Elon Musk avanti tutta: BFR su Marte, Luna e Terra

Ciclicamente torniamo sulle stesse discussioni inutili. :sob:

Per riassumere, tre giorni fa @RUD ci ha riportato (e sì ho capito che lo hai fatto come cronaca, e va benissimo :+1:) il riassunto delle dichiarazioni di Zubrin e di una sua conversazione (riportata) con Elon Musk.

Quella conversazione era evidentemente un semplice scenario da sogno per nerd spaziali, e sebbene non ci sia assolutamente nulla di male a sognare fantascienza (di cui sono personalmente un avido consumatore) permane la difficoltà di molti partecipanti alle discussioni di distinguere la realtà dei fatti dalla fantasia.

Ci sono punti dai quali non si sfugge, secondo me, nel merito delle discussioni su Starship, indipendentemente da quanto ci scanniamo tra realisti e tifosi.

  1. Startship per come la vediamo oggi è un prototipo che viene assemblato all’aperto principalmente per ragioni di marketing.
  2. I prototipi di Starship che abbiamo visto volare fino ad oggi (cioè zero, quello che ha volato è un serbatoio con un propulsore e quattro gambe saldate) sono anni luce lontani da un veicolo operativo, sia per il trasporto dei satelliti che, in un futuro relativamente distante, di esseri umani.
  3. Il mercato dei lanci oggi è saturo e stagnante, ed ha un valore approssimativo (secondo varie indagini di mercato facilmente reperibili su siti del settore) di circa 8 miliardi di dollari l’anno. A proposito dell’utilità di lanciatori super heavy nell’attuale mercato, quanti sono i Falcon Heavy prenotati da qui ai prossimi dieci anni? Quattro
  4. Starship, della cui versione finale commercializzata non sappiamo assolutamente nulla, non ha un mercato, e come discusso in passato, riempirne in modo efficiente l’enorme vano carico ad oggi conosciuto è in sé una sfida logistica ragguardevole.
  5. Nessuna azienda di telecomunicazioni mette tutte le uova in un paniere, tanto che i lanci di una stessa azienda/costellazione vengono distribuiti tra vari operatori per non creare colli di bottiglia e single point of failure. E’ la ragione per la quale non abbiamo un solo operatore, cioè quello coi prezzi più bassi, a soddisfare tutto il mercato. Non è plausibile che un’azienda di telecomunicazioni metta tutti i suoi satelliti a bordo di un solo modello di razzo, o di un solo specifico lancio.

Quanto sopra vuol dire che gufo per un fallimento di SpaceX/Starship, o che si tratta di un progetto impossibile? NO!

Significa che Starship è un legittimo grande azzardo personale di Musk, e che come migliaia di altri progetti aerospaziali bellissimi che lo hanno preceduto potrebbe scontrarsi con una realtà sfavorevole e finire bene ma anche male (evito di discutere il merito dei due scenari).

E’ stancante ripetere ogni tot che qui su forumastronautico tutti vogliamo che il settore spaziale avanzi, che l’esplorazione del cosmo sia umana che automatizzata avanzi il più speditamente possibile.

SpaceX è stata ed è un attore fondamentale per i cambiamenti del settore spaziale negli ultimi anni, ma allo stesso modo lo è stata NASA, che ha dato il via alla serie di contratti e programmi di sviluppo per l’acesso all’orbita da parte di aziende private e chea SpaceX ha letteralmente salvato le terga con un contratto firmato quasi sulla fiducia dopo un lancio di successo del Falcon 1, l’ultimo.

Segue una parte polemica, quindi se non vi va di sentire le solite storie, saltate pure al prossimo post.


Caro @Luciano_Davidovich, le discussioni su SpaceX andrebbero basate sui fatti e non sulla tifoseria cieca.

Queste noiose restrizioni servono a salvaguardare la vita di chi nei mezzi di SpaceX (e Boeing, se ti è sfuggito) dovrà volare.
Un esempio pratico: senza il test post volo della Crew Dragon dello scorso aprile, probabilmente richiesto dal contratto tra SpaceX e NASA, è altamente probabile che il problema alle valvole dei SuperDraco si sarebbe scoperto nel momento peggiore possibile, cioé con un equipaggio a bordo in fase di salvataggio. O se NASA non avesse posto un veto al suo utilizzo, in fase di rientro a terra di un equipaggio, che SpaceX voleva frenato dai SuperDraco.

Sul confronto inesistente NASA vs Privati abbiamo speso snche troppi fiumi di inchiostro virtuale e gioverebbe se li leggessi senza riproporne un’ennesima discussione. Gli enti pubblici NON fanno e non devono fare concorrenza ai privati.
Ecco alcuni spunti (scusa la ripetuta autoreferenzialità):

  1. Quanto è davvero rivoluzionario il Falcon Heavy? - n°91 da marcozambi
  2. Quanto è davvero rivoluzionario il Falcon Heavy? - n°98 da marcozambi
  3. Cosa ne sarà di SLS/Orion se Starship ha successo? - n°34 da marcozambi
  4. Cosa ne sarà di SLS/Orion se Starship ha successo? - n°57 da marcozambi

Già, pensa un po’

I bilanci di SpaceX non sono pubblici e ogni tot mesi Musk si spende per fare raccolte fondi che non danno i risultati sperati.

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