggio, no?! Tanto per infierire, quindi si è aggiunta una perdita tra il portello che separa il modulo di discesa e il modulo abitativo, rendendo necessario un rientro d’emergenza. Mentre rientravano sulla Terra ecco che si presenta un guasto elettrico in 3 canali del sistema di controllo di discesa.
Parallelamente l’equipaggio di riserva, che ricordiamo essere composto da Anton Škaplerov, Oleg Artem’ev e Anne McClain, ha svolto l’esame del segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale. Come sempre è stata data molta importanza alle situazioni d’emergenza. Tra le sfide che hanno dovuto affrontare, c’è stato un problema di comunicazione tra il segmento russo e quello statunitense, un guasto al bagno, un detrito in rotta di collisione con la Stazione (l’equipaggio è stato istruito di eseguire una manovra evasiva) e un incendio che non si poteva spegnere, obbligandoli ad abbandonare la Stazione.
https://www.roscosmos.ru/30421/
http://en.roscosmos.ru/22004/
22 marzo: sessione d’esame - parte 2/2
Stesso copione di due fa, ma a parti invertite. L’equipaggio di riserva è stato al simulatore Sojuz e come previsto il loro volo è stato piuttosto movimentato. Falsi allarmi, disallineamento della Sojuz in fase di attracco, non corretta inizializzazione del programma di discesa d’emergenza, mancato spegnimento del propulsore di frenata, sono soltanto alcuni degli imprevisti che hanno incontrato.
L’ultima parte dell’esame di Oleg Novickij, Petr Dubrov e Mark Vande Hei è stato il segmento russo. Nella busta hanno trovato sia azioni di quotidiane, come la sostituzione del contenitore metallico del gabinetto, ma anche problemi come il classico problema di comunicazione col segmento statunitense oppure un incendio nel modulo Poisk.
Il giorno seguente la Commissione ha espresso il verdetto degli esami: entrambi gli equipaggi si sono comportati egregiamente, ottenendo una valutazione alta.
https://www.roscosmos.ru/30434/
http://en.roscosmos.ru/22011/
24 marzo: conferenza stampa
Nei giorni antecedenti alla conferenza stampa, l’agenzia Tass ha invitato ai giornalisti a scrivere e inviare le loro domande, in modo tale da selezionare le più originali e interessanti da sottoporre agli equipaggi. Vista la straordinaria situazione, la conferenza si è tenuta in modalità telematica e in diretta streaming.
Una domanda di rito che non può mancare è: quale oggetto nella capsula sarà l’indicatore Zero-G? Ecco in mano al comandante Oleg Novickij. Si tratta del gattino Gav, un eroe dei cartoni animati russi usciti negli anni '80.
Non mi dilungo, vi lascio il video completo dell’intervista.
25 marzo: l’ultimo giorno a Città delle Stelle
Il lancio si avvicina e domani è tempo di raggiungere il Cosmodromo di Bajkonur. Prima di partire, gli equipaggi hanno visitato alcuni luoghi storici legati alla cosmonautica russa, tra questi l’ufficio di Jurij Gagarin, dove hanno scritto un loro pensiero personale all’interno del famoso registro russo.
Fatte le solite fotografie ricordo, si sono diretti alle Mura del Cremlino per deporre dei fiori (garofani rossi, mi raccomando
) sulla tomba del “primo cosmonauta” e su quella dell’ingegnere capo Sergej Korolev e di altre figure chiave del programma spaziale sovietico.
https://www.roscosmos.ru/30476/
26 marzo - mattina: si parte per Bajkonur
Come tradizione vuole, gli equipaggi hanno fatto colazione al Centro di Addestramento Cosmonauti Jurij Gagarin insieme ai loro colleghi, familiari e amici, un modo per ringraziare tutti coloro che li hanno seguiti e preparati fino a questo momento. Una volta rifocillati e con la pancia piena, la ciurma si è diretta nel cortile principale per le fotografie di rito e per salutare le rispettive famiglie.
E’ giunto il momento più difficile, salutare i propri cari. Per via della pandemia, Roskosmos non ha permesso alle famiglie di raggiungere Bajkonur, quindi la prossima volta che si potranno scambiare un abbraccio sarà dopo il rientro, che per alcuni sarà tra sei mesi (Oleg Novickij) e per altri (Petr Dubrov e Mark Vande Hei) forse tra 9 o 12 mesi. State tranquilli, la moglie di Oleg Novickij racconterà nel suo blog le avventure del marito in orbita, come ha già fatto per la sua precedente missione.
https://www.roscosmos.ru/30492/
26 marzo - ora di pranzo: gli equipaggi giungono a Bajkonur
Qualche ora dopo aver lasciato Città delle Stelle, l’aereo “Sergej Korolev” con l’equipaggio principale è atterrato all’aeroporto nei pressi del Cosmodromo. Al loro arrivo sono stati accolti da una delegazione di ufficiali e di rappresentanti del cosmodromo, ma anche da un discreto numero di persone del luogo, ovviamente a debita distanza.
Sarà trascorsa circa mezz’ora, il tempo per le foto ricordo, ed ecco che anche l’aereo con Anton Škaplerov, Oleg Artem’ev e Anne McClain tocca la pista. Il trio saluta il pubblico in festa e si dirige al pullman blu e nel mentre Anton Škaplerov ne approfitta per congratularsi con un gesto con l’equipaggio principale già a bordo del bus viola a loro riservato.
I 4 cosmonauti e i 2 astronauti nel pomeriggio si metteranno subito al lavoro, perché ci sono ancora parecchie cose da fare prima del grande giorno.
https://www.roscosmos.ru/30497/